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domenica, Aprile 28, 2024

I mille volti di Hong Kong, la perla d’Oriente

Grattacieli che si stagliano nel cielo, geoparchi Unesco, quartieri antichi, affollati centri commerciali, spiagge di sabbia bianca e ristoranti stellati. Hong Kong è un ventaglio di contrasti

di Elena Barassi

Una punta di spillo sul mappamondo, Hong Kong, hub finanziario del Far East, all’ombra del Lion Rock, è un incredibile puzzle di grattacieli, territori incontaminati, montagne, alta finanza e piatti stellati. L’ex colonia britannica, oggi regione autonoma speciale della Cina, la cui lingua ufficiale è il cantonese e l’inglese, ma che potrebbe ben presto virare verso il mandarino, regala un assaggio delle vedute che si estendono attraverso il paesaggio urbano dell’isola di Hong Kong, di Kowloon e del Victoria Harbour dal 118° piano del Ritz Carlton, la cui piscina, è sicuramente il punto più alto al mondo per tuffarsi. Diversa prospettiva, ma ugualmente affascinante, quella da assaporare dalla cima di Victoria Peak da raggiungere con il Peak Tram, che conta più di 100 anni e si inerpica quasi in verticale sulla montagna più alta di Hong Kong. Ci si deve spostare sull’isola di Lantau, alla foce del fiume Pearl, un tempo terra di pescatori e oggi hub dell’aeroporto internazionale e di Disneyland Hong Kong, per provare l’ebrezza del Crystal+ del Ngong Ping 360, una cabina in vetro temperato, completamente trasparente che offre una vista spettacolare sulla baia. E permette di raggiungere il monastero di Po Lin, tempio sacro della professione buddista, incastonato in uno splendido scenario montuoso e costiero, di fronte al quale si erge il Buddha Tian Tan, la più grande statua raffigurante un Buddha seduto che si eleva a 34 metri di altezza. Sono ben 268 i gradini da affrontare per raggiungere la sua base, che potrebbero essere interpretati come una sorta di percorso meditativo.  

Big Bouddha-Ngong Ping

Il fascino di Kowloon

L’isola di Hong Kong potrebbe possedere la maggior parte dei grattacieli più iconici della città, ma il posto migliore per vederli è da Kowloon, la penisola che precede di secoli la moderna Hong Kong con monumenti risalenti al XVIII secolo che fanno da contralto ad una scena creativa di alto livello. Le orme del passato sono sicuramente tra i resti della città murata di Kowloon, un avamposto militare cinese che si trasformò nella baraccopoli verticale più insolita del mondo ed un’enclave senza legge per fuggitivi e bande criminali nel corso del XX secolo, che oggi è stato trasformato in un giardino in stile Jiangnan che vanta giochi d’acqua, mini cascate, laghetti e resti del suo passato storico. Più in là, l’Avenue of Stars che Pharrel Williams ha scelto come parterre, il mese scorso, per presentare la sua seconda sfilata per Louis Vuitton, è luogo perfetto per assistere al Symphony of Lights, imponente spettacolo notturno di musica, luci laser e spettacoli pirotecnici che dal 2004 illumina l’iconico skyline della città.

Glamour e sfarzo sono la cifra stilistica di West Kowloon dove il Ritz Carlon rappresenta, senza dubbio, la perla più preziosa. Con i suoi 118 piani è considerato l’hotel più alto al mondo ma, a ben guardare, i suoi highlights contemplano molto altro. Situato tra il 103° e il 118 piano dell’edificio ICC che include pure il centro commerciale Elements e l’Airport Express Kowloon, il terminal dove è possibile registrare i bagagli così non doverli portare in aeroporto che dista circa 20 minuti, l’hotel è un universo di marmo nero, pareti di cristallo ed enormi corbeille di fiori esotici. Tra le suite, tutte lussuose e con viste ad alta scenografia, alcune appartengono al Club Level che implica una lounge dove far colazione, deliziarsi con un afternoon tea o semplicemente gustare un flute di champagne e una serie di amenities che vengono offerte giornalmente in camera. Gettate le spalle a questi cocoon di privacy, si sale su all’Ozone Bar, il bar più alto del mondo, place to be delle notti di Hong Kong dove gustare ottimi cocktail signature. Oppure, al 102 piano, si può assaporare la raffinata cucina cantonese e il tradizionale Dim Sum al Tin Lung Heen, ristorante 2 stelle Michelin, incastonato in un arredamento orientale contemporaneo. Per chi non rinuncia ai sapori della madrepatria, il Ritz Carlton propone pure il proprio ristorante Tosca di Angelo: soffitti altissimi, fontane e lampade maestose sono le quinte dove assaggiare il menù da 1 stella Michelin di ispirazione mediterranea di chef Angelo Agliano. La creatività è l’anima di Kowloon, soprattutto nel distretto culturale di West Kowloon, dove, su 50 ettari di terreno bonificato, va in scena uno dei più grandi progetti culturali del mondo. Imperdibili, qui, M+ è il primo museo globale di cultura visiva contemporanea in Asia dove ammirare la mostra dedicata a Madame Song, influente protagonista della trasformazione della Cina nella società cosmopolita e culturalmente diversificata che è oggi e il Museo del Palazzo di Hong Kong che accoglie al suo interno i tesori provenienti dalla Città Proibita, un prestito da parte della Cina per omaggiare il 25° anniversario del passaggio di Hong Kong da colonia britannica a territorio cinese.  In mezzo ai grattacieli di Diamond Hill, il monastero Chi Lin, fondato nel 1934 come luogo di ritiro per le monache, e il Giardino Nan Lian sono un’oasi di fiori di loto, bonsai piante da tè e bouganville. Completamente ricostruito nel 1998 seguendo lo stile e l’architettura tradizionale delladinastia Tang, qui vi è pure un ottimo ristorante vegetariano.

