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sabato, Luglio 27, 2024

La Via Lattea 11 arriva in Italia: 4 domeniche per il pellegrinaggio delle arti, con Eva Wagner. Sui laghi di Como e Lugano – dal 28 settembre

La Via Lattea, lo straordinario pellegrinaggio musicale, culturale ed ecologico, ben noto in Svizzera, varca il confine e arriva in Italia, con un progetto originale e corposo presentato oggi a Milano dal suo ideatore, il compositore ticinese Mario Pagliarani. Per quattro domeniche, due sul lago di Como – il 28 settembre e il 5 ottobre – e due su quello di Lugano – il 12 e il 19 ottobre – i “pellegrini”, così vengono chiamati i partecipanti, potranno godere di concerti, spettacoli, film, letture, incontri. Con artisti di fama internazionale e la presenza di un’ospite d’eccezione come Eva Wagner, pronipote del celebre Richard e di Cosima Liszt. Per capirci, si camminerà (è per questo che si parla di pellegrinaggio) o ci si sposterà in battello per raggiungere gli appuntamenti (le stazioni), che si susseguono durante le giornate (i Movimenti), e che spaziano dalla musica alla danza, dalla poesia al teatro, in un dialogo fra arte e architettura, ambiente e natura. “La Via Lattea – spiega Pagliarani – va considerata come una ‘macrocomposizione’ fatta di suoni, parole, immagini, sentieri, boschi, colline, fiumi, ponti, nuvole. E’ una partitura scritta nel paesaggio, da eseguire camminando”.
Quattro intense giornate che toccheranno alcuni dei luoghi più suggestivi del basso Lario e del Ceresio, alla scoperta del nostro territorio. Navigando fra due laghi fratelli, divisi da un confine ma figli della stessa lingua madre.
Inserita nel programma culturale Viavai, contrabbando culturale fra Svizzera e Italia promosso da Pro Helvetia (Fondazione svizzera per la cultura) in vista di EXPO 2015 a Milano, La Via Lattea 11 ruota intorno al tema dell’italianità, dal Medioevo ai giorni nostri. Prendendo a prestito il titolo dal film di Federico Fellini, indiscusso alfiere dell’italianità nel mondo. Film che verrà proiettato nel Prologo a Mendrisio e che ben sintetizza lo spirito della manifestazione. Sulla nave di Fellini si incontrano cinema, musica, poesia e danza, così come sulla nave del Teatro del Tempo che esplora il tema dell’italianità attraverso un dialogo continuo fra musica e altre discipline, fra arte e paesaggio, fra cultura e natura, seguendo rotte trasversali e poco frequentate. È il caso ad esempio della musica di Bellini a Villa Passalacqua (Moltrasio), dove il compositore siciliano soggiornò intorno al 1830; o del concerto-spettacolo ispirato al Viaggio musicale in Italia di Charles Burney (1771) nella settecentesca aula magna del Collegio Gallio a Como; o ancora, della poesia dialettale di Delio Tessa in un antico lavatoio a Moltrasio… Le note approdano anche in luoghi insoliti, come il cantiere navale di Lugano dove le onde del pianoforte di Luigi Nono – di cui ricorre quest’anno il novantesimo della nascita – potranno dialogare con le onde del lago.
Come di consueto, la musica giocherà un ruolo di primo piano e offrirà l’occasione di guardare all’Italia da prospettive diverse. Un’Italia vista da fuori è quella ritratta da Gérard Pesson – uno dei maggiori compositori francesi contemporanei – che ri-compone l’Harold en Italie di Berlioz (Terzo Movimento) nel suo Panorama, particolari e licenza, presentato in prima esecuzione svizzera. Le risonanze dell’Italia all’estero vibrano invece ne L’Apothéose de Corelli di François Couperin (Primo Movimento) o ne La lira d’Orfeo (Secondo Movimento), dedicato alla figura poco nota del virtuoso Gualberto Magli che portò in Europa la rivoluzione di Monteverdi, o ancora nel dialogo anacronistico fra Frank Zappa e il suo antenato settecentesco Francesco Zappa (Secondo Movimento). In una traiettoria transalpina si colloca anche la prima esecuzione di una nuova composizione di Mario Pagliarani (Terzo Movimento) che contiene un omaggio a Richard Strauss, il grande compositore nato 150 anni fa a Monaco che soggiornò a Lugano negli ultimi anni della sua vita.

