La Thailandia è in procinto di accogliere oltre 1,1 milioni di turisti americani entro la fine del 2025, segnalando una forte ripresa per l’industria dei viaggi del Sud-Est asiatico.
Un indice importante che rappresenta anche un record.
La crescita è trainata in larga misura dalla ripresa dei voli della United Airlines verso Bangkok, sospesi per 11 anni, e dall’espansione dei servizi di altri vettori statunitensi.
Ottimi arrivi in Thailandia dagli USA, ma l’Itralia marcia forte
L’aumento degli arrivi dovrebbe generare oltre 62 miliardi di baht in ricavi turistici, con benefici che spaziano dagli hotel di lusso ai venditori ambulanti. Le destinazioni iconiche della Thailandia — Bangkok, Chiang Mai, Phuket — stanno vivendo un rinnovato interesse internazionale.

I responsabili del turismo attribuiscono la crescita sia alle campagne di marketing strategico, che al fascino mondiale del Paese, che combina cultura ricca, paesaggi tropicali e cucina rinomata. Anche i social media e gli influencer hanno svolto un ruolo chiave nell’attrarre visitatori americani giovani.
Gli operatori turistici locali si stanno preparando all’aumento della domanda: gli hotel allargano la capacità e le agenzie di viaggio offrono nuove esperienze dedicate come retreat benessere, eco-avventure e tour culturali.
Il governo thailandese sta investendo nelle infrastrutture per accogliere l’afflusso: miglioramenti aeroportuali, reti stradali e potenziamento dei trasporti pubblici nelle città turistiche chiave.
Gli esperti del settore vedono questo traguardo come un indicatore fondamentale della competitività globale della Thailandia nel turismo, dimostrando che una connettività efficace e una strategia di marketing mirata possono rapidamente restituire fiducia ai visitatori e benefici economici.

Dal lato italiano, la Thailandia registra nel 2025 nei primi mesi 114 808 arrivi dall’Italia (+ 28,6% anno su anno) e nel 2024 circa 267 474 turisti italiani, nuovo record nel mercato del Sud Europa. I nuovi voli diretti tra Italia e Thailandia agevolano l’accesso del turista italiano verso questo Paese.
Questi elementi mostrano che l’Italia assume un’importanza crescente come mercato outbound per la Thailandia, sia in termini numerici che qualitativi. Resta comunque essenziale tenere d’occhio la spesa media pro-capite, il posizionamento del prodotto turistico thailandese verso segmenti più alti e la crescente concorrenza di altre destinazioni.














