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sabato, Dicembre 14, 2024

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Territorio occupato dagli Amerindi dalla notte dei tempi. Quindi regno dominato dai commercianti di pellicce, il Saguenay – Lac-Saint-Jean si libera di questo monopolio lucrativo solo 200 anni dopo: è sotto il segno delle sue risorse naturali che ha inizio la storia di questa regione. Era il 1838, esattamente 175 anni fa.

 

È all’imbocco del Saguenay – il fiordo più meridionale del mondo e l’unico navigabile nel Nord America – che nel 1600 i pionieri, sulla scia del navigatore e scopritore del Québec Jacques Cartier, fondarono una succursale per il commercio delle pellicce. Ci vollero però 3 secoli perché qualcuno trovasse il coraggio di affrontare le acque del fiume che dà il nome al fiordo e che Jacques Cartier nel 1535 descriveva così: "Un fiume assai profondo e impetuoso che percorre il Regno e la terra del Saguenay".
Le acque impetuose di questo fiume però, portavano ad un’immensità di terre vergini che avrebbero finalmente convertito questa terra dominata dalle leggi spietate del commercio delle pellicce ad un’organizzata regione con un’economia basata sulla produzione e distribuzione del legname.

Arrivarono dalla regione dello Charlevoix i pionieri in goletta, che un giorno della fine di maggio 1838 s’imbarcano da La Malbaie per approdare qualche giorno dopo, l’11 giugno, alla Baia di Ha! Ha!: questo momento segna la nascita della fondazione del Saguenay – Lac-Saint-Jean, la terza regione del Québec per dimensioni (100mila km² ovvero 3 volte il Belgio) e una delle meno popolate con soli 2,6 abitanti per km².

Appartenenti alla Société des Vingt-et-Un, questi pionieri partiti con lo scopo di censire le pinete, si ritrovarono di fronte a terre vuote, ostili, secluse dal resto del mondo. Alberi ovunque: abeti rossi e cedri compongono fitti boschi che malgrado l’intenso sfruttamento avviato da allora, ricoprono ancora il 90% del territorio. Un giro d’affari che ancora oggi genera miliardi di dollari e coinvolge 25.000 ‘professionisti del legno’ di tutta la regione: su 49 municipalità 23 dipendono dall’industria forestale.

A Chicoutimi il Saguenay cessa di essere navigabile e, per seguire il suo corso, si sceglie la strada: un tempo gli Ilnus – il popolo amerindo che occupava queste terre – utilizzavano anche la canoa; la navigazione diveniva difficile fino alla grande apertura al Lac-Saint-Jean, 44 x 24 km di bacino lacustre, riserva naturale del Québec.

Non è strano dunque, che il Saguenay – Lac-Saint-Jean si fregi dell’appellativo di ‘Regno’: meravigliosa destinazione turistica, accosta alle bellezze naturalistiche un retaggio culturale e storico ai più sconosciuto ma di grande interesse.
In tutte le stagioni, il Saguenay-Lac-Saint-Jean propone una moltitudine di attività diverse: rafting, escursioni a piedi e in bicicletta, in quad e in motoslitta, con le racchette da neve e in slitta trainata dai cani, oltre alla pesca sul ghiaccio, lo sci di fondo, osservazione della fauna e molto altro.

 

Quest’anno la regione festeggia i suoi 175 anni di storia, un’occasione valida per includere questa destinazione nel proprio itinerario dedicato al Québec.

 

 

 

Da non perdere:

➢ Le Croisières du Fjord consentono di scoprire in tutta tranquillità il fiordo e i suoi capi maestosi. Queste crociere fanno scalo a Sainte-Rose-du-Nord, uno dei più bei villaggi del Québec.

➢ La Véloroute des Bleuets è una pista ciclabile che si snoda su oltre 250 km e regala splendide vedute sul lago Saint-Jean.

➢ Il circuito passa per il parc national de la Pointe-Taillon, terra di alci e castori oltre che destinazione d’elezione per chi ama i bagni, il kayak e la canoa.

➢ Le parc national du Fjord-du-Saguenay valorizza e salvaguarda le sponde spettacolari del fiordo di Saguenay.

➢ Il parc marin du Saguenay-Saint-Laurent, dal canto suo, fa delle acque del fiordo una vasta area protetta per i beluga e altre specie di balene.

➢ Allo Zoo sauvage de Saint-Félicien gli animali sono in libertà e i visitatori in gabbia!

➢ Il Village historique de Val-Jalbert, o "villaggio fantasma", prosperò per un quarto di secolo intorno a una fabbrica per la lavorazione del legno, ai piedi di una cascata.

➢ Nel Lac-Saint-Jean i Ilnu (Montagnais) vi invitano a scoprire la loro tradizione al Musée amérindien de Mashteuiatsh.

➢ Merita una visita anche l’aeroporto di Bagotville, unica base delle forze armate canadesi aperta al pubblico durante le operazioni. Potrete assistere alla fragorosa danza dei CF-18 e visitare il Musée de la Défense aérienne de Bagotville. In occasione del 175esimo anniversario l’ingresso al festival aereo sarà gratuito (maggiori informazioni: http://fete175slsj.ca/fr/programmation/calendrier/3593)

MAGGIORI INFORMAZIONI: quebecoriginal.com/it

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UFFICIO STAMPA TOURISME QUÉBEC
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Tel./Fax: + 39 011 812 8633 @: info@openmindconsulting.it – W: www.openmindconsulting.it

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