E la nave va anche al di fuori delle rotte propriamente musicali per accostare altre discipline: l’architettura, con un “monologo” della Pliniana, la villa sul lago di Como che incantò Stendhal, progettata nel ‘500 dall’architetto ticinese Giovanni Antonio Piotti; o la letteratura, con l’intenso poema dialettale di Delio Tessa, Caporetto 1917, che rimanda nuovamente al film di Fellini. La vicenda narrata dal regista ne E la nave va si svolge infatti alla vigilia della Prima Guerra Mondiale: evento tragico che La Via Lattea rievoca a cento anni di distanza attraverso le parole del grande poeta milanese, emblematica figura di collegamento fra i due laghi (Tessa soggiornò a Moltrasio e fu collaboratore a Lugano del Corriere del Ticino). La memoria del Lario e del Ceresio sarà poi al centro dei cortometraggi sonori realizzati appositamente dagli studenti della Classe di musica elettronica del Conservatorio di Como, basate su testimonianze raccolte dagli studenti stessi: radiofonie inedite diffuse sul battello durante le soste previste nella quiete del lago.

Un programma intenso che mira a stabilire un ponte fra Ticino e Lombardia. Offrendo un’occasione importante di scambio e di conoscenza reciproci, nella convinzione che la forza di queste due regioni stia in una loro possibile alleanza: l’Insubria come bacino di grandi potenzialità creative. Tema che sarà al centro della tavola rotonda prevista nell’ambito del Prologo, il 23 settembre a Mendrisio, alla presenza di operatori culturali attivi al di qua e al di là del confine.

Protagonisti de La Via Lattea 11 sono artisti di fama internazionale, provenienti da Svizzera, Italia, Francia, Spagna e Stati Uniti. Tra questi segnaliamo gli attori milanesi Marco Balbi – con una lunga carriera accanto ad artisti del calibro di Dario Fo e Lina Wertmüller – e Claudio Moneta, ben noto anche al pubblico ticinese; il violinista pugliese Francesco D’Orazio, virtuoso tra i più quotati sia nel repertorio classico che in quello contemporaneo; il violista francese Christophe Desjardins, solista dell’Ensemble Intercontemporain e collaboratore di Pierre Boulez e Maurizio Pollini; il giovane controtenore Raffaele Pe, che è già stato scritturato da direttori quali John Eliot Gardiner e René Jacobs; il soprano Bianca Tognocchi e il tenore Marco Ciaponi, recenti vincitori del concorso AsLiCo; ensemble prestigiosi come La Fonte Musica, specialista di musica medioevale, il Trio La Gaia Scienza, noto per le sue interpretazioni del repertorio romantico su strumenti originali, L’Instant Donné di Parigi, tra i più quotati ensemble del repertorio contemporaneo. A questi si aggiungono tre complessi sinfonici: l’Orchestra sinfonica del Lario, l’Orchestra Atalanta Fugiens e l’Orchestra della Svizzera italiana.

Proprio all’Orchestra della Svizzera Italiana, diretta da Pietro Mianiti, sarà affidato il compito di concludere al Teatro Sociale di Como questa singolare odissea insubrica: con un concerto-spettacolo, concepito per l’occasione, dedicato a sei grandi compositori che per ragioni diverse hanno frequentato il Lario, il Ceresio e il Verbano, in cui figura anche il celebre Idillio di Sigfrido di Richard Wagner, in omaggio alla “mamma” di Sigfrido e figlia di Franz Liszt – Cosima -, che vide la luce proprio a Como nel 1837. Per l’occasione è prevista la presenza eccezionale di Eva Wagner, direttrice del Festival di Bayreuth, che sarà a Como anche per il riposizionamento della targa commemorativa in Piazza Cavour. Un Gran Finale che è anche un atto simbolico, e allo stesso tempo concreto, di unione fra Ticino e Lombardia, al di là degli interessi regionalistici, e che vede nella musica una via per ritrovare l’armonia fra le genti.

