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Alpitour World inaugura la sua opera d’arte nel cuore di Roma

Alpitour World inaugura la sua opera d’arte nel cuore di Roma

 

 

Prende il nome da una nobildonna romana, l’ultima novità in tema di hôtellerie firmata Alpitour World Hotels & Resorts: stiamo parlando del Donna Camilla Savelli Hotel, un gioiello architettonico che sorge a Trastevere, proprio sotto il Gianicolo. Un’origine aristocratica per questo complesso alberghiero ricavato da un convento seicentesco che la Duchessa Savelli, sposa Farnese, decise di affidare all’abile tecnica dell’Architetto Francesco Borromini che disegnò il progetto non solo del convento, ma anche dell’attigua Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori. La realizzazione dell’intero edificio richiese molti anni: tra il 1643 e il 1646 vennero eretti l’originale facciata, l’atrio e la Chiesa, mentre i lavori per la costruzione del monastero proseguirono con discontinuità negli anni a venire, a causa delle difficoltà economiche della committente, per essere poi ultimati nel 1665.

Oggi, dopo un lungo lavoro di restauro durato tre anni, che ne ha valorizzato la struttura nel rispetto del progetto originario, ridandogli nuovo splendore, il Donna Camilla Savelli Hotel si presenta come un’esclusiva oasi di quiete nel cuore di Trastevere, uno dei quartieri più vivaci di Roma. Di un’eleganza sobria e raffinata, imprescindibile memoria della sua provenienza, l’hotel si distribuisce lungo una pianta non del tutto regolare che ne esalta l’architettura: spazi aperti si alternano a spazi chiusi consentendo ai suoi ospiti un continuo dialogo tra interno ed esterno La sua particolare conformazione lo rende un esclusivo albergo in cui ci si può perdere seguendo il disegno geometrico di un corridoio, per poi indugiare sulle sinuose forme di una scultura e infine concedersi il piacere di una lettura nell’appartato giardino interno. E’ un hotel da esplorare, da vivere, un’esperienza estetica che coinvolge tutti i sensi, capace di restituire l’immagine di un’opera d’arte unica nel suo genere.

Varcata da Via Garibaldi l’alta cancellata in ferro, ci si trova davanti l’imponente facciata in mattoni, caratterizzata da linee curve che disegnano barocchi volumi concavi e convessi, in cui si ritrova lo stile "rivoluzionario" del Borromini che influenzerà le creazioni architettoniche di tutto il Settecento europeo. Sebbene incompiuta, a causa della penuria di fondi, l’assenza del lavoro di stuccatura non ne compromette in alcun modo il fascino, marcato anzi dalla struttura in mattoni che esalta movimento e profondità. All’interno, gli occhi vengono immediatamente catturati dagli splendidi stucchi che decorano i portali del loggiato e dalla scenografica scala che appare più lunga e più alta di quanto non sia realmente, com’è tipico – per il gioco di effetti ottici impiegati – della Scuola del Borromini.

Il Donna Camilla Savelli Hotel è nato con l’intenzione di realizzare una sintesi tra l’essenza antica del luogo e la vocazione moderna e confortevole di un complesso ricettivo, nel pieno rispetto del bene storico e delle normative in vigore. Le sue 78 camere, ricavate dalle celle che in passato hanno ospitato le Suore dell’Ordine delle Oblate Agostiniane, sono state create con un impegnativo lavoro di restauro mirato alla conservazione della partitura originaria degli ambienti, tale da rendere la scansione delle antiche celle ancora riconoscibile: ogni camera possiede caratteristiche uniche e la scelta di materiali, tessuti ed elementi d’arredo è stata condotta con la medesima cura per inserirsi nel modo più armonioso all’interno del contesto storico-architettonico di riferimento. Per valorizzare la travatura lignea del soffitto, riportata all’aspetto originale, è stata realizzata una controsoffittatura forata che ne consente la vista, creando un curioso gioco di altezze e volumi lungo le stanze. Perfino gli infissi sono per la maggior parte autentici e dove il recupero non è stato possibile, sono stati realizzati ex-novo con finiture similari ai disegni originali. Per quanto riguarda gli arredi delle stanze e delle parti comuni, si tratta, per la maggior parte, di mobili già presenti nell’edificio e appartenenti alla Congregazione religiosa, frutto di donazioni avvenute nel corso dei secoli da parte di famiglie che avevano trovato rifugio e ospitalità nel monastero.

Per Alpitour World, il Donna Camilla Savelli Hotel non rappresenta soltanto l’ampliamento dell’offerta ricettiva sulla città di Roma, dove il Gruppo è già molto presente, ma soprattutto sottolinea l’intenzione di proseguire nello sviluppo di un modo diverso, contemporaneo di pensare il viaggio, di creare uno spazio dedicato all’unicità dell’esperienza, dove si garantisce agli ospiti di poter vivere un’opera d’arte.

Roma, 12 novembre 2008

 

 

Alpitour World
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