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Il cuore sulla pelle, Arte e dolore del tatuaggio in 22 racconti dal mondo

Arte e dolore del tatuaggio in 22 racconti dal mondo

A cura di Benedikt Geulen, Peter Graf, Marcus Seibert
Traduzione di Valentina Rancati e Anna Lovisolo
EDT, 2012
Collana La Biblioteca di Ulisse , 360 pagine , € 18,50
A novembre in libreria
 
 

Il tatuaggio come detonatore di passioni e narrazioni nelle pagine degli scrittori di tutto il mondo e di tutte le epoche. 22 racconti e 22 frammenti narrativi per aiutarci a capire il significato ancestrale e tutt’altro che scontato di un atto oggi popolarissimo.

Pochi argomenti hanno ispirato gli scrittori di ogni epoca e paese quanto un disegno tracciato sulla pelle di un uomo da un altro uomo: un gesto antichissimo che, unendo indissolubilmente la fantasia alla carne, è capace di scatenare infinite ripercussioni letterarie. Un gesto oggi praticato come moda superficiale in tutto il mondo, dopo essere stato per secoli un segnale distintivo delle sottoculture dell’emarginazione in Occidente – carcerati, marinai, prostitute, criminali, mercenari – e di profondi legami simbolici nelle società tribali.
Il cuore sulla pelle (in libreria dal 31 ottobre, pubblicato da EDT) è un’antologia dedicata al tema del tatuaggio curata da tre giovani scrittori tedeschi, Benedikt Geulen, Peter Graf e Marcus Seibert.
Si compone di 22 racconti – alcuni completi e altri tratti da romanzi o brani più ampi – e 22 epigrafi in cui il tatuaggio è il detonatore di passioni violente, di narrazioni che partono dal suo fascino misterioso ed evocatore per affrontarne le mille sfaccettature: feticcio erotico, marchio criminale, sogno infantile, ricordo d’avventura, segnale enigmatico, simbolo tribale, fantasia sadica, forma d’arte.
I 44 testi letterari provengono da autori diversissimi fra loro, per cultura e per epoca, da Balzac a Chuck Palahniuk, con una prevalenza della letteratura moderna e contemporanea di area centroeuropea e americana.

 
Si parte da un racconto tratto da The Illustrated man di Ray Bradbury, il grande scrittore di fantascienza da poco scomparso, nel quale i tatuaggi che coprono interamente la pelle di un uomo prendono improvvisamente vita, dando origine a diversi racconti – simbolica apertura dell’intera raccolta.
Seguono fra gli altri un racconto della poetessa americana Sylvia Plath (da Johnny Panic e la Bibbia dei sogni); il racconto breve e carico di erotismo a cui lo scrittore giapponese Jun’ichiroÌ„ Tanizaki deve la sua prima fama letteraria (Il tatuaggio); un frammento autobiografico dello scrittore ceco Bohumil Hrabal, scritto nel 1972 e ambientato negli anni Trenta, con un bambino di otto anni che decide di farsi tatuare una barchetta sul petto all’insaputa dei genitori, con imprevedibili conseguenze (tratto da La cittadina dove il tempo si è fermato); le prime 15 pagine dello straordinario romanzo etnografico Le isole dei senza memoria di Victor Segalen, dove un vecchio capo thaitiano si interroga sulla perdita della memoria del suo popolo mostrando con fierezza i suoi tatuaggi, simbolo di nobiltà                  iniziatica; il racconto geniale e tragico della scrittrice americana Flannery O’Connor, La schiena di Parker, forse il più scioccante dell’antologia.
Fra gli scrittori contemporanei spiccano i nomi di Nicolai Lilin, con un estratto dal romanzo che lo ha reso famoso, Educazione siberiana, in cui l’autore racconta il suo severo apprendistato di tatuatore nelle comunità criminali, e John Irving, con un brano tratto da uno dei suoi romanzi piuÌ€ recenti, In cerca di te.
Ai racconti lunghi si alternano frammenti di diverse lunghezze e diversissimi temi, come le pagine dello scrittore e pittore groenlandese Jens Kreutzmann (inedito in Italia), del franco-svizzero Alex Capus (praticamente inedito in Italia), un frammento dal Moby Dick di Herman Melville, e precisamente quello celeberrimo dell’incontro fra Ismaele e il futuro ramponiere del "Pequod" Queequeg, tatuato a quadretti dalla testa ai piedi.
Ogni racconto eÌ€ anticipato da un’epigrafe: Kafka, Balzac, Pennac, Rimbaud, Stevenson si affiancano ad autori non letterari come l’imperatrice d’Austria Sissi, LeÌ

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