Largo ai giovani – il Teatro del Tempo dà la possibilità a un certo numero di pellegrini under 30 – dieci per ogni Movimento – di partecipare gratuitamente a La Via Lattea 11. In cambio chiede a ognuno di regalare una testimonianza sull’esperienza vissuta, secondo la modalità più congeniale: testi, disegni, fotografie, video… I vari contributi andranno a creare un giornale di bordo che verrà pubblicato nel sito de La Via Lattea.


La Via Lattea 11 è una produzione del Teatro del Tempo

in collaborazione con:
Associazione Amici del Teatro del Tempo; Orchestra della Svizzera italiana; RSI Rete Due; Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio; Ente Turistico del Luganese; Società di navigazione del Lago di Lugano; Libreria dei Ragazzi, Mendrisio; Gestione navigazione Laghi Italia; Teatro Sociale, Como; Alkema Ambasciatori di Cultura; Conservatorio G. Verdi, Como; Orchestra Sinfonica del Lario; Associazione Pro Moltrasio; Circolo Bellini, Moltrasio

con il contributo di:
Viavai – Contrabbando culturale Svizzera – Lombardia (programma di scambi binazionali promosso dalla Fondazione Pro Helvetia e realizzato in partenariato con i Cantoni Ticino e Vallese, la Città di Zurigo, la Fondazione Ernst Göhner e con il patrocinio degli assessorati alla Cultura della Ragione Lombardia e del Comune di Milano); Fondazione svizzera per la radio e la cultura; Città di Lugano; Città di Mendrisio; Percento culturale di Migros Ticino; Fondazione Fabio Schaub; Comuni di Riva San Vitale e Vacallo; AIL, Aziende Industriali Città di Lugano; Banca Raiffeisen Mendrisio e Valle di Muggio; Elettroconsulenze Solcà; Alpic-InTec Ticino SA; Caffè Chicco D’Oro

in partenariato con:
Fondation Nestlé pour l’Art

e con il patrocinio di:
Comune di Como, Comune di Blevio, Comune di Moltrasio, Comune di Torno, Comunità Montana del Triangolo Lariano, Comunità Montana Lario Intelvese, Como 2015 Il Canto della Terra

LA VIA LATTEA 11

E la nave va

Il Primo Movimento comincia a Como nell’aula magna settecentesca del Collegio Gallio, dove si rievoca il viaggio in Italia di Charles Burney, pioniere della musicologia, a duecento anni dalla morte. Uno spaccato dell’Italia musicale del secondo Settecento attraverso quattro città: Milano, Venezia, Bologna e Napoli. Si sale poi a bordo della nave che punta verso Moltrasio per incontrare il poeta Delio Tessa, uno dei più importanti poeti dialettali del Novecento e figura di collegamento fra Ticino e Lombardia (visse tra Milano e Moltrasio, collaborando con il “Corriere del Ticino” e con la Radio della Svizzera italiana). Nella cornice di un antico lavatoio, verrà proposto Caporetto 1917, grande affresco in dialetto milanese, a cento anni dall’inizio della Grande Guerra che fa da sfondo anche a E la nave va di Fellini. Si prosegue a piedi attraverso la Via Linera, a mezzacosta sul lago, per raggiungere la Chiesa di Santa Marta dove un ensemble di strumenti antichi costituito per l’occasione eseguirà l’Apothéose de Corelli di François Couperin, tributo del grande compositore francese al suo illustre collega italiano, modello estetico dell’età barocca. Si ritorna sul battello per fare approdo a Torno dove nella Chiesa di San Giovanni – perla romanico gotica del Lario – risuonerà la musica di Guillaume Dufay e Johannes Ciconia, sommi compositori fiamminghi attivi in Italia all’inizio del Quattrocento.

