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venerdì, Marzo 29, 2024

Suisse_ART in scena a Madonna di Campiglio

Alla fine dell’Ottocento antica casa di caccia dell’Imperatore austroungarico Francesco Giuseppe, oggi esempio di un raffinato equilibrio tra stile alpino e richiami mitteleuropei, il “Suisse”, wine bar e, con “Cantina del Suisse”, eco-ristorante nel cuore pulsante di Madonna di Campiglio, non è solo il luogo dove degustare l’eccellenza dei vini e assaporare un buon piatto della cucina trentina, ma anche uno spazio che abbraccia una nuova e apparentemente dissonante ispirazione, quella dell’arte.

L’abbinamento arte e vini d’eccellenza, entrambi espressione della creatività e della personalità di chi li produce, lo ha portato in primo piano Giulia Cirillo, ultima generazione della famiglia che da sempre conduce il bar-ristorante tra i più noti e apprezzati della località. Curatrice di eventi artistici e mostre, una laurea in Comunicazione nei mercati dell’arte e della cultura allo Iulm e un master in Progettare cultura–Organizzazione di eventi culturali e mostre all’Università Cattolica del Sacro Cuore, la giovane “manager dell’arte” vive e lavora tra Milano e Madonna di Campiglio dove ha vestito il ristorante “Cantina del Suisse” con l’abito “non convenzionale” di galleria. Qui, gli artisti, nella seconda edizione di “Suisse_Art”, possono esporre le proprie opere, incontrarsi e presentarsi agli appassionati di arte o ai semplici curiosi con il competente supporto di Giulia Cirillo.

L’arte, nella località simbolo delle Dolomiti di Brenta, trova così nuovi modi per mostrarsi e rigenerarsi andando verso le persone.

Protagonisti di questa esposizione estiva, il milanese Riccardo Gusmaroli e il campigliano Andrea Viviani.

Giulia Cirillo abbina Gusmaroli, famoso per le sue carte geografiche tridimensionali, i vortici di piccole barche bianco su bianco (oggi accompagnati da un filtro posto dietro la tela che purifica l’aria) e l’uovo-mondo simbolo dell’origine della vita, a Floramundi-Donna Fugata, 70% Nero d’Avola e 30% Frappato, un vino versatile e allo stesso tempo di carattere, aromatico nei profumi e ricco al gusto. L’artista e designer Viviani, che si definisce pittore colorista ed è conosciuto per le sue sculture in ceramica raku, è invece collegato al Trentodoc Ferrari Perlè Zero, 100% uvaggio Chardonnay. Il massimo della potenza coloristica che “parla” ad un metodo classico dal bouquet ricco e agrumato.

Ogni sera, quando s’accendono le luci della “Cantina del Suisse”, gli ospiti trovano un’atmosfera particolare, con la sorpresa di straordinarie opere d’arte che nascono dalle pareti del ristorante. Su ogni tavolo non manca mai l’elegante liflet che introduce, con alcune informazioni, ai mondi dell’artista e del vino abbinato. Un’esperienza, nel segno dell’arte, che è un valore aggiunto all’estate campigliana.

Visite a richiesta anche fuori dagli orari del ristorante fino al 4 settembre 2021, +39 333 95 48 172, giuliacirillo3@gmail.com.

*“Cantina del Suisse” è l’unico eco-ristorante di Madonna di Campiglio, risultato del rispetto di un rigoroso disciplinare stabilito da un tavolo di lavoro coordinato dalla Provincia autonoma di Trento, che impone l’utilizzo di prodotti di filiera trentina, km zero e biologico oltre all’attenzione per l’ambiente anche per quanto riguarda prodotti per le pulizie e l’illuminazione a basso consumo.

RICCARDO GUSMAROLI

L’artista sceglie di “dare libertà totale al fruitore, di pensare quel che vuol pensare” su una possibile metafora. Conta più di ogni cosa poter dare uno stimolo visivo e mentale, agendo su elementi che in tutto il mondo siano riconoscibili o persino banali, come le barchette di carta spesso moltiplicate in vortici, aumentando il loro numero per amplificare una sensazione che smuova l’idea di un “quotidiano scosso”. Per Gusmaroli andare oltre la tela significa anche viaggiare nella memoria, sia individuale che di comunità, del ventunesimo secolo.

 

Ti sei mai chiesto che gusto ha l’arte di Riccardo Gusmaroli?

