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mercoledì, Maggio 8, 2024

“Viaggi in Italia”. La cucina dello Stivale al ristorante La Porta: la cucina Abruzzese

“Viaggi in Italia”: la cucina dal Nord al Sud dello Stivale a La Porta di Bologna

Prende il via il primo di una serie di appuntamenti enogastronomici dedicati alla scoperta delle autentiche cucine regionali della nostra tradizione. Protagonista della serata l’Abruzzo, regione magistralmente rappresentata da Arcangelo Tinari, chef e patron, insieme a suo fratello Pascal, del Ristorante Villa Maiella di Guardiagrele (CH).

Cucina
VIlal Maiella

Attorno alla “cucina italiana”, parte della nostra storia, da sempre un autentico patrimonio da preservare e valorizzare, si muovono mille iniziative. A Bologna al ristorante La Porta, la migliore cucina al mondo, sia per le ricette che per la qualità delle materie prime utilizzate è messa in mostra attraverso una serie di incontri, per sostenere moralmente anche la candidatura «la cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale» a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Cucina
Arcangelo Tinari

Partendo da queste premesse e per difendere e proteggere le nostre eccellenze nasce il progetto “Viaggi in Italia”, la rassegna enogastronomica ideata dal team de La Porta Restaurant e dallo chef Pasquale d’Aniello, il quale inviterà, di volta in volta, nella propria cucina famosi chef rappresentativi delle autentiche cucine regionali del nostro bel Paese, per proporre percorsi culinari inediti, pieni di spunti curiosi ed interessanti, ai quali approcciarsi con il desiderio e la voglia di compiere veri e propri viaggi emozionali, attraverso i sapori, i profumi e i prodotti del territorio di riferimento.

Il primo appuntamento ha visto protagonista la cucina abruzzese di Villa Maiella.
«
L’Abruzzo – spiega Pasquale D’Aniello, chef de La Porta – vanta un’antica tradizione culinaria che nella sua semplicità rispecchia tutto il gusto dei prodotti offerti dalle montagne e dal mare che fanno parte di questo territorio, caratterizzato da paesaggi incontaminati, accoglienza calorosa e acque cristalline».

Cucina
Pascal TInari

La Cucina Abruzzese

L’Abruzzo: forte e gentile, è terra con un’eredità millenaria, ricca di valori e patria di lunghe tradizioni, dove le più imponenti cime dell’Appennino si adagiano sulla magnifica costa adriatica e le antiche abitazioni dei pastori si affacciano sui Trabocchi dei pescatori, tutto avvolto dalla dolcezza delle colline ricche di ulivi e vigneti. La cucina abruzzese è spesso ispirata a materie prime povere, ma mai banale e sempre in grado di valorizzare i frutti della terra e del mare, espressione della tradizione e della cultura contadine e pastorale. In particolare, le ricette di queste terre sono state conservate gelosamente nel corso dei secoli dalle donne.

Nello specifico, tra i piatti tipici abruzzesi, oltre all’agnello, agli arrosticini di pecora, alle bruschette e ai primi piatti a base di pesce freschissimo, trionfano le famose “scrippelle m’ busse” in brodo di gallina, la pasta alla chitarra con le polpettine al sugo, il timballo, i cannelloni (ripieni di ragù e mozzarella), i ravioli, la minestra di farro. Per i secondi c’è l’imbarazzo della scelta: il maialino, i brodetti, le crudità e i frutti di mare, il pesce alla griglia o fritto; eccellenti i salumi, il pecorino, i formaggi stagionati e le mozzarelle. Non mancano i dolci tradizionali come le neole, i tarallucci dolci, i bocconotti, i caggionetti, il Parrozzo, il Tralcio d’Abruzzo, la “pizza dolce” a base di crema pasticcera.

Cucina

Tra i prodotti di eccellenza del territorio: olio extra-vergine di oliva (Tenuta dei Colli), pane cotto al forno a legna, vini pregiati (Dora Sarchese, De Fermo, Torre Zambra, Valle Reale), birre artigianali, pasta, liquori (Aurum Genziana, Ratafià, Centerba), conserve, passate di pomodoro e confetti. Non solo, ma la cucina abruzzese rende i suoi abitanti orgogliosi nel mondo, anche grazie ai tanti ristoranti che ne amplificano i sapori e la fama, come ad esempio il ristorante gourmet “Villa Maiella”.

Villa Maiella e la famiglia Tinari, una stella Michelin dal 2009

Interprete del patrimonio abruzzese insieme a tanta passione, competenza e creatività, Villa Maiella, si trova ai margini del Parco Nazionale della Maiella e, nel corso degli anni, si è evoluto con successo da un popolare ristorante familiare, diventando uno dei migliori ristoranti d’Abruzzo, sotto la guida della famiglia Tinari dal lontano 1966.

La cucina proposta è un’eccellente combinazione di piatti classici e innovativi. In cucina troviamo mamma Angela insieme al figlio Arcangelo, in sala Peppino con Pascal: in quattro alle prese con i migliori ingredienti abruzzesi, selezionati al ritmo delle stagioni, mentre i maiali neri (e i salumi con essi realizzati) provengono dalla fattoria di proprietà.

La storia enogastronomica della regione, insieme agli insegnamenti di mamma e papà, sono la base su cui i fratelli stanno rilanciando l’insegna, costruendo una storia sempre più avvincente. Una certezza anche per gli amanti del buon bere: in cantina riposano oltre mille etichette diverse, nonché un’ampia scelta al bicchiere.

«Mi piace lavorare con le erbe selvatiche, mi evocano piatti che ricordano la cultura rurale della nostra regione. Per noi il legame con il territorio, infatti, è fondamentale – commenta Arcangelo Tinari, chef e patron Villa Maiella – ma non deve assolutamente essere visto come una prigionia, nel senso che non disdegniamo assolutamente i prodotti di qualità che vengono da fuori regione.

Va detto però che il territorio è di fondamentale importanza per valorizzare il nostro lavoro e soprattutto ritengo che se cresce il territorio, cresce anche l’economia e c’è una crescita generale. Se c’è la volontà di far crescere il territorio inoltre è importante creare sinergie e collaborazioni con altre aziende, che possano permettere la valorizzazione dei prodotti».

Massimo Terracina
Massimo Terracina
Giornalista dal 1987 si è sempre occupato di sport e turismo, con incursioni su radio e tv. Ha sempre la valigia pronta per esplorare il mondo, inesauribile fonte di spunti. Viaggiare allarga la mente. "State viaggiati" (con licenza)

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