Nel Secondo Movimento la nave salpa da Melide alla volta di Campione d’Italia dove nel Santuario di Santa Maria dei Ghirli, fra gli affreschi barocchi di Isidoro Bianchi, viene ricostruito l’itinerario di un virtuoso del primo Seicento: Gualberto Magli, cantante e arpista, tra i primi interpreti dell’Orfeo di Monteverdi e ambasciatore della musica italiana nel nord Europa. La nave punta poi verso Morcote da dove si sale a piedi alla Chiesa di Santa Maria del Sasso, arroccata sul lago, per assistere all’incontro quanto mai raro fra due capolavori della letteratura violinistica: la Ciaccona di Bach e la Sequenza VIII di Berio. Di nuovo in battello per sbarcare a Riva San Vitale e perdere la bussola del tempo fra il rock eccentrico di Frank Zappa, americano di Sicilia, e la musica del suo antenato Francesco Zappa, compositore milanese del secondo Settecento.

Il Terzo Movimento parte dall’Auditorium della Radio di Lugano con una nuova composizione di Mario Pagliarani il cui titolo, Bispiglando, cita l’italiano improbabile di Richard Strauss che fu a Lugano nell’ultima stagione della sua vita, iniziata a Monaco centocinquanta anni fa. Segue l’intervento del compositore francese Gérard Pesson, figura fra le più originali del panorama contemporaneo, che propone un suo viaggio musicale in Italia tagliato su misura per La Via Lattea 11. Poi si scende a piedi verso il lago per raggiungere in battello il cantiere navale di Lugano. Luogo ideale per un altro omaggio, questa volta ai novant’anni di Luigi Nono, facendo dialogare le sue “sofferte onde serene” con le onde del lago. Da qui si salpa alla volta di Brusino Arsizio per ascoltare Naturale di Luciano Berio, viaggio sonoro nel folclore siciliano. La nave punta il timone in direzione di Caslano da dove si prosegue prima a piedi e poi in treno, fino a riapprodare all’auditorium della Radio per il momento clou della giornata: la prima esecuzione svizzera di Panorama, particolari e licenza di Gérard Pesson, ovvero una ri-composizione in chiave contemporanea dell’Harold en Italie di Hector Berlioz.

Nel Quarto e ultimo Movimento la nave salpa da Como alla volta di Torno, fermandosi di fronte alla Pliniana, la villa progettata nel Cinquecento dall’architetto ticinese Giovanni Antonio Piotti (da Vacallo?). E per la prima volta la Pliniana si metterà a parlare, raccontando la sua storia ricostruita in forma di monologo da Marino Cattaneo. Levata l’àncora si raggiunge Moltrasio e un’altra villa famosa, la Passalacqua, dove intorno al 1830 soggiornò Vincenzo Bellini e dove, dopo tanti anni, le musiche del Cigno di Catania torneranno a risuonare. Da una sponda all’altra per rendere omaggio a Giuditta Pasta, musa di Bellini nonché eroina del Risorgimento, che riposa nel cimitero di Blevio. A un’altra grande donna è dedicata la Stazione successiva: nientemeno che figlia di Franz Liszt e moglie di Richard Wagner, battezzata a Como il 24 dicembre 1837 con il nome di Cosima.
Per l’occasione La Via Lattea accoglierà un’ospite d’eccezione: Eva Wagner, pronipote di Cosima e Richard, attesa a Como per il riposizionamento della targa che ricorda la nascita di Cosima fra le mura di quello che fu l’Albergo dell’Angelo. Al calar della sera la nave entra in porto per il gran finale: l’Orchestra della Svizzera italiana al Teatro Sociale di Como. Un incontro significativo fra due istituzioni virtuose, al di qua e al di là del confine, a coronamento di questa odissea insubrica e ad auspicio di future alleanze transfrontaliere.

Auditorium galleggiante
Nel Primo, Secondo e Terzo Movimento il battello si trasformerà in auditorium galleggiante per ascoltare i cortometraggi sonori realizzati dagli studenti di musica elettronica del Conservatorio di Como sotto la guida di Sylviane Sapir e Marco Marinoni. Radiofonie inedite di Alessandro Arban, Stefano Biscardi, Emanuele Magni, Sergio Missaglia, Samuele Ronchetti, Cristina Roveredo, Fabrizio Savio per un viaggio elettroacustico attraverso la memoria del Lario e del Ceresio.

