di Giovanna De Giglio
Ultimi scorci di sole. Mare e tranquillità. A Roseto Capo Spulico, località marina, in provincia di Cosenza si può ancora assaporare l’ebbrezza di un fine settimana lontano dai ritmi frenetici della città.
Siamo sulla costa ionica, arrivando nella cittadina calabrese il primo incontro è con il maestoso castello, a picco sul mare, emblema della cittadina. Qui si gode un panorama mozzafiato. Tra le falesie ed i faraglioni è d’obbligo un tuffo nel mare blu, quasi sempre calmo. E’ questo uno dei luoghi più fotografati da molte agenzie pubblicitarie .
Anche quest’anno Roseto ha ottenuto “ la bandiera blu”, l’importante riconoscimento di Legambiente per l’acqua cristallina ed i servizi di spiaggia. La costa, con ciottoli di medie dimensioni, consente di usufruire di molti chilometri di spiaggia libera, molto pulita, con servizi di doccia gratuiti e raccolta differenziata per i rifiuti. Per chi preferisce i lidi, ce ne sono cinque attrezzati, con possibilità di affittare sup, canoe, pedalò e di pranzare in spiaggia o semplicemente fare uno spuntino e bere un drink.
Gli appassionati di sport velici ed immersioni possono prenotare lezioni individuali presso il Centro Velico, sito in Piazza Azzurra, dove istruttori qualificati vi porteranno alla scoperta di insenature ed angoli incantevoli della costa.
Roseto Capo Spulico non è la meta giusta per chi cerca la movida. È una località più rivolta a chi vuole scappare dalla “pazza folla” della città. Un agente immobiliare del luogo ha riferito che molti stranieri, soprattutto scrittori ungheresi e tedeschi hanno deciso di acquistare una casa a Roseto, non solo per i prezzi veramente competitivi, ma anche perché qui trovano l’ispirazione per i loro romanzi.
Il lungomare alla cui estremità si erge il maestoso castello federiciano offre molti punti ristoro e vari tipi di ristoranti, da quelli più economici ad altri ricercati con tavolini vista mare e menu a base di pesce appena pescato.
Per chi non vuole solo mare, c’è la possibilità di gite fuori porta per visitare località di montagna a partire da 30 chilometri dal mare, nel Pollino, come Castroregio, Civita, Farneta, Albidona, Alessandria del Carretto, dove è possibile gustare piatti tipici della tradizione “Arberesche”, albanese in ricordo delle comunità albanesi che conservano ancora oggi in alcuni borghi la lingua e le tradizioni del popolo albanese emigrato in Calabria più di 500 anni fa per sfuggire dalle invasioni turco – ottomane .
Tra i piatti : stufato di carne e cipolle, la pasta fatta in casa con la mollica di pane, cavatelli fatti a mano conditi con ricotta caprina fresca ed erbe selvatiche come le ortiche del Pollino, ragù di cinghiale, formaggi di capra e pecora e tanto altro ancora, dolcetti a base di pasta di mandorla e miele.
E per gli amanti della tradizione una sosta al museo albanese di Civita, dove sarete immersi dalla tradizioni albanesi.
Dunque, appuntamento a Roseto per sentirsi ancora in vacanza!
