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venerdì, Marzo 29, 2024

Residenza d’epoca Borgoriccio – Campania

testo di Silvana Benedetti

 

 

Questo è il racconto di una valle di orchidee, di un paese di rivoluzionari, di un antico palazzo d’epoca, ora residenza di charme, di una donna speciale e di un premio meritato.

 Siamo a sud di Salerno, un territorio tanto affascinante quanto ancora da scoprire, in parte immerso nel Parco Nazionale del Cilento e della Valle di Diano, patrimonio dell’Unesco.

 Un’isola fitta di natura dove le diverse culture, quella orientale e quella occidentale, si sono incontrate e fuse, dove i templi greci sono sopravvissuti all’urbe romana, dove i palazzi medievali confinano con le chiese barocche.

 Le località marine si alternano agli incantevoli borghi in cima alle montagne e a ridosso della costa; il paesaggio si dipana in un susseguirsi di paesi selvatici e valli coperte di lentisco che d’improvviso sprofondano in gole infernali, perfette location per film dell’orrore.

 

Paese eroico

 

Nel cuore del Cilento, situato nella zona collinare a pochi Km da Palinuro, Amalfi e Positano, c’è un luogo fatato di nome Torchiara.

Il paese si presenta con il suo nucleo antico ben conservato, vantando 14 palazzi nobiliari e una chiesa-fortezza dell’anno 1000 dedicata a San Salvatore.

Ma a rendere questo luogo singolare sono le sue origini legate alla storia: Torchiara è un paese di eroi, di capipopolo, di " baroni decollati", animi nobili e coraggiosi che combattevano contro l’egemonia dei Borboni, dai quali venivano decapitati.

A Torchiara nacquero i moti del 1848, e da qui Gianbattista Riccio, alla testa di un manipolo di uomini, partì alla volta di Roma per dare il suo contributo di sangue all’unità di Italia.

 

Intonaco cilentano

 

La Residenza d’Epoca Borgoriccio sorge immersa nel verde, circondata da un giardino con oltre 400 ulivi, alcuni dei quali secolari, alternati ad alberi di fico bianco, fiori e macchia mediterranea. Una vista panoramica raccoglie in un unico abbraccio colline e mare.

Due case e due torri sono state recuperate secondo gli antichi sistemi costruttivi del luogo: mattoni, intonaco cilentano fatto di sabbia, cemento e ossido di ferro, selciati e scale in pietra.

Ma anche quanto di più innovativo offre la tecnologia: wi-fi diffuso in tutta la proprietà, condizionamento, luci esterne domotiche, impianto fotovoltaico per la produzione di energia, piscina e idromassaggio caldo all’aperto.

L’edificio è costituito dalla Casa Bassa, la Torre, la Casa Alta padronale e il Torrino Biblioteca. I diversi edifici sono collegati dalle scale in pietra che si snodano nel giardino fiorito all’ombra degli ulivi.

Le camere spaziose e confortevoli, dai colori allegri, sono trasformabili in appartamenti con soggiorno e cucina, e portano i nomi dei fiori del Cilento: Geranio, Boungaville, Mimosa, Margherita.

 

Ospitalità anglosassone

 

La particolarità di Borgo Riccio è l’ospitalità che ha un nome: Angela Riccio de Braud, la padrona di casa che ha riportato in vita questo antico palazzo, restaurandolo nel più totale e rigoroso rispetto dell’ambiente e delle tradizioni, e che riceve gli ospiti come se fossero amici di sempre.

Angela, architetto milanese, è stata direttore per quasi vent’anni in Fiera di Milano, assistente del direttore generale della Rai, con una carriera di successo alle spalle e viaggiatrice del mondo.

Perché questa scelta di trasferirsi a Borgoriccio?

"Perché Borgoriccio è il mio paese di origine, e oggi il mio riferimento, la summa di tutte le mie esperienze precedenti e di tutto il mio vissuto. È qui che ho deciso di passare il resto della mia vita".

Quindi un legame con l’infanzia?

"Assolutamente no. Da bambina, venivo in vacanza trascinata, mio malgrado, da mio padre, uomo severo e di legge, per cui odiavo questo posto. Ho riscoperto questa terra più avanti negli anni, soprattutto grazie a mio marito Mario, oggi scomparso, che adorava il Cilento. È stato lui che mi ha spinta a restaurare questo palazzo, a ricevere ospiti, e a prendermi cura di questo luogo anche dal punto di vista ambientale."

