Il turismo riduce lo stress, viaggiare genera felicità e allontana la malinconia. Partire e lasciare la routine per scoprire nuovi luoghi stimola la curiosità e apre la mente. Insomma sembra proprio che viaggiare sia un toccasana per il fisico e per la psiche.
“Il turismo, però, sa fare anche del bene”, ci dice Anna Maria Terzi, giornalista e vicepresidente dell’Associazione Dreamcatchers. “L’associazione che rappresento è nata alcuni anni fa a Milano con l’obiettivo di trasformare il turismo in un atto d’amore. Come? Aiutando bambini e ragazzi, affetti da gravi patologie, a realizzare il loro sogno di viaggio rimasto chiuso in un cassetto a seguito della loro malattia”.
Cacciamo i sogni per realizzarli
Dreamcatchers, che tradotto significa “cacciatori di sogni”, racchiude nel nome l’essenza. L’associazione è stata fondata da alcuni giornalisti del settore turistico e da amici sensibili dopo aver incontrato Jacopo Marotta, un ragazzino di 16 anni malato terminale. Ormai consumato dalla malattia ha fatto capire a quelli che lo hanno conosciuto che il turismo poteva fare del bene così come era avvenuto per lui. Perché sul volto di Jacopo, quelli che sono poi diventati i soci fondatori dell’Associazione, hanno letto la felicità per l’esperienza vissuta a Barcellona e l’orgoglio di essere riuscito a fare in modo che la sua malattia non fosse un ostacolo alla realizzazione del suo sogno.
È iniziata così l’avventura Dreamcatchers che negli anni è riuscita a far partire molti bambini: Irene per la Lapponia, Francesco per l’Irlanda, Salvatore per Disneyland Paris, Rebecca in crociera alla scoperta del Mediterraneo, Martina per la Grecia, Silvia per Barcellona ma anche viaggi più semplici, più vicini a casa, quando le condizioni di salute non lo permettono.
Come nel caso di Simone Benelli che aveva il desiderio di vedere le Dolomiti. Dreamcatchers ha organizzato per lui il soggiorno in una struttura di grande fascino vicino a Bolzano dove lui ha potuto ammirare tutta la magnificenza dei “Monti Pallidi” e lo ha fatto attraverso una vetrata immerso in una grande vasca idromassaggio. Per diversi giorni è stato coccolato con massaggi, cucina stellata e paesaggi incantevoli.
Un contributo corale
“È attraverso le donazioni e il sostegno di associazioni, compagnie di navigazione, compagnie aeree, strutture ricettive, aziende che sostengono il nostro progetto ma anche di tanta gente comune dall’animo buono”, ci spiega Anna Maria Terzi “che la Onlus meneghina riesce a rendere e ha reso felici molti bambini e ragazzi con ali troppo fragili per volare da soli. Bambini e ragazzi ai quali la vita ha tolto spensieratezza e spesso anche la gioia di vivere”.
Fare felici questi ragazzi attraverso il viaggio dei loro sogni è, purtroppo, in molti casi realizzare il loro ultimo desiderio. Il nostro compenso? Il loro sorriso dopo aver vissuto l’attesa e la realizzazione del loro sogno, finalmente lontani dalla malattia, dalle terapie spesso dolorose godendosi giorni all’insegna della libertà.
DREAMCATCHERS ONLUS
Via Mauro Macchi n. 42
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