Quale miglior occasione per OTA Viaggi se non TTG Travel Experience per far eil punto della situazione del tour operator.
All’interno del Villaggio Astoi, Massimo Diana, nella duplice veste di direttore commerciale di OTA Viaggi e specialista del settore turistico con oltre 30 anni di esperienza ha tenuto un incontro stampa in due momenti distinti, ciascuno dei quali ha messo in luce aspetti cruciali dello scenario turistico attuale.
Nel primo intervento, Diana, in qualità di direttore commerciale di OTA Viaggi, ha presentato un’analisi dettagliata dei risultati e degli andamenti della stagione.
«È importante sottolineare la “Neve 2024/2025” con le novità di OTA Viaggi – ha spiegato Diana – e le nuove strutture presenti in catalogo. Siamo anche già pronti per la programmazione estate 2025, già in fase di sviluppo. I dati relativi all’anno in corso hanno mostrato una stagione estiva appena conclusa in crescita, con un fatturato 2024 che ha superato gli 85 milioni di euro, segnando un incremento del 5,57% rispetto all’anno precedente; il numero di passeggeri ha raggiunto quota 132mila 648, con un aumento dell’1,93% mentre le pratiche gestite sono state 32mila 916, con un incremento del 5,83%. Anche il booking online ha registrato un trend positivo, confermando la crescita delle prenotazioni effettuate attraverso questa modalità da parte delle agenzie».
Ma la presenza sul palcoscenico di Diana non si è esaurita a parlare di OTA Viaggi: quale esperto del settore, ha fornito una visione ancora più articolata del panorama attuale.
«Fino a qualche anno fa, il processo di vendita nel turismo seguiva una catena tradizionale, che partiva dai tour operator e passava attraverso le agenzie di viaggio fino ad arrivare al cliente finale – ha spiegato – Da qualche tempo, però, questo schema è cambiato radicalmente: i clienti hanno ora la possibilità di acquistare direttamente in vari punti della catena, bypassando gli intermediari. Questo nuovo scenario ha creato una vera e propria rivoluzione nel mercato, in cui le relazioni tra gli attori coinvolti si sono fatte più complesse.
Questo cambiamento ha fatto si che emergesse un problema collegato alla reale disinformazione di chi acquista: spesso i clienti non comprendono appieno le differenze tra le varie parti, arrivando a trovarsi in difficoltà quando si affidano direttamente alle strutture che in caso di problematiche o imprevisti, non sono in grado di garantire un’assistenza adeguata al 100%.
Al contrario invece, chi si rivolge a un’agenzia di viaggio gode di maggior protezione e supporto, soprattutto nelle situazioni critiche, garantendo un’esperienza più sicura e affidabile».
L’epilogo naturale della chiacchierata è andato verso l’importanza di educare i consumatori, offrendo loro informazioni complete e chiare per rendere le loro scelte più consapevoli, ribadendo ancora una volta che ogni attore della filiera deve aggiungere valore al cliente finale, perché puntare esclusivamente su una leva, come può essere il prezzo rischia, di avvantaggiare solo l’acquisto diretto alla struttura, mettendo così in secondo piano aspetti cruciali come il trasporto o l’assistenza durante il viaggio.
In conclusione: «… è indispensabile migliorare la comunicazione verso i consumatori, rendendo più chiaro il ruolo di ciascun player nella catena di distribuzione – la chiosa finale – Solo così sarà possibile affrontare con successo le sfide del mercato e offrire un servizio di valore, in grado di rispondere alle reali esigenze dei viaggiatori».