La Via Lattea 11. E la nave va
Odissea insubrica in un Prologo e quattro Movimenti sui laghi di Lugano e di Como con concerti, spettacoli, film, incontri, ristori

Programma

Prologo
martedì 23 settembre
Mendrisio, 18.45-23.30

Cinema Multisala Teatro, sala Ciak
• Proiezione de La Via Lattea 10 Reportage
• Presentazione de La Via Lattea 11. E la nave va
a seguire (20.00 circa)
Museo d’Arte, Chiostro dei Serviti
• Buffet
a seguire (21.15 circa)
Mendrisio, Cinema Multisala Teatro, sala Ciak
• Proiezione del film E la nave va di Federico Fellini (1983)

Primo Movimento, domenica 28 settembre
lago di Como: Como, Moltrasio, Carate Urio, Torno, Como, 14.00-20.30 circa

Stazione 1
Como, Collegio Gallio, aula magna, 14.00-15.00
• Charles in Italia. Concerto ispirato al Viaggio musicale in Italia di Charles Burney, 1771. Musiche di Pugnani, Sammartini, Galuppi, Jommelli, Mozart.
Andrea Brugnera, attore
Orchestra Sinfonica del Lario
Pierangelo Gelmini, direttore

partenza battello
Como, pontile 5, 15.30

Stazione 2
Moltrasio, località Tosnacco, lavatoio, 16.10-16.30
• Delio Tessa: L’è el dì di mort, alegher! (Caporetto 1917), 1919
Marco Balbi, attore

Stazione 3
Carate Urio, Chiesa di Santa Marta, 17.10-17.30
• François Couperin: Le Parnasse ou l’Apothéose de Corelli, 1724
Silvia Tuja, traversiere
Marco Brolli, traversiere
Noelia Reverte Reche, viola da gamba
Pietro Prosser, tiorba

Ristoro, sul battello, spuntino o pic-nic, 18.10-18.40

Stazione 4
sul battello
• Memoria dei laghi / Laghi della memoria. Prima parte. Cortometraggi sonori realizzati dagli studenti della classe di musica elettronica del Conservatorio di Como

Stazione 5
Torno, Chiesa di San Giovanni, 19.20-19.50
• Anima mea liquefacta est. Due oltremontani nell’Italia tardomedievale. Musiche di Johannes Ciconia (1370-1412) e Guillaume Dufay (1397-1474)
La Fonte Musica
Francesca Cassinari, soprano
Alena Dantcheva, soprano
Gianluca Ferrarini, tenore
Michele Pasotti, liuto e direzione

arrivo battello a Como, 20.30 circa

Secondo Movimento, domenica 5 ottobre
lago di Lugano: Melide, Campione d’Italia, Morcote, Riva San Vitale, Melide, 11.00-18.00 circa

partenza battello
Melide, pontile Swissminiatur, 11.00

Stazione 1
Campione d’Italia, Santuario di Santa Maria dei Ghirli, 11.40-12.20
• La lira di Orfeo. Omaggio a Gualberto Magli. Musiche di Claudio Monteverdi, Giulio Caccini, Francesca Caccini, Giovanni Trabaci, Girolamo Montesardo, Francesco Lambardi, Johann Nauwach, Sigismondo D’India
Raffaele Pe, controtenore
Chiara Granata, arpa doppia

Ristoro, sul battello, pranzo o pic-nic, 12.40-13.40

Stazione 2
Morcote, Chiesa di Santa Maria del Sasso, 14.10-14.50
• Johann Sebastian Bach: Ciaccona, dalla Partita in re minore per violino solo, 1717-1723
• Luciano Berio: Sequenza VIII, per violino solo, 1976
Francesco D’Orazio, violino

Stazione 3
sul battello
• Memoria dei laghi / Laghi della memoria. Prima parte. Cortometraggi sonori realizzati dagli studenti della classe di musica elettronica del Conservatorio di Como

Stazione 4
Riva San Vitale, scuole medie, 16.20-17.20
• Zappa’s Revenge. Musiche di Frank Zappa (1940-1993) e di Francesco Zappa (1717-1803). Ideazione e arrangiamenti di Vanni Moretto
Orchestra Atalanta Fugiens
Vanni Moretto, direttore

arrivo battello a Melide, 18.00 circa

Terzo Movimento, domenica 12 ottobre
lago di Lugano: Lugano, Brusino, Caslano, Lugano, 10.30-18.20 circa

