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sabato, Luglio 27, 2024

Treviso: “Marca gioiosa et amorosa”

di Francesca Sirignani

 

Le bellezze di Treviso sono alla luce del sole, facili da scoprire in una passeggiata nelle vie del centro: dalle mura cinquecentesche agli edifici rinascimentali, dai barbacani alle abitazioni patrizie decorate con garbo e talora con magnificenza.

Diversi turisti, appena mettono piede in questa luogo affascinante, si sorprendono dei suoi fantastici canali. L’atmosfera che questa città d’acqua crea è, a tutti gli effetti, quella che si può trovare a Padova o a Venezia. Questi canali sono originati dalla divisione in rami del Botteniga, corso d’acqua principale. Oltre ai canali, però, Treviso vanta anche trentatré bellissime fontane, in particolare la fontana delle “tette”, simbolo del fantastico e intimo rapporto che la città possiede con l’elemento naturale dell’acqua.

Treviso, definita già nel Medioevo “Marca Gioiosa et Amorosa”, rivela fin da subito, a chi la visita, il proprio carattere godereccio che la rende meta ideale per una vacanza enogastronomia tutta da gustare. Molti sono i  caseifici nella Valle del Prosecco, a un’ora da Treviso, dove si possono conoscere tutti i segreti della produzione e del processo di stagionatura dei formaggi locali.

La provincia di Treviso è anche  famosa  per la produzione del gustoso Tiramisù, uno dei dolci italiani più amati non solo nel nostro Paese ma anche all’estero.

Per quanto riguarda i vini, invece, la Marca Trevigiana ospita aree DOC e DOCG, in particolare nella zona di Valdobbiadene (da cui la produzione del Prosecco, uno dei vini più ambiti a livello internazionale) e del Montello e Colli Asolani. Accanto al Prosecco, vino bianco frizzante di grande qualità, sono da ricordare anche i rossi del Piave, tra cui spicca il Raboso Superiore Malanotte DOCG.

Quando si parla di una città unica come Treviso non si può fare a meno di pensare al suo radicchio che vanta origini plurisecolari.

Per essere l’autentico Radicchio Rosso di Treviso IGP deve provenire dall’area tipica posta fra le province di Treviso, Padova e Venezia e deve essere ottenuto secondo la tradizionale tecnica di forzatura ed imbianchimento durante la quale i mazzi, dopo la raccolta – che avviene normalmente a partire dai primi di novembre – vengono posti in vasche riempite con acqua corrente di risorgiva. Dopo circa quindici giorni, cioè una volta ottenuti i nuovi germogli, si procede con la fase di toelettatura, lavaggio e confezionamento.

Una volta pronto, all’aspetto, si presenta nella tipica forma lanceolata, con germogli regolari e compatti che tendono a chiudersi all’apice. Il lembo fogliare si presenta di colore rosso intenso con una nervatura principale di colore bianco. La sua forma inconfondibile lo rende oltremodo regale nell’aspetto, unico nel sapore con quel suo gusto adulto, gradevolmente amarognolo e croccante. Perfetto nelle preparazioni a crudo ed eccezionale nelle sue declinazioni; dagli antipasti, ai primi piatti, ai secondi, ed infine come contorno o base di prelibati dessert.

Treviso è una località ricca di storia che merita una visita di almeno un week end. Non esiste una stagione migliore dell’altra per visitarla: la città ha sempre le porte aperte ed è pronta ad accogliere i suoi visitatori.

 

 

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