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sabato, Luglio 27, 2024

Bolzano: sciare in città

 

Negozi, musei, atmosfere liberty ma anche tanto sci in due comprensori a portata di volante.

 

di Elena Pizzetti

 

Sono le 20, la pista è illuminata a giorno e l’ovovia funziona a pieno regime. Tante le famiglie: i bambini sono particolarmente felici di provare l’ebrezza della discesa in notturna e se la godranno fino alle 22. Ma c’è anche chi trasporta uno slittino. Perché qui a Obereggen, a soli 20 minuti da Bolzano, c’è davvero di tutto: sci, snowpark e una pista da slittino di 2,5 km perfettamente illuminata che corre parallela a un sentiero per chi desidera scendere a piedi o, ancora meglio, nelle notti di luna piena, risalire con la slitta. Ma intanto è giovedì e, come il martedì e il venerdì, l’ovovia è aperta. La cena alla malga Epircher Laner a base di Tirol Schlutzkrapfen, ravioli di ricotta, e Kaiserschmarren, tra i più famosi dolci austriaci, seguita da una divertente discesa in slittino fa tornare davvero tutti bambini. E di giorno voilà il Latemar nel suo splendore, 18 impianti di risalita, 48 km di piste assolate che collegano Obereggen ai centri sciistici di Pampeago e Predazzo e due nuovi snowpark. Uno skipass valido anche nei vicini centri di Cermis, Alpe Luisa, Bellamonte e in altri per divertirsi lungo 100 km di piste perfettamente innevate. E a pranzo alla Malga Mayrl Alm spuntano sorprendenti primi a base di pesce, realizzati dai proprietari che adorano cucinare prodotti ittici.

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Un comprensorio quello di Obereggen nato dal coraggio dei suoi abitanti che hanno trasformato un’area un tempo depressa in un gioiello dello sport e della natura. Con una grande attenzione all’ambiente: l’intera località alpina viene riscaldata esclusivamente tramite un impianto di teleriscaldamento a biomassa rifornita di legna e prodotti dell’ economia forestale locale (evitando quindi l’inquinamento dovuto al trasporto del combustibile). Skibus e trasporto pubblico sono capillari ed efficienti. In autunno un sottile strato di neve artificiale ripara i prati alpini dai danni invernali causati dalle lamine degli sci. L’umidità più elevata ha anche reso gli alpeggi più rigogliosi e stimolato la crescita delle erbe alpine aromatiche. Favorite dal fatto che l’anno scorso Obereggen e Nova Ponente sono stati i comuni più assolati dell’Alto Adige (www.obereggen.com).

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Si può dormire a Nuova Ponente presso l’accogliente Ganischgerhof Mountain Reesort & Spa (www.ganischgerhof.com) con un fantastico centro benessere e tutta l’atmosfera tirolese, o direttamente a Bolzano visto che è raggiungibile in soli 20 minuti. La Porta delle Dolomiti, come viene chiamata, è una città unica capace di mettere in relazione con eleganza e disinvoltura cultura e atmosfere della Mitteleuropa con il Mediterraneo. Un incontro questo che si respira già tra gli ambienti Jungendstil del Parkhotel Laurin, quattro stelle superior, nel cuore storico di Bolzano. Dal 1910, anno della sua costruzione, l’hotel appartiene alla stessa famiglia Staffler che ne ha mantenuto la coerenza stilistica pur introducendovi elementi e tocchi moderni, come gli “Alberi in sequenza” opera dell’artista Matilù Eustachio che ha portato nel ristorante l’evocazione degli alberi del grande parco esterno, con tocchi di cromatismo che assolvono funzioni di “specchiature” e ravvivano un ambiente votato, senza concessioni, a un nordico (ed elegante) Jungendstil. E poi gli eventi culturali, sempre vivaci e animati, come i concerti che spaziano dal jazz alla musica classica nel Laurin Bar per brunch, aperitivi o dopocena. E, curiosità: qui anche la dimenticanza alla prima occhiata diventa “installazione artistica”, perché gli oggetti trovati nelle camere imbustati e appesi danno vita a una piccola biblioteca della sbadataggine. A proposito: da non dimenticare una salita/discesa sull’ascensore d’epoca, perfettamente funzionante, con tanto di specchio e divanetto. Il pacchetto “Un weekend a Bolzano” include 3 pernottamenti (di cui la domenica notte) con colazione, aperitivo al Laurin Bar, late check-out: da 216 euro a persona. Info: tel. 0471.311000, info@laurin.it, www.laurin.it.

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Il centro è a due passi, con le Case di via dei Portici che ricalcano ancora fedelmente i lotti gotici voluti dal Principe Vescovo di Trento: case strette (meno di 4 m) e profonde (fino a 50 m con anche tre cortili interni) votate al commercio che fungevano da abitazione, bottega e magazzino. Del resto a Piazza delle Erbe si vende frutta e verdura dal Medioevo.

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Da segnalare il nuovo percorso museale allestito nei locali sottostanti il Monumento alla Vittoria che oggi è contraddistinto da una scritta a led girevole su un anello inserito in facciata “‘BZ ’18 e ‘45, un monumento, una città, due dittature”. Documenti alla mano, il percorso racconta la storia, ma anche l’atmosfera e il clima emotivo di Bolzano durante gli eventi drammatici delle due guerre (www.monumentoallavittoria.com). I musei del resto qui non mancano, tutti interessanti: da Castel Firmiano –MMM Firmian, il museo dedicato alla montagna e all’alpinismo progettato da Reinhold Messner a quello Archeologico ormai noto nel mondo per l’Uomo venuto dal ghiaccio e conosciuto come il Museo di Ötzi (www.bolzano-bozen.it).

Una cena da capogiro? Da Vögele, frequentatissimo anche per l’aperitivo. E l’indomani si è già pronti a sciare di nuovo. Questa volta in Val Sarentino, autentica sorpresa a 40 minuti da Bolzano. All’inizio è un susseguirsi di gallerie, ma poi la vallata si apre con masi isolati, castelli e paesini incantati. E’ la valle che distilla il prezioso olio di pino mugo, che conserva tradizioni antichissime come il ricamo con le rachidi di pavone e un artigianato del legno unico. Sciare qui è una sorpresa perché si è davvero fuori dai soliti circhi bianchi: nell’area sciistica di Reinswald impianti e neve sono perfetti ma senza folla, e godono di un panorama unico trovandosi esattamente al centro dell’Alto Adige. Anche gli amanti dello slittino hanno a disposizione un parco apposito e gli sciatori di fondo il circuito della Val di Pennes (www.sarntal.com). Il pranzo è assolutamente tipico nella malga Pfnatsch-Alm a 2.060 m, ma attenzione alle porzioni se continuate a sciare, sono giganti.

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Sulla via del ritorno non si può lasciare l’Alto Adige senza una puntata a Egna (25 km da Bolzano), per passeggiare sotto i suoi bianchi ed eleganti portici costruiti tra il 1300 e il 1600, davvero unici, e assaggiare le prelibatezze di Johnson & Dipoli, raffinata enoteca e ristorante.

 

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