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lunedì, Aprile 29, 2024

Si sceglie la vacanza guardando il portafogli

 

Testo di Flavia Maria Coccia, Isnart 

 

Anno 2010: come è andato finora il mondo delle vacanze? Dai primi dati consuntivi dell’Osservatorio Nazionale del Turismo si evince che le risposte sono molteplici e soprattutto diverse in base alla stagione e all’area del Paese. Il sistema Italia ha dimostrato quest’anno di essere tornato competitivo nei confronti della domanda internazionale (e in modo particolare per quanto riguarda le nostre città d’arte), ma ha visto nel contempo soffrire le imprese che lavorano più stagionalmente, in modo particolare sul versante balneare. Il fattore prezzo, che in passato era solo una delle tante componenti nella scelta della propria vacanza, è diventato poi la variabile principale. Così si è assistito a un calo generalizzato delle tariffe alberghiere (il cui risultato è stato peraltro in parte vanificato dall’aumento dei costi nella ricettività extralberghiera, nel trasporto e nelle attività ricreative). E in una ricerca di offerte in periodi fuori stagione. Risultato? Il turismo italiano, che pur non vede un calo in termini di partenze con oltre 27 milioni di concittadini che hanno trascorso un periodo di ferie tra luglio e agosto (confermando in pieno i dati previsionali di giugno), non concentra più le proprie vacanze a cavallo di ferragosto, scegliendo giugno, luglio e settembre come possibili alternative.
Fronte prezzi. La stagione estiva ha registrato, come si diceva, una riduzione dei costi alberghieri, anche se questa scelta strategica non ha portato sempre gli effetti desiderati. Dinanzi a un calo medio delle tariffe per una camera doppia in hotel del 7,5%, l’occupazione media negli alberghi è stata infatti pari a -4%. Meglio è andata negli hotel di categoria alta che hanno registrato un pareggio in termini di occupazione, a fronte però di una riduzione dei listini di oltre il 12%. È soprattutto nel Mezzogiorno e nel Nord-Est, poi, che le politiche di taglio dei prezzi hanno avuto i migliori effetti sull’occupazione.
Per concludere ricordiamo che una nota positiva arriva dal turismo internazionale: nel primo semestre di quest’anno le entrate dall’estero sono infatti aumentate del 5,3% rispetto al 2009 (nello stesso periodo in Spagna sono salite solo dello 0,3% e sono invece diminuite ancora del 5,7% in Francia).

 

Isnart, Flavia Maria Coccia, tel. 06 2039891 – email: f.coccia@isnart.it

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