Lo può ben dire l’Italia di quanto pesi il patrimonio culturale, sul gradimento dei turisti e viaggiatori.
Il Messico, quanto a patrimonio culturale non è da meno, e continua ad attrarre milioni di turisti nazionali e internazionali. Durante i primi mesi del 2025, quasi 15 milioni di persone hanno visitato le zone archeologiche e i musei del paese, consolidando il turismo culturale come uno dei pilastri del settore.
«Questo aumento riflette l’interesse dei viaggiatori al fine di conoscere e valorizzare la ricchezza storica e artistica del Messico – dichiara il ministro del turismo, Josefina Rodríguez Zamora – un motore che spinge lo sviluppo economico locale e promuove la “prosperità condivisa”».
Secondo i dati ufficiali, i musei hanno registrato 7,7 milioni di visitatori nei primi 8 mesi del 2025, il che rappresenta un incremento del 17,6% rispetto all’anno precedente.
Del totale, l’89% sono visitatori nazionali ma un belll’11% stranieri.
Tra i luoghi più visitati si collocano il Museo Nazionale di Antropologia, il Museo Nazionale di Storia e il Museo del Templo Mayor, tre punti di riferimento della ricerca culturale messicana.
Da parte loro, le zone archeologiche registrano 6,9 milioni di visitatori, cifra che rappresenta un aumento del 4% rispetto al 2024.
Chichén Itzá, con 1,5 milioni di visitatori guida la classifica, seguita da Teotihuacán, con 1,2 milioni e Tulum, con 790 mila, che insieme attirano più della metà dei visitatori totali dei siti archeologici.

«La ricchezza storica e culturale del Messico è una delle nostre maggiori attrazioni turistiche – ha rimarcato Rodríguez Zamora – Ogni museo e ogni sito archeologico contengono una parte della nostra storia e ci permettono di mostrare al mondo la grandezza del nostro paese».
Il peso del turismo culturale conferma l’importanza del Messico fra i leader del patrimonio mondiale, della storia e della diversità culturale, oltre alla sua capacità di attirare visitatori che cercano esperienze autentiche e significative.















