di GIOVANNA DE GIGLIO
Fino al 1 aprile il capoluogo pugliese ospita la quattordicesima edizione del “Bif@st”, la kermesse internazionale di cinema e tv che vede il capoluogo pugliese protagonista dii anteprime mondiali .
Voluto dal regista Felice Laudadio, patron di Bif@st, quest’anno ha la firma della direzione artistica del regista tedesco Volker Schlondorff, mentre la Presidenza della giuria onoraria sarà dedicata al regista iraniano Jafar Panahi, di cui verrà presentato il suo film “ Il Cerchio” vincitore del Leone d’Oro alla mostra di Venezia 2000, a sostegno dei cineasti iraniani perseguitati dagli Ayatollah.
Tante le anteprime e i registi di spessore: da “ Il ritorno di Casanova” di Gabriel Salvatores, visto al Teatro Petruzzelli di Bari, preceduto da una masterclass nella mattinata dello stesso Salvatores, a “ Couleurs de l’incendie” di Clovis Cornillac sempre in anteprima internazionale mercoledì 29 marzo al Teatro Petruzzelli a “Le Torrent” di Anne Le Ny a “Ludwig” di Luchino Visconti, evento speciale che conclude il 1 aprile l’edizione 2023.
La città pugliese sarà immersa in tante manifestazioni fuori programma: da laboratori tutto ruoterà intorno al cinema. Saranno interessati anche altri teatri della città : il teatro Piccinni, il Kursaal Santalucia, il Teatro Margherita e le sale cinematografiche ( il programma completo è disponibile sul sito www.bifest.it).
L’occasione del Bif@st è l’occasione per un week- end nella città pugliese. Passeggiare a piedi nel centro storico, inoltrarsi lungo il lungomare Crollalanza è un’emozione unica per la vista mozzafiato dello specchio d’acqua delle costa cittadina, dove già molti turisti stranieri prendono il sole e si divertono con il surf o il sup.
Nei pressi del Teatro Margherita vale la pena fermarsi al mercato del pesce, chiamato nell’idioma locale “Nderr la lanz “, dove i pescatori esortavano alla degustazione di ogni sorta di pescato: da quello da mangiare crudo secondo tradizione , polipetti, ricci di mare, cozze, noci, seppioline, ostriche a quello da consumare cotto, spigole, orate salmone, polpi, pesce azzurro ed ogni sorta di ben di Dio.
Tutto questo viene offerto alla vista del passante locale, del turista curioso, del cliente abituale e per i più coraggiosi ed impavidi c’è un assaggio di un riccio o di un frutto di mare crudo con una spruzzata di limone per saggiare la freschezza del prodotto. Proseguendo sul lungomare verso il Corso Vittoprio Emanuele ci si inoltra nella parte vecchia della città, completamente restaurata, dove vi è un pullulare di locali, gelaterie, pasticcerie, lounge bar, ristoranti tipici e pizzerie dove gustare le prelibate pietanze della cucina pugliese, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Sulla piazza Mercantile ci sono i telai delle donne della città antica che mostrano le loro preziose orecchiette o “strascinati”, pasta di grano duro di semola tirata a mano e venduta fresca . La sera si possono assaporare le mitiche “ sgagliozze” rettangoli di polenta di mais fritti in olio d’oliva, le pettole o “ popizze” semplici ritagli di pasta fritti e cosparsi di sale marino o in variante dolce con uva passita e zucchero. Sempre proseguendo si arriva alla Basilica di San Nicola, punto di incontro tra due culture: oriente ed occidente, dove pellegrini provenienti da ogni dove si radunano l’otto maggio, giorno di ricorrenza del Santo patrono, per i consueti festeggiamenti annuali con il corteo storico di rievocazione per la traslazione delle ossa di San Nicola, la processione a mare e i roboanti fuochi pirotecnici, con l’esibizione nel cielo barese delle frecce tricolore.
Bif@st una bella ragione per visitare Bari