Stazione 1
Lugano, Auditorio RSI, 10.30-11.20
• Mario Pagliarani: Bispiglando, per clarinetto, violoncello, arpa, pianoforte, percussioni e oggetti, 2014, prima esecuzione
1. Tempo tagliato 2. Un bel silenzio non fu mai scritto 3. Macchina inutile 4. Bispiglando (d’après Morgen di Richard Strauss)
Ensemble L’Instant Donné
• Gérard Pesson: Gerardo in Italia. Frammenti di un diario
Gérard Pesson, voce recitante

partenza battello
Lugano, imbarcadero centrale, 12.00

Stazione 2
Lugano, cantiere navale, 12.20-12.40
• Luigi Nono: … sofferte onde serene… per pianoforte e nastro magnetico, 1976
Caroline Cren, pianoforte

Ristoro
sul battello, pranzo o pic-nic, 13.00-14.00

Stazione 3
Brusino Arsizio, Chiesa di San Michele, 14.10-14.30
• Luciano Berio: Naturale, su canti popolari siciliani, per viola, percussioni e suoni registrati, 1985-1986
Christophe Desjardins, viola
Maxime Echardour, percussioni

Stazione 4
sul battello
• Memoria dei laghi / Laghi della memoria. Prima parte. Cortometraggi sonori realizzati dagli studenti della classe di musica elettronica del Conservatorio di Como

arrivo battello a Caslano
partenza treno, stazione Caslano, 16.27
arrivo treno, stazione Sorengo, 16.46

Stazione 5
Lugano, Auditorio RSI, 17.30-18.20
• Gérard Pesson: Panorama, particolari e licenza, d’après Harold en Italie di Hector Berlioz, per viola, contralto e ensemble, 2006
1. Aux montagnes 2. Marche (moissonneurs et angélus) 3. Sérénade
Christophe Desjardins, viola
Lucile Richardot, contralto
Ensemble L’Instant Donné
Yoichi Sugiyama, direttore

Quarto Movimento, domenica 19 ottobre
lago di Como: Como, Moltrasio, Blevio, Como, 14.30-22.00 circa

partenza battello
Como, pontile 5, 14.30

Stazione 1
Torno, Villa Pliniana, 15.10-15.30
• Marino Cattaneo: Io, la Pliniana. Monologo di una villa
Adele Pellegatta, attrice

Stazione 2
Moltrasio, Villa Passalacqua, 16.00-17.00
• Vincenzo de Meglio: Trio su La Sonnambula, 1879
• Gaetano Donizetti: Lamento sulla morte di Bellini, 1836
Trio La Gaia Scienza
Stefano Barneschi, violino
Paolo Beschi, violoncello
Federica Valli, pianoforte
• visita ai sotterranei di Villa Passalacqua, a cura di Nunziatina Ena

Stazione 3
Blevio, Riva Stendhal e cimitero, 17.20-17.40
• Per Giuditta. Piccola cerimonia a sorpresa in memoria di Giuditta Pasta

Ristoro
sul battello, spuntino o pic-nic, 17.50-18.50
arrivo battello a Como, 18.50

Stazione 4
Como, Piazza Cavour, angolo Via Bianchi Giovini, 19.00-19.30
• Per Cosima. Omaggio a Cosima Wagner con la partecipazione di Eva Wagner, direttrice del Festival di Bayreuth e di Mario Lucini, sindaco di Como
Franz Liszt: Wiegenlied, per pianoforte, 1881
Riccardo Pecci, musicologo
Laura Beschi, danzatrice
Federica Valli, pianoforte

Stazione 5
Como, Teatro Sociale, 20.30-22.00
• In questi divini luoghi. Ovvero sei compositori sulle sponde dei nostri laghi. Musiche di Rossini, Bellini, Mendelssohn, Wagner, Fauré, Ranzato
Claudio Moneta, attore
Bianca Tognocchi, soprano
Marco Ciaponi, tenore
Orchestra della Svizzera Italiana
Pietro Mianiti, direttore

Ufficio stampa per l’Italia:
MAMpress
Marco Acher-Marinelli
info@mampress.com, cell. 347 2780731

Source: Comunicati Stampa

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