FLORAMUNDI – Cerasuolo di Vittoria – Donna Fugata

Uvaggio: 70% Nero d’Avola, 30% Frappato

Versatile e di carattere allo stesso tempo, aromatico nei profumi, poi fresco, polposo e ricco al gusto. Rosso rubino chiaro, luminoso e limpido al calice. Ampio e fragrante il naso, aperto da note floreali di petali di rosa, poi arricchito da sentori fruttati di lampone, fragola e ribes. Una sottile speziatura di pepe nero completa il quadro olfattivo. L’assaggio è fresco, polposo e rotondo, equilibrato e morbido nella trama tannica, di ottima persistenza. Un rosso raffinato dall’intrigante spessore aromatico. La vivacità e scorrevolezza di questo vino, uniti al colore brillante e lucente, ci riportano alla fluidità delle opere dell’artista, vortici concentrici e onde di carta che ci accompagnano in viaggi immaginari.

 

ANDREA VIVIANI

La scultura di Andrea Viviani è limpida nella forma e cristallina nelle intenzioni, come un fiore di neve. Sono opere che riguardano lo spazio, la materia e le relazioni che tra essi si creano. Viviani sembra infatti oscillare felicemente tra l’attenzione per la materia, in questo caso la ceramica e i processi chimici che la riguardano, lavorando sull’estensione di essa nello spazio.

Ti sei mai chiesto che gusto ha l’arte di Andrea Viviani?

FERRARI PERLÈ ZERO – Trento DOC – Ferrari Trento

Uvaggio: 100% Chardonnay

Il Ferrari Perlè Zero è il Trentodoc Ferrari a dosaggio zero per esprime l’essenza dello Chardonnay di montagna, è un mosaico di millesimi dove l’acciaio esalta l’eleganza aromatica dell’uva, il legno dona struttura e ricchezza gustativa, mentre il vetro conferisce l’espressività e profondità.

Dal perlage raffinato e avvolto da riflessi dorati e lucenti e dal bouquet ricco e agrumato, questo spumante all’ingresso in bocca è fresco, sapido e dinamico (oppure meglio mettere: secco, energico e minerale, il sorso è nitido, fresco, sapido, strutturato e persistente), caratterizzato da una piacevole avvolgenza iniziale che sfuma lentamente in una lunga e sapida persistenza aromatica, offrendo così un sorso preciso, profondo ed strutturato. Perfetto bevuto come aperitivo ma proprio per la sua spiccata personalità, il Perlè Zero è adatto anche ad accompagnare piatti elaborati a base di pesce e carne.

 

RICCARDO GUSMAROLI

Riccardo Gusmaroli, nato a Verona nel 1963, vive e lavora a Milano. Sono i noti vortici di barche bianco su bianco che ripropongono viaggi immaginari con rotte impossibili, risultato di associazioni, sensazioni e collegamenti che scaturiscono dai materiali stessi. Una calcolata musicalità, raccontata dalle onde di carta piegata in forma di oggetti legati al tema del viaggio, dove la ricerca spazia dal concetto di leggerezza alle relazioni di luce e ombra, pieno e vuoto, azione e non azione.

Tornando indietro negli anni, anche a voler annotare alcune collettive, saltano all’occhio i nomi importanti di spazi e contesti, pubblici e privati, presso i quali Gusmaroli è stato invitato ad esporre: dal Museo Civico di Lodi a Viafarini a Milano, con Accardi e De Maria, dal Trevi Flash Art Museum al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo fino alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, il Vittoriano di Roma, mentre all’estero, le sue opere hanno viaggiato da Barcellona a Bruxelles, da New York presso la Gallerie Sperone a Parigi presso le Gallerie Simonis e Di Meo con Boetti e Fabro.

 

 

ANDREA VIVIANI

Andrea Viviani, artista trentino nato nel 1970 che vive e lavora a Madonna di Campiglio, ha al suo attivo numerose mostre presso Musei e gallerie private in Italia e all’estero aggiudicandosi riconoscimenti istituzionali e vincendo concorsi pubblici per la realizzazione di Opere d’Arte di rilievo. Ad oggi alcuni suoi lavori sono presenti in importanti istituzioni Museali: in Germania presso il Keramic Museum Westerwald di Hohr-Grenzhausen, in Svizzera presso il Musée de Carouge a Ginevra, in Italia presso il Museo dell’Accademia delle Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, per citarne alcune.

Viviani fa della propria intuizione e osservazione dell’ambiente che lo circonda, il centro di un’indagine sul mondo che sa comprendere le leggi del caos, dell’instabilità, dell’impossibilità del controllo, dell’irregolare.

 

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