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sabato, Luglio 27, 2024

L’Istria sarà ancora più vicina

Dal primo gennaio 2023 la Croazia entrerà a far parte dell’area euro e saranno aboliti i controlli ai varchi di confine

Dal primo gennaio 2023 verranno aboliti i controlli ai varchi di confine croati (marittimi e terrestri) con i Paesi dell’area Schengen. Addio dunque anche a code e barriere per chi attraverserà il confine, arrivando da Ovest, a Plovanija (Plovania), Kaštel (Castelvenere) e Požane (Posane). Inoltre, sempre dal 1° gennaio, la Croazia entrerà ufficialmente nell’area dell’euro, come da decisione del Consiglio dell’Unione europea che ne ha formalmente approvato l’adesione e ha fissato il tasso di conversione della kuna, la moneta locale, a 7,53450 per un euro.

L’Istria sarà così ancora di più a portata di mano. Quella verde con il suo entroterra ondulato, le colline ricoperte di vigneti e i borghi medieval. E l’Istria “blu”, quella che si allunga nel mar Adriatico con le sue coste rocciose, i fondali limpidissimi, le cittadine ricche di storia come Pula (Pola), Poreč (Parenzo) e Rovinj (Rovigno). Da sempre crocevia di culture, di tradizioni gastronomiche, di lingue e di ricordi, l’Istria è una terra esotica, per certi versi, ma al tempo stesso vicinissima all’Italia, sia per questioni geografiche sia storiche.

Intanto anche in Istria va in scena l’Avvento. Da Poreč (Parenzo) a Pula (Pola), le città istriane sono ricche di mercatini e piazze addobbate a festa. Tra le manifestazioni più note c’è l’Avvento a Poreč, al via il 12 dicembre con l’accensione delle luci in Piazza Matija Gubec (in programma concerti, spettacoli e poi tanto divertimento sulla pista di pattinaggio su ghiaccio). Ma anche Rovinj (Rovigno) non è da meno: la sua scenografica città vecchia acquista in questo periodo un fascino fiabesco, mentre le casette in legno del mercatino invitano allo shopping (e a un bicchiere di vin brulé). Per un Natale goloso, con tanto di shopping enogastronomico, si può scegliere di visitare anche Motovun (Montona), pittoresco borgo dell’entroterra istriano. E poi ancora Pula (Pola), Umag (Umago), Pazin (Pisino), Medulin (Medolino), Labin (Albona): tra specialità locali e atmosfere sospese tra terra e mare, un’alternativa ai soliti mercatini.

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