Occasione ideale per scoprire la cultura poliedrica di una destinazione ricca di sorprese
Il 19 giugno le Seychelles lo dedicheranno da quest’anno in poi alla celebrazione del Melting Pot, che è alla base della cultura e dell’identità del luogo. Verrà enfatizzato l’esempio di convivenza tra etnie diverse e la ricchezza che ciò apporta. Attraverso la musica, i sapori, le danze, i colori e manufatti artistici, la Giornata del Melting Pot è un’occasione per vivere tutte le sfaccettature e le sfumature di una cultura che si è costruita con secoli di stratificazioni e convivenza felice ed armoniosa. Questa propensione della cultura creola alla condivisione e all’apertura verso l’altro, è alla base del modo di vivere delle Seychelles e di ciò che viene percepito dal visitatore. La Giornata del Melting Pot rappresenterà questo spirito facendo tesoro delle sue tradizioni. Il Melting Pot (si definisce così la coabitazione di culture diverse che danno vita ad una identità condivisa, frutto di una fusione felice e feconda) alle Seychelles è più che presente: rappresenta la sua identità, la sua essenza, e per questo si è deciso di celebrarlo con una Festa dedicata, per la prima volta il 19 giugno 2022. Le Seychelles sono una miscela colorata e armoniosa di diverse nazionalità, ognuna delle quali ha portato qualcosa dei propri costumi e culture nelle isole. Il risultato è una cultura arricchita da molti continenti. La festa si propone di mettere in luce l’armonia e la condivisione che caratterizzano la gioiosa fusione di diverse culture esotiche che si verifica nelle isole, dando vita ad un universo colorato, un tripudio di profumi, sapori, musica, danze e manufatti artistici. La cultura delle Seychelles è nata dalla fusione di cinque principali influenze culturali: francese, africana, indiana, malgascia e cinese. È il risultato della storia delle isole: esploratori, coloni e schiavi hanno portato con sé le proprie tradizioni, costumi, credenze; tutti questi contributi sono stati assimilati e adattati all’ambiente dell’isola e la fusione ha dato vita all’armoniosa cultura delle Seychelles. contribuendo alla religione, al cibo, ad usi e costumi a tavola, nel modo di salutare, abbigliamento, alla lingua Kreol, alle usanze di matrimonio, alla musica, all’arte. Da qui è nato il Melting Pot creolo. La vibrante cultura creola delle Seychelles nasce da secoli di dominazioni, colonialismo e commercio. L’arcipelago era quasi disabitato fino agli ultimi decenni del ‘700, quando arrivarono gli europei, prima i francesi per iniziare la piantumazione di noce moscata, pepe, cannella e chiodi di garofano, poi anche gli inglesi e le Seychelles divennero colonia britannica dal 1810. Entrambi i Paesi colonialisti portarono sulle isole Seychelles migliaia di schiavi dall’Africa, come manodopera nelle piantagioni. Così si mescolarono etnie e culture: quella dell’uomo bianco, quella africana, e quelle indiana e cinese dei commercianti marittimi. La cultura creola è oggi una grande attrazione per i visitatori di tutto il mondoche vogliono sperimentare uno stile di vita unico. La lingua creola, parlata da tutti ed elevata allo status di lingua nazionale, è un adattamento del francese del XVII secolo con altre parole ed espressioni provenienti da lingue africane e malgascie. La danza e la musica uniche delle Seychelles invece, la moutya, è associata all’eredità africana. È una danza vista dalle vecchie autorità coloniali come così sessualmente sfacciata da essere vietata, danzata dai lavoratori delle piantagioni al suono dei tamburi di moutya, grandi tamburi piatti fatti di pelle di capra e riscaldati su un fuoco per accordarsi prima di essere suonati. Anche altri strumenti dall’aspetto africano costituiscono il patrimonio musicale del suono delle Seychelles: lo zez a una corda del Madagascar, il bonm e il kaskavel. Le origini delle Seychelles razzialmente miste sono rivelate anche nella loro cucina: Prevede molte varietà di curry dall’India; riso con verdure saltate in padella e noodles con pesce al vapore dalla Cina; dalla Francia le miscele aromatiche di aglio ed erbe aromatiche. Tutte queste influenze, mescolate con una vasta selezione di frutti di mare strappati dall’Oceano Indiano e una varietà di frutta e verdura tropicale rendono mangiare fuori alle Seychelles una delizia culinaria. Le prelibatezze locali includono kari zourit (un cremoso curry di polpo) e zuppa tec-tec (un piccolo mollusco bianco raccolto dalle spiagge e trasformato in una zuppa di solito con zucca). Alle Seychelles nei confronti delle diverse culture c’è la stessa attenzione riservata all’ambiente: la parola d’ordine è preservare le unicità, con un atteggiamento rispettoso che tende a valorizzare.
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