In questi tempi dove le coppie più o meno famose, ma le cui storie di certo annoiano, scoppiano, di contro esiste un boom turistico incredibile, il segmento turistico legato al Wedding, per il nostro paese.
Wedding: una miniera da sfruttare

Il peso dello “sposarsi in Italia” è di oltre 800 milioni di fatturato, il valore del destination wedding nel 2023. La cifra di per sé è interessante, ma va considerato, soprattutto, l’incremento sul 2022, pari al 34%.
Questi bei numeri sono contenuti nell’indagine Destination Weddings in Italy 2023 realizzata da Centro Studi Turistici di Firenze per il Convention Bureau Italia e presentata a “Italy for Weddings”.
Secondo quanto rilevato, nel 2023 i matrimoni di coppie straniere che hanno scelto di sposarsi in Italia, una delle mete più ambite al mondo, sono stati 13mila 600, in crescita di oltre 2.000 eventi rispetto al 2022, con un incremento del 22%. Una media (anche se non è proprio così) di 261 matrimoni a settima, o 37 al giorno!
Il fenomeno ha generato 826mila arrivi che hanno a loro volta prodotto 2,4 milioni di pernottamenti, contro i 619 mila arrivi del ’22 e i 2 milioni di pernottamenti.
Un bel salto!
Parallelamente alla fine dell’emergenza pandemica (acuta) cresce anche il numero degli invitati ad evento (60,7) mentre cala la permanenza, con 2,9 notti contro le 3,3 del 2022.
Ma dove si sposano gli stranieri che vengono in Italia, in che “Luogo” fisico?
La location più richiesta è la Villa (26,1%), seguita dalla Residenza storica (13,3%).

E chi è che vuole convolare nel nostro paese?
Tra i mercati principali, gli USA si confermano al primo posto (30,9%), seguiti da Regno Unito (19,8%), Germania (9,6%) Svizzera (7,8%) e Paesi Bassi (4,1%).
Chi sceglie di sposarsi in Italia sa che non deve badare a spese, o quasi. Infatti è risultato in crescita del 10% anche il costo del matrimonio, con una media di 59mila euro ad evento.
Nel complesso il fatturato totale stimato per il settore è salito a 802,7 mln di euro, per un importante +34% rispetto al 2022.
Ma non è tutto. Il destination wedding cresce e si prevede un 2024 ancora più positivo.
In base alle prenotazioni già acquisite, il 43% del campione si aspetta aumento di circa l’8%, pari a 1.200 eventi fin più, a fronte del 7,3% di imprenditori che ha segnalato una diminuzione delle richieste.
Le tendenze farebbero emergere una significativa quota dei micro matrimoni (22,5%) seguiti da quelli che coniugano una vacanza di una settimana all’evento, (18%) che prevedono il prolungamento dei festeggiamenti per più giorni.
Da segnalare anche il 16% registrato dai green wedding, ossia i matrimoni immersi nella natura.