Il turismo internazionale è sulla buona strada per recuperare quasi il 90% dei livelli pre-pandemia entro la fine del 2023. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), tra gennaio e settembre 2023 hanno viaggiato a livello internazionale circa 975 milioni di turisti, con un incremento del 38% rispetto agli stessi mesi del 2022.
![Bluvacanze](https://www.gist.it/wordpress/wp-content/uploads/2023/11/Maldive-1024x637.png)
Il tradizionale “Stato dell’Arte” dell’organizzazione turistica delle Nazioni Unite, il più recente Barometro Mondiale del Turismo dell’UNWTO mostra anche che le destinazioni del mondo hanno accolto il 22% in più di turisti internazionali nel terzo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sancendo una forte stagione estiva nell’emisfero settentrionale.
Gli arrivi turistici internazionali hanno raggiunto il 91% dei livelli pre-pandemia nel terzo trimestre, raggiungendo il 92% a luglio, il mese migliore finora dall’inizio della pandemia. Nel complesso, nel periodo gennaio-settembre 2023, il turismo ha recuperato l’87% dei livelli pre-pandemia. Ciò mette il settore sulla buona strada per recuperare quasi il 90% entro la fine dell’anno.
Le entrate del turismo internazionale globale potrebbero raggiungere 1,4 trilioni di dollari a consuntivo 2023, circa il 93% dei 1,5 trilioni di dollari del 2019. Gli ultimi dati dell’UNWTO mostrano che il turismo internazionale si è quasi completamente ripreso dalla crisi senza precedenti causate dal covid, con molte destinazioni che hanno raggiunto o addirittura superato gli arrivi e gli incassi pre-pandemia.
Il segretario generale dell’UNWTO Zurab Pololikashvili ha dichiarato: «Gli ultimi dati dell’UNWTO mostrano che il turismo internazionale si è quasi completamente ripreso dalla crisi senza precedenti del COVID-19, con molte destinazioni che hanno raggiunto o addirittura superato gli arrivi e le entrate pre-pandemia. Ciò è fondamentale per le destinazioni, le imprese , e comunità in cui il settore rappresenta un’importante ancora di salvezza».
Il Medio Oriente, l’Europa e l’Africa guidano la ripresa
Il Medio Oriente continua a guidare la ripresa per regione in termini relativi, con arrivi del 20% superiori ai livelli pre-pandemia nei nove mesi fino a settembre 2023, unica regione al mondo a superare i livelli del 2019. Le misure di facilitazione dei visti, lo sviluppo di nuove destinazioni, gli investimenti in nuovi progetti legati al turismo e l’organizzazione di grandi eventi contribuiscono a sostenere questa notevole performance.
L’Europa, la più grande regione di destinazione del mondo, ha accolto 550 milioni di turisti internazionali nel periodo in esame, pari al 56% del totale globale. Ciò rappresenta il 94% dei livelli pre-pandemia. Il rimbalzo è stato sostenuto dalla robusta domanda intraregionale e dalla forte domanda proveniente dagli Stati Uniti.
L’Africa ha recuperato il 92% dei visitatori in questo periodo di nove mesi e gli arrivi nelle Americhe hanno raggiunto l’88% dei numeri del 2019.
L’Asia e il Pacifico hanno raggiunto il 62% dei livelli pre-pandemia in questo periodo a causa della più lenta riapertura ai viaggi internazionali. Tuttavia, i risultati tra le sotto regioni sono contrastanti, con l’Asia meridionale che ha recuperato il 95% dei livelli pre-pandemici, mentre l’Asia nordorientale solo il 50% circa.
![Giordania](https://www.gist.it/wordpress/wp-content/uploads/2023/03/Walking-on-sand-55-554x1024.jpg)
Forte la spesa turistica
In questo periodo è stata segnalata una forte domanda di viaggi in uscita da diversi grandi mercati di origine, molti dei quali hanno superato i livelli del 2019. Germania e Stati Uniti hanno speso rispettivamente il 13% e l’11% in più per i viaggi in uscita rispetto agli stessi nove mesi del 2019, mentre l’Italia ha speso il 16% in più fino ad agosto.
La ripresa sostenuta si riflette anche nell’andamento degli indicatori di settore. Basandosi sui dati della IATA (l’Associazione internazionale del trasporto aereo) e della STR, il Tourism Recovery Tracker dell’UNWTO descrive in dettaglio una forte ripresa del numero di passeggeri aerei e dei livelli di occupazione delle strutture ricettive.
In questo contesto, il turismo internazionale è sulla buona strada per recuperare completamente i livelli ante 2019, nel 2024, nonostante le sfide economiche come l’elevata inflazione e la produzione globale più debole, nonché importanti tensioni e conflitti geopolitici.