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Il Garda e l'Expo 2015 Pronta una "task force"

Testo di Giovanni Stefani

“La nostra Tour Eiffel è il lago di Garda!” esclama l’assessore trentino al turismo Michele Dallapiccola, e la sala applaude convinta. Non servono altri simboli per l’esposizione universale dell’anno prossimo: basta e avanza questo immenso lago blu che sotto il sole d’estate sembra un angolo caraibico. Il Garda e l’Expo 2015: poche chiacchiere, molti fatti concreti. Questo è emerso dal confronto che il Gist ha organizzato insieme alla Comunità del Garda venerdì 11 luglio 2014.
Tre assessori di tre diverse regioni, operatori del turismo, amministratori pubblici e giornalisti hanno analizzato ciò che si sta muovendo attorno alla manifestazione che aprirà a Milano il primo maggio 2015. E il lago di Garda è pronto alla battaglia. Sollecitato dalla giornalista Gist Claudia Farina, l’assessore lombardo al Turismo Mauro Parolini racconta che si sta formando il personale, che si sta lavorando per sviluppare l’e-commerce e che si vuole costruire qualcosa che duri nel tempo, oltre l’Expo, ovvero incrementando i flussi turistici curando in maniera dettagliata il rapporto con il cliente. Non va dimenticato, infatti, che Expo 2015 attirerà visitatori da ciascuno dei 156 Paesi presenti con uno stand: un’occasione irripetibile per l’Italia.
Il trentino Dallapiccola dice che il percorso ciclabile interregionale attorno al lago sarà un asso nella manica e perciò, aggiunge Marco Benedetti di Garda Trentino, bisogna andare avanti uniti; il veneto Marino Finozzi relaziona sulla “cabina di regia Expo” creata a livello regionale annunciando la creazione di pacchetti turistici da tre-cinque giorni rivolti soprattutto agli stranieri che prevedono soggiorno sul lago e visita all’Expo, anche attraverso la collaborazione con la Fiera e l’aeroporto di Verona. Una “rete” già collaudata, se è vero – come è vero – che sul Garda il turismo straniero è il 70 per cento del totale contro una media regionale del 62 per cento.
Finozzi snocciola i numeri del recentissimo rapporto Ciset-Paesionline, secondo cui il 66 per cento dei turisti sceglie il lago per il suo aspetto romantico, il 64 per l’enogastronomia e il 35 per cento per lo sport e il benessere (il Trentino ha caratterizzato la sua piccola porzione di lago come luogo d’eccellenza per surf e bicicletta) e rivela che nei primi quattro mesi del 2014 il lago ha registrato un vero e proprio boom: più 15 per cento negli arrivi, più 22 per cento nelle presenze.
A proposito di enogastronomia, Giorgio Passionelli, presidente della Comunità del Garda (l’ente che riunisce i centri che si affacciano sul lago) annuncia che i prodotti tipici della zona saranno all’Expo con una “bottega dei territori” animata da chef stellati che declineranno al meglio il pesce, l’olio, i formaggi della vasta area gardesana. A questo va aggiunto che Veronafiere, forte dell’esperienza di Vinitaly, gestirà all’Expo milanese il padiglione del vino tricolore, mentre la stagione lirica dell’Arena di Verona sarà un altro polo d’attrazione.
Il Garda è pronto a ricevere i turisti, almeno sulla sponda veronese, quella più attrezzata dal punto di vista turistico: secondo Giuseppe Lorenzini, presidente onorario di Federalberghi Garda-Veneto, c’è una “task force” costituita da 1100 hotel con 63 mila posti letto, a cui vanno aggiunti 120 campeggi (“ma oggi sono diventati villaggi turistici” dice Lorenzini) con 97 mila posti letto, e ancora 30 mila in altre strutture, per un totale di 197 mila posti letto. Insomma, il lago di Garda è una potenza che attira ogni anno 17 milioni di turisti, muove due miliardi e mezzo di euro, rappresenta il 75 per cento del turismo lacustre italiano e il 7 per cento del turismo straniero complessivo in Italia. Tutto bene? No. Serve un processo di destagionalizzazione, perché oggi solo il 6 per cento degli hotel è aperto tutto l’anno e ci sono periodi che vanno sfruttati di più. Ed è indispensabile mantenere alta la qualità dell’acqua del lago lavorando per un rinnovo del sistema di collettori, convengono gli amministratori, compreso il sindaco di Garda Antonio Pasotti, che ha concesso sala e patrocinio all’iniziativa.
“L’Expo sarà un volano di rapporti e di relazioni” conclude il presidente del Gist Sabrina Talarico, sottolineando che il Gruppo dei giornalisti della stampa turistica lavora per una migliore promozione dell’Italia, valorizzano tutte le forme di turismo d’esperienza indispensabili affinché l’ospite ritorni. E così Expo 2015 vivrà ancora, a lungo.

(nelle foto, gli assessori Parolini e Finozzi; Passionelli, Farina e Talarico)

Source: Articoli

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