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giovedì, Maggio 2, 2024

I cammini in Sardegna: un modo nuovo di esplorare l’Isola

Di Giovanna De Giglio

Non solo mare; ma anche “cammini“. Qui si cammina tutto l’anno. In Sardegna a passo lento o svelto tra panorami mozzafiato, distese di terra infinite, identità e folclore, devozione. Fede e misteri.

I “Cammini” sardi: 15 itinerari

Cammini

Noi camminiamo in Sardegna“ è un viaggio suddiviso in 15 itinerari che ripercorre le strade più antiche, i luoghi di pellegrinaggio, i borghi più nascosti alla scoperta di tante  nicchie  e segreti di una delle più belle isole italiane.

Sarà stato per sfatare il mito della Sardegna come luogo di fuga estivo per una vacanza al  mare, magari in Costa Smeralda  “Noi camminiamo in Sardegna”  ha trovato un ampio riconoscimento, tanto da diventare appuntamento annuale per  esperti di walking o semplici amatori di paesaggi e sentieri poco battuti.

Alla sua seconda edizione, il progetto promosso dall’Assessorato dell’Artigianato e Commercio della  Regione Sardegna, in collaborazione con varie Fondazioni, enti , case editrici, Comuni ha avuto tra gli altri quest’anno il patrocinio del Gist (Gruppo Italiano Stampa turistica,) che, come ha affermato la presidente, Sabrina Talarico, promuoverà la diffusione dell’iniziativa su testate specializzate italiane ed estere, grazie alla collaborazione con alcuni giornalisti associati che hanno partecipato all’evento.

Il progetto ha coinvolto circa 500 appassionati che hanno camminato lungo 7 cammini, per 15 itinerari, attraversando 72 Comuni per oltre 800 chilometri. Tra gli scopi del progetto, promuovere la cultura del turismo lento per far vivere appieno le identità delle comunità locali, costituite da gente fiera delle tradizioni della propria terra.

Cammini
L’ulivo, patrimonio della terra

Nell’esplorare con occhi curiosi e animo leggero, a caccia di luoghi inediti ed insoliti, le emozioni affiorano, complice la serenità dei posti e il fascino di borghi autentici, alla scoperta di tracce millenarie che testimoniano la ricchezza storica e culturale della Sardegna.

E lasciandosi trasportare l’occhio esplora la vastità del  territorio che per alcuni versi richiama i paesaggi dell’Irlanda dell’Ovest, attraversati da pascoli di pecore, allevate soprattutto per la produzione casearia (pecorino) e nell’isola smeraldo per la produzione della lana merinos.
Su tutto troneggia un silenzio irreale, interrotto ogni tanto dallo scampanellio dei pastori che ancora oggi, numerosi, camminano lungo i sentieri dell’isola.

Tra i cammini proposti ve n’ è uno tra i più antichi: quello minerario di Santa Barbara, protettrice dei minatori e dei naviganti. Per info e prenotazioni tel 0781 -24132.

Qui si cammina per circa 500 chilometri, tra mare, monti e miniere  attraversando territori antichissimi che datano 8000 anni. Un itinerario storico (si visitano grotte preistoriche) culturale (bellissimo il villaggio dei minatori di Rosas, oggi riconosciuto quale patrimonio dell’Umanità) religioso (chiese antichissime, cappelle e luoghi di culto).

Cammini
MInerali, un tesoro sardo

Tra i vari itinerari proposti da questo cammino da non perdere la visita al parco naturale di S’Ortu Mannu, dove si possono ammirare maestosi ulivi secolari inseriti in un paesaggio incontaminato di macchia mediterranea.

Da qui, risalendo le colline, si giunge al complesso minerario di Orbai con i vecchi impianti minerari. Da Orbai a Rosas si cammina su strade serrate, mulattiere  e sentieri immersi nel bosco, facendo tappa alla miniera di piombo, zinco e rame di Sa Marchesa con molte cave  dismesse di calcare. IL cammino  termina ad Iglesias  punto di partenza  e di arrivo pronti per una nuova avventura in compagnia di scarpe da trekking, borraccia, cappellino, zainetto, occhiali da sole e tanta voglia di camminare.

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