Della Giordania ci parla uno dei massimi esponenti del turismo del paese mediorientale, noto per i suoi meravigliosi siti archeologici, quali Petra, per il Wadi Rum, deserto rosso, per il Mar Morto e per mille altri motivi.
Il direttore generale del Jordan Tourism Board, Dr. Abed al Razzaq Arabiyat ci racconta in una breve video intervista (sotto) cosa abbia da offrire al turista il Regno Hashemita.
«La Giordania è una destinazione benedetta da una grande diversità di offerta – spiega al Razzaq Arabiyat – e questo ci consente di soddisfare ogni tipo di domanda turistica, segmentandola per preferenze, età, interessi.
Il nostro paese è un concentrato di tutto ciò che il turismo può offrire.
Cultura? Siamo un museo a cielo aperto con oltre 15mila siti archeologici dei quali 6 patrimonio dell’Umanità.
Abbiamo appena lanciato un sentiero di 700 km il Jordan Trail, che attraverso 72 villaggi, che consente il confronto con la popolazione immersi in scenari meravigliosi che le persone attratte dal trekking amano particolarmente».
Se si parla di wellness la Giordania offre la più grande spa a cielo aperto del mondo, il Mar Morto, 420 mt sotto la superficie del mare, dove la concentrazione di ossigeno è del 10% più alta di qualunque altra parte del mondo.
Così se si parla di spiritualità ci sono oltre 60 luoghi menzionati nel Nuovo e Vecchio Testamento, e alcuni di essi hanno contribuito alla nascita della Cristianità.

«Ma non ci fermiamo al turismo leisure: per il segmento mice business travel la Giordania offre strutture e servizi per effettuare un servizio a meeting, incentive, congressi, eventi al meglio, e stiamo iniziando a vedere molto trismo legato al business.
L’educazione scolastica vede molte università e stiamo addirittura organizzando corsi di arabo per studenti stranieri. La sanità ci vede all’avanguardia con il turismo medicale proveniente dai paesi del Golfo e anche dall’Europa per la qualità dei nostri ospedali.
E infine le gioie del palato, con la gastronomia, varia e unica, con molteplici cucine e piatti squisitamente tradizionali, dichiarati Patrimonio immateriale dell’Umanità».
La campagna della Giordania, premiata di recente con il GIST INFORMATION CAMPAIGN AWARD si basa sulla unicità e molteplicità dei nostri asset turistici che fanno del Regno Hashemita una meta perfetta e poliedrica.

«Siamo molto onorati e grati al GIST per avere ricevuto questo importante riconoscimento ai nostri sforzi di creatività – conclude soddisfatto al Razzaq Arabiyat – il nostro nuovo marchio internazionale “Il regno del tempo” che raccoglie tutte le nostre peculiarità».
Da marzo 2022, quando sono state abolite le restrizioni ai viaggi internazionali, a dicembre dello stesso anno, il Ministero del Turismo e delle Antichità ha registrato 72mila869 arrivi dall’Italia, il miglior risultato tra i paesi europei, inferiore solo del 18,5% ai dati dell’anno record 2019, il che ci fa pensare che la Giordania sia sul sentiero del recupero.

I numerosi collegamenti aerei diretti con Amman sono una delle chiavi del successo che il Regno Hashemita sta registrando anche in questi primi mesi del 2023: sono 4 i voli settimanali di Royal Jordanian da Roma Fiumicino e i 3 da Milano Malpensa, mentre RyanAir vola da Bergamo, Bologna, Treviso e Roma Fiumicino, e Wizzair da Milano Malpensa, Venezia Marco Polo e Roma Fiumicino, più volte a settimana. Altro fattore determinante sono gli accordi di collaborazione con il travel trade che, grazie anche alla sostenuta domanda del mercato, hanno portato molti tour operator italiani a incrementare l’offerta di viaggi a catalogo o a programmare per la prima volta la destinazione.