La ristorazione di Bologna traccia la via. Tutti ricordano il periodo legato al lockdown e alle restrizioni che ne sono seguite, E la crisi profonda che ha segnato molti settori economici, primo fra tutti quello legato a luoghi dove le persone confluivano, tipo i ristoranti.
E proprio a seguito dell’esperienza maturata in occasione della creazione del Comitato di Tutela Ristoranti di Bologna, formato durante la pandemia per ricorrere al TAR (avvalendosi della consulenza dello Studio dell’Avvocato Massimiliano Bacillieri) per opporsi alle restrizioni del Ministero della Salute che penalizzavano fortemente tutta la categoria, i ristoratori di Bologna e provincia hanno maturato l’esigenza, nel corso di questi ultimi anni di ripresa delle attività, di creare un vero e proprio Consorzio per tutelare la propria attività e aggiungere valore all’operato delle Associazioni di categoria.
Il CONSORZIO TUTELA RISTORANTI BOLOGNA dunque ha finalmente costituito un vero e proprio assetto organizzativo, stabile e attivo, per offrire ai consorziati aderenti attività e consulenze.
Il Consorzio copre l’intera Area Metropolitana di Bologna, dal centro alla provincia ed è rigorosamente apolitico. Un bell’esempio da seguire per anche altre realtà similari.
Il criterio di ammissione al Consorzio, ovvero il requisito obbligatorio per chi si iscrive, anche se alla prima esperienza, è di avere una propria cucina e di non utilizzare piatti preconfezionati, precotti, solo da riscaldare, insomma essere veramente ristoratori, e non somministratori di cibo, il che rappresenta una bella differenza.
«L’esigenza di fare rete, partita da una emergenza, si è concretizzata nella formazione di un gruppo di esperti del settore, imprenditori presenti da anni nel mercato della ristorazione, a tutti i livelli, sia del centro storico di Bologna che della provincia – racconta Michele Pettinicchio dello storico Pappagallo, ora “on the Green”, vice presidente – Ogni consorziato porta storie, competenze e attività al servizio degli altri, per risolvere le criticità legate al settore, che solo chi è concretamente “in campo” può affrontare con competenza».
Così ecco i servizi di cui i consorziati possono accedere per rendere la loro avventura professionale imprenditoriale pi incisiva:
– Condizioni favorevoli dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna
– Consulenti del Lavoro, assistenza legale e fiscale.
– Un gruppo di fornitori accuratamente selezionati che possono proporre un listino prezzi vantaggioso, lavorando su ampi ordini, e scontistica speciale.
– La figura di un manutentore disponibile sull’arco delle 24 ore, per fornire interventi tempestivi su malfunzionamenti di cucine, elementi refrigeratori e tutto quello che serve per far funzionare l’attività. Questo servizio capillare è garantito dal vantaggio economico fornito dal gruppo.
– Raccolta di un data base di professionalità del settore, opportunamente selezionate dai consorziati stessi, in modo da garantire competenze dei candidati grazie ad attenta verifica.
– Corsi di formazione dedicati al management applicato al segmento della ristorazione.
Il consiglio direttivo del Consorzio vede alla presidenza Paolo Pezzoli (Corte dei Molini), Michele Pettinicchio (Ristorante Al Pappagallo sul Green) quale vice presidente e consiglieri: Luca Benati (Trattoria Amedea), Elisabetta Valenti (Bottega al Pappagallo)