Com’è una vacanza a Borgoriccio?

 "È una vacanza lenta, di approccio eleatico. L’aria è diversa, i tempi sono diversi, se si viene qui occorre entrare in questa logica".

 

Sensi appagati

 

Durante la prima colazione a Borgoriccio, servita in giardino alle 9 del mattino, ogni senso viene appagato: il canto delle cicale, i profumi del gelsomino, la vista delle colline argentee di ulivi e, oltre, del mare con all’orizzonte Capri.

E poi i sapori delle marmellate di casa e dell’"acqua sale", condita con l’olio e i pomodori del Borgo, fichi bianchi doc appena colti, biscotti caldi, e la ciambellona di tata Michela.

Angela si siede al tavolo con gli ospiti, dispiega mappe e cartine, dà suggerimenti su itinerari, ristoranti, acquisti di prodotti locali. Qualche volta accompagna personalmente gli ospiti, arricchendo il viaggio di storie, di racconti e di curiosità.

Borgoriccio è il punto di partenza ideale alla scoperta delle eccellenze paesaggistiche e gastronomiche: fichi, funghi, mozzarella di bufala, vino bianco fiano e rosso aglianico, ma anche itinerari di cultura e archeologici, come Paestum, Velia e Pompei.

Si possono percorrere i 12 km della Greenway a piedi, in bicicletta o a cavallo, che conduce alla scoperta delle bellezze architettoniche e paesaggistiche del borgo.

 

Certosa e orchidee

 

Ogni anno a maggio la natura ripete nel Parco Nazionale del Cilento lo spettacolo della fioritura di 184 entità di orchidee selvatiche: un immenso patrimonio naturalistico che in questo periodo offre il meglio di sé tra i monti del Cervati, nella Valle delle Orchidee, che ha il primato di concentrazione in Europa.

Il percorso inizia a quota 501 metri e si snoda lungo un circuito di 13 Km tra prati verdi, fiori e maestose betulle. Lungo la passeggiata si incontrano cinque stazioni di osservazione di orchidee e si termina a quota 1175.

L’itinerario comprende la Certosa di Padula, anch’essa patrimonio dell’Unesco, famosa anche per la scenografica scala elicoidale in pietra del Vanvitelli, la chiesa di San Lorenzo e il Chiostro Grande retto da 84 pilastri e una superficie di 12 000 metri quadrati che ne fa uno dei più vasti al mondo.

Non lontano da Padula, le Grotte di Pertosa, dove Dario Argento ambientò Il Fantasma dell’Opera.

Nelle tipiche trattorie locali si può gustare una cena a base di carciofo bianco, una rara e squisita specialità del luogo. Ma sia le orchidee sia il carciofo bianco hanno i loro tempi e se si vuole ammirare le prime e gustare il secondo, non si deve lasciar passare la prima settimana di giugno.

 

Premio Green Travel Awards

 

Borgoriccio ha recentemente ricevuto il premio Bed & Breakfast in occasione del Green Travel Awards, assegnato dal GIST, Gruppo Italiano Stampa Turistica. La vittoria è arrivata sia per l’ospitalità anglosassone dimostrata negli anni sia per la rivalorizzazione storica dell’antico borgo nel rispetto del contesto ambientale in cui si trova.

Gli itinerari particolari e unici organizzati all’interno dell’incontaminato Cilento hanno contribuito in maniera decisa a orientare la giuria a scegliere Borgoriccio come miglior Bed & Breakfast sul territorio italiano, facilmente raggiungibile da Milano con il treno Frecciarossa o Italo fino a Salerno, e poi mezz’ora fino alla stazione di Agropoli dove ci saranno ad aspettarvi Angela e Alberto per portarvi in cinque minuti alla residenza.

 

 

Residenza d’epoca Cilento Borgoriccio

Strada Provinciale 86, n°56 – Torchiara (SA)

Tel. 0974 831554

Cell. 334 6299035 / 335 7487595 / 333 9488850

http://www.borgoriccio.com/

 

Articolo pubblicato su http://www.ecoturismonline.it

 

 

 

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