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sabato, Luglio 27, 2024

IL VENETO RACCONTA

Portobuffolè
 

Un piccolo gioiello rinascimentale a pochi chilometri da Treviso, dove il Leone di San Marco ricorda gli splendori del dominio veneziano

 

Portobuffolè è immersa nel verde della tranquilla campagna trevigiana.
La romana Septimum de Liquentia, perché distante sette miglia da Oderzo e perché situata in un’ansa del Livenza, acquista il nome Portus Buvoledi o Bufoledi solo intorno all’anno Mille. E numerosi documenti attestano che all’epoca già esistevano un castello e un porto fluviale.

A chi oltrepassa il ponte che immetteva alla Porta Trevisana, distrutta nel 1918, si presenta la piccola e raffinata Piazza Beccaro, circondata da palazzi dalle importanti facciate, alcune delle quali affrescate. Da questa piazza si arriva alla splendida dimora trecentesca di Gaia da Camino, nobildonna colta e affascinante immortalata da Dante nel Purgatorio e appartenente a una della famiglia trevigiane più potenti che, dopo aver ricevuto in dono dal marito la piccola Portobuffolè, decise di stabilirvi la sua corte.

Fu con il dominio veneziano che la cittadina conobbe il periodo di maggior splendore diventando un importante scalo fluviale. La Serenissima concesse a Portobuffolè il titolo di Città, lo stemma gentilizio e un podestà. Il leone di San Marco che si ammira sopra la porta del Monte di Pietà, quello che domina in piazza Maggiore e quello posto sopra l’arco esterno di Porta Friuli testimoniano l’influenza veneziana.

Nell’incantevole e rinascimentale centro storico, oltre alla casa-museo di Gaia da Camino, sono da ammirare la Dogana, il Monte di Pietà, la Loggia comunale, rifacimento del fondaco gotico, e il Duomo, che prima di diventare chiesa cristiana era una sinagoga ebraica. Al suo interno è conservato un crocefisso ligneo del ‘400 di scuola tedesca e uno splendido organo della casa Callido di Venezia con 472 canne di zinco e stagno.

 

http://www.comune.portobuffole.tv.it

 

 

 

La Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi
 

Un viaggio del gusto tra le altre bontà della montagna veneta

 

 

Per scoprire i migliori formaggi e le produzioni agroalimentari della montagna veneta, l’itinerario da seguire è ‘La Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi’.
 

I percorsi sono stati studiati per valorizzare le produzioni lattiero casearie e agroalimentari di qualità del bellunese, sostenendo così le imprese locali e il patrimonio culturale, entrambi a rischio sotto pressioni commerciali più ampie.

 

Dieci i possibili itinerari: Alpago, Arabba Marmolada, Cadore Auronzo Misurina, Civetta – Conca Agordina – Zoldo, Comelico Sappada, Cortina – Valboite, Feltrino, Valbelluna – Destra Piave, Valbelluna – Sinistra Piave, Valbiois. Ogni itinerario accompagna gli ospiti tra malghe e caseifici di montagna, rifugi e agriturismi, produttori agricoli e negozi tipici ma farà scoprire anche gli affascinanti paesaggi naturali delle Dolomiti Bellunesi.

Punto ideale di partenza è la zona dell’Agordino, più precisamente a Canale d’Agordo dove nel 1872 il parroco don Antonio Della Lucia creò la prima cooperativa di produttori caseari assieme ai suoi parrocchiani, soluzione perfetta per le piccole comunità locali, senza mezzi o risorse per trasformare un’economia di sussistenza in business. Altra importante cooperativa lattiero-caseario fu la Casel di Celarda nella zona di Feltre: istituita nel 1895 da dodici soci fondatori, fu operativa fino al 1970, quando dovette chiudere. Recentemente restaurata, è ora aperta ai visitatori e offre la possibilità di respirare l’aria di genuina solidarietà che ha caratterizzato il caseificio nel corso dei suoi 80 anni di esistenza. Strutture di questo tipo, sparse in tutta la provincia, 17 nel solo Feltrino, sono piccoli musei di vita di campagna e di ricordi.

Ci sono 18 formaggi tradizionali da scoprire e assaggiare, tra cui gemme rare come il Malga Bellunese, il Bastardo del Grappa, il Nevegal e lo Zigher e il buonissimo Schiz. Ci sono poi altri 7 tipi di formaggi tipici, come la Caciotta cipollina, il Gresal e il Civetta, per nominarne solo alcuni. Non possono mancare, ovviamente, i formaggi biologici, che includono il Cansiglio Biologico e la Latteria Alpago biologico. Non meno importanti gli altri prodotti agroalimentari come il rinomato Fagiolo di Lamon IGP, il Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP e il saporito Agnello dell’Alpago.

 

http://www.formaggisaporidolomiti.it/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli agriturismi in Veneto
 

Una vacanza per tutta la famiglia tra natura e tradizioni rurali
 

 

Immersi nel verde dei paesaggi agresti e circondati dal fermento delle laboriose attività agricole, moltissimi edifici rurali sono stati ristrutturati e adibiti all’accoglienza turistica distinguendoli nell’offerta ricettiva come ‘agriturismi’. Le sette province del Veneto offrono una scelta di qualità che si caratterizza per l’accoglienza in locali rustici, l’ospitalità cordiale degli imprenditori agricoli, la tradizione culinaria gustosa e genuina e le attività ricreative originali adatte a tutta la famiglia.

Dall’arco alpino al Delta del Po e dal Lago di Garda alla laguna veneziana, le strutture agrituristiche sorgono in contesti incantevoli e sono le mete ideali per vacanze a contatto con la natura e con le tradizioni contadine. La biodiversità del territorio, la ricchezza del patrimonio storico-artistico ed enogastronomico e l’accoglienza degli agriturismi rendono unica ogni vacanza.

L’attività agricola attorno alla quale gravita l’agriturismo fornisce i prodotti agroalimentari destinati alla tavola degli ospiti e ispira talvolta le attività ricreative offerte alla clientela come le visite alle filiere produttive o i corsi sulla lavorazione degli alimenti. Colazioni, pranzi e cene si basano su ricette tradizionali della cucina veneta e vengono utilizzati spesso prodotti biologici, di solito in vendita presso gli stessi agriturismi. Ogni provincia vanta le proprie specialità che vanno dai formaggi agli insaccati e dai prodotti da forno alle paste fresche, oltre alle produzioni di miele, olio di oliva, confetture, vino, distillati e liquori.

Al piacere della buona tavola si unisce il divertimento delle attività all’aria aperta con un’offerta per tutte le età e per tutti i gusti che comprende l’organizzazione di escursioni, la partecipazione a feste folkloristiche, i corsi di degustazione, l’equitazione e le fattorie didattiche.

 

Informazioni:
www.veneto-agriturismo.it

 

Ulteriori informazioni: www.veneto.to 

 

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