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martedì, Aprile 30, 2024

BIT 2024, il turismo di domani

Si chiude in bellezza l’edizione 2024 di BIT, ma cosa è emerso dalla tre giorni milanese, in un anno magico per il turismo italiano?
Il tema della personalizzazione quale tendenza dominante del settore è uno dei toipic di questa edizione che ha regalato grande entusiasmo e vitalità a tutto il comparto presente in massa. Si sono rilevate crescenti preferenze per le esperienze sostenibili, autentiche e personalizzate.

Il turismo slow, outdoor ed enogastronomico è al centro dell’attenzione, segmenti nei quali l’Italia rimane meta preferita con regioni come Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria, Basilicata e Sicilia in evidenza.

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La sostenibilità è al centro del dibattito, con il 60% dei viaggiatori italiani che considera l’aspetto ambientale nella scelta delle destinazioni.
Come confermano gli ultimi dati UNWTO, (l’organizzazione del turismo facente capo alle Nazioni Unite) il panorama internazionale è effervescente, con numeri relativi ai viaggi internazionali in crescita capaci di muovere 1,29 miliardi nel 2023.

In questo contesto, le aziende ricettive italiane hanno concluso il 2023 con una quota di occupazione delle camere media intorno al 51%, un aumento del 3,8 % rispetto al 2019, anno record per il turismo italiano (dati ENIT-Unioncamere a ISNART).

L’Osservatorio Bit Milano, dal vivo della manifestazione, apre una finestra su questo scenario, e ribadisce il ruolo importantissimo di aggiornamento e confronto sul settore, attraverso analisi comparate sui dati inediti, presentati nell’ampio panel di convegni di Brigning Innovation into Travel,  e con un dialogo diretto e costante con tutte le anime coinvolte nella fiera.

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È l’aspetto della personalizzazione, la tendenza dominante nella Travel Industry di oggi, dove la ricerca di un’esperienza costruita su misura ed in linea con il proprio stile di vita e i propri valori è primaria nella scelta dei viaggiatori; una preferenza che genera un decisivo aumento del valore economico delle “nicchie”, con una particolare propensione per il tema della sostenibilità ambientale e di vita, optando per esperienze autentiche, immersive e local, in contrapposizione a quell’ovetourism che si cerca di combattere con una offerta qualificata.

Grande attenzione quindi al turismo in chiave slow o outdoor. Come conferma l’Osservatorio Bit su dati Eurostat – European Travel Commission (2023), tra le tipologie di viaggio e di esperienze preferite dai turisti europei nel periodo ottobre 2023 – marzo 2024, circa 21,7 milioni, preferiscono esperienze all’aria aperta (circa il 17 % del totale dei viaggiatori), e circa. 19,7 milioni (il 16% del totale) optano per esperienze gastronomiche.

L’ultimo studio pubblicato da Enit-Touring Club Italiano conferma la tendenza: insieme all’aumento dei soggiorni in camping, glamping e villaggi turistici (crescita del 9% negli arrivi e del 16% nelle presenze in Italia, ISTAT, 2023), incrementano i viaggiatori che prediligono le ciclovie e i cammini a piedi, in Italia sono circa 3,6 milioni i praticanti e 2,7 milioni quelli inclini al turismo escursionistico (ovvero solo a piedi).

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Per tutti questi mercati, l’Italia rimane il Paese prediletto. Regioni favorite, sia dagli Italiani che all’estero, risultano Trentino-Alto Adige, soprattutto dai connazionali, ma anche Toscana, Umbria, Basilicata e Sicilia.

A queste scelte di viaggio lento, si unisce la volontà di riscoprire le tradizioni delle mete visitate, ritornare alle “origini”, unendo la componente culturale a quella enogastronomica.

Come conferma l’Osservatorio BIT a partire dai dati estratti dal “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano” (R. Garibaldi, ed. 2016-2023) si contano circa 9,6 milioni di turisti enogastronomici in Italia nel 2023, una crescita del 37% nel periodo 2023/2016 – dove per turista enogastronomico s’intende un viaggiatore che ha svolto negli ultimi tre anni una vacanza con pernottamento incentrata sull’enogastronomia.

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Non da ultimo, la sostenibilità rimane un tema cruciale: il 60% dei viaggiatori italiani tiene conto dell’aspetto ambientale nella scelta delle destinazioni. È il treno uno dei mezzi di trasporto prediletto per gli spostamenti; sono infatti in crescita i numeri raccolti dai vettori su rotaia del Bel Paese: i treni di FS hanno trasportato in Italia 648 milioni di passeggeri nel 2023, un incremento del 18% rispetto 2022 (FS-Trenitalia, 2024).

Di fronte a questi impulsi, per la Travel Industry di oggi è fondamentale consolidare una cultura del turismo consapevole, che sia in grado di rispettare e al contempo valorizzare i territori; un percorso possibile sia attraverso una formazione adeguata degli operatori, grazie all’integrazione tecnologica e ad un ragionamento integrato da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni ai professionisti.

Massimo Terracina
Massimo Terracina
Giornalista dal 1987 si è sempre occupato di sport e turismo, con incursioni su radio e tv. Ha sempre la valigia pronta per esplorare il mondo, inesauribile fonte di spunti. Viaggiare allarga la mente. "State viaggiati" (con licenza)

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