Hong Kong, Star Ferry Pier

L’isola di Hong Kong

Con lo Star Ferry, icona superstar delle attrazioni turistiche ma pure set di film di successo che dal 1880 attraversa il Victoria Harbour, si raggiunge l’isola di Hong Kong, nelle cui vie, negli anni ’40, giravano indisturbati leoni e tigri. Oggi le minuscole case lasciano il passo a foreste di avveniristici palazzi i cui appartamenti vengono quotati a più di 30.000 euro al metro quadro ma l’isola conserva ancora autentici quartieri i cui stretti  vicoli sono affollati di bancarelle di venditori tradizionali. Un tempo famigerato per essere il quartiere a luci rosse di Hong Kong, Wan Chai ospita alcune delle architetture più interessanti come la facciata del mercato in stile Bauhaus, ristoranti e negozi glam intorno a Star Street e Ship Street e santuari nascosti nei vicoli secondari. A ovest della Central il quartiere Soho è noto per i suoi ristoranti esclusivi, le gallerie di antiquariato e i negozi di belle arti, soprattutto lungo Hollywood Road. Destinazione gastronomica per eccellenza lo è pure dal punto di vista culturale con l’apertura del Police Married Quarters (PMQ), un tempo area residenziale degli agenti di polizia, oggi un hub di creativi e designer indipendenti. Un progetto di rivitalizzazione del patrimonio storico della città dove trovare vivaci laboratori, negozi pop-up, installazioni artistiche e pure mercati stagionali. Inaugurato nel 2018 anche Tai Kwun Center for Heritage and Arts rientra tra gli esempi più memorabili di rigenerazione del patrimonio e accoglie i visitatori con un enorme cortile circondato da una collezione di16 edifici storici di epoca coloniale dove mostre e concerti lasciano il passo a spettacoli e proiezioni.

I Nuovi Territori

Il profumo intenso del bauhinia e una corolla di zone umide, parchi e montagne, isole remote e villaggi di pescatori, sono ciò che caratterizza i Nuovi Territori, orto e giardino del Porto Profumato. Tra le tante gemme di questa area, la più spettacolare è l’Unesco Global Geopark un’area di 150 chilometri quadrati che ospita un incredibile patrimonio geologico. L’area di Sai Kung, incontaminata dall’urbanizzazione, concentra all’interno il Sai Kung Country Park East e West, il parco marino di Hoi Ha Wan ed è pure il punto di partenza del famoso MacLehose Trail che copre ben 100 chilometri. Per un weekend open air si percorre un sentiero escursionistico che dalle formazioni rocciose esagonali alte e rigide che si trovano nella regione vulcanica di Sai Kung, a soli 30 minuti d’auto da Hong Kong, fa tappa a Pak Lap Beach, remota lingua di sabbia color borotalco che si tuffa nelle paradisiache acque del Mar Cinese Meridionale, continua verso Tung A, un piccolo villaggio di pescatori, per poi, a bordo di una barca, raggiungere Sai Kung, punto di partenza ideale per scoprire l’arcipelago ed enclave rilassata per expat in cerca di relax. 

Hong Kong
Tai Long Wan

Scelte di gusto

In una città con 77 ristoranti stellati Michelin, non è difficile trovare una cucina raffinata. Come quella di The Merchants, in cima alla Gloucester Tower del Landmark Mall, che mette in menù piatti classici di Shanghai e delle province circostanti di Jiangsu e Zhejiang, offrendo sapori tradizionali con un tocco di modernità. O quella di The Chinese Library, il cui interior si ispira alla biblioteca del suo fondatore con pareti di giada, decorazioni originali in legno e tavoli in marmo antico. E i piatti sono un’ode, ma non solo, al Dim Sum. Ambientato nella prestigiosa Alexandra House, il Grand Majestic Sichuan è un rifugio glamour che fa da sfondo ad un affascinante viaggio nelle profondità ardenti della cucina del Sichuan.

Voli deluxe con Cathay Pacific

Ottava migliore compagnia aerea al mondo e prima per l’intrattenimento in volo, Cathay Pacific, la compagnia di bandiera di Hong Kong, collega l’aeroporto di Milano Malpensa al principale hub finanziario e turistico dell’Asia con tre voli settimanali diretti. L’esperienza del volo diviene ancora più rilassante scegliendo la Business Class, grazie ai molti servizi a disposizione, sia a bordo che a terra. A cominciare dalle comode poltrone completamente reclinabili che vengono preparate con biancheria da letto a 400 fili. Un amenity kit con prodotti Bamford permette inoltre di idratare e nutrire la pelle durante il volo, mentre sul fronte gastronomico il menù è completato da piatti di specialità tradizionali firmati dal ristorante stellato Duddell’s. Da abbinare ad ottimi vini, champagne e pure alla birra chiara artigianale Betsy. L’esperienza Cathay ad Hong Kong non prescinde da una visita alla lounge The Wing, caratterizzata da un design originale minimalista, enfatizzato da elementi nuovi e contemporanei. Con all’interno pure The Noodle Bar e il The Long Bar.

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