di Giovanna De Giglio
Sognando Rio de Janeiro, rimanendo in Europa. È possibile?
Certamente. A poco più di quattro ore dagli aeroporti di Roma, Milano, Napoli partono voli diretti per Tenerife, dove si festeggia uno tra i più famosi carnevali del mondo, il Carnevale di Santa Cruz de Tenerife.
L’isola delle Canarie è il punto di ritrovo per chi ha voglia di tuffarsi in balli sfrenati, sfilate, parate o semplicemente dimenticare la routine quotidiana, godendo di un clima primaverile che oscilla intorno ai 20 gradi e permette di fare immersioni nelle belle spiagge dell’isola.

Le mete più turistiche sono Playa de Los Cristianos e Playa de Las Americas al Sud dell’isola, Playa de las Teresitas, poco distante da Santa Cruz, ma per chi ha tempo e voglia di cercare angoli insoliti, Tenerife è il posto giusto per scoprire autentiche nicchie di mare blu cristallino come Radazul, dal fondale trasparente e roccioso, alle piscine naturali di Bajamar e a Punta de Hidalgo al Nord dell’isola.
Per gli appassionati di surf il posto giusto è El Medano, dove soffiano sempre venti favorevoli per questo tipo di sport.
Il via il 31 gennaio seguendo il tema “Africa segreta” con sfilate, carri, “blocos” gruppi mascherati , giochi, parate con musicisti, ballerini che presentano bellissime coreografie, a cui hanno lavorato già dall’anno precedente. Si’ perché il carnevale qui nell’isola ha radice antiche.

Dal 1900 gli emigranti che ritornavano alle Canarie, dai Paesi dell’America del Sud portavano con sé i ricordi e le immagini del Carnevale di Rio o di altri paesi dell’America latina.
Di qui la tradizione del Carnevale di Tenerife che dal 1977, dopo la dittatura di Franco, è ritornato ad essere uno dei più seguiti appuntamenti carnevaleschi di tutta Europa.
Santa Cruz de Tenerife è senza dubbio il cuore della festa. Da non perdere il 26 febbraio l’elezione della Regina del Carnevale, una delle fortunate ragazze, di solito la scelta viene fatta fra 15 candidate, che sfilano su carri coloratissimi con abiti elaborati da stilisti dell’isola che mettono in gioco tutte le loro abilità artistiche.
La fortunata non sarà eletta solo per la sua bellezza, ma per la presenza scenica e per l’originalità dei costumi.
Tra i protagonisti: i “ Murgos”, gruppi musicali di satira politica e sociale, le “Rondallas”, gruppi lirico – musicali che presentano, al suono di strumenti a corda, opportunamente mascherati, brani classici di noti compositori e le “Comparses “ gruppi musicali che si cimentano con musiche al ritmo di batucadas e altri generi tropicali.
Tra i punti di maggior interesse: Plaza de Espaῆa, Plaza Weyler, Mercato de Nuestra Seῆora de Africa

A chiudere i giochi, i lazzi e le follie del Carnevale il 9 marzo la sfilata della “sardina”, una cerimonia che richiama il rito funebre e celebra la morte del carnevale, con un lungo corteo di persone vestite in abito scuro con la veletta nera sul viso che simbolicamente celebreranno la morte del carnevale e l’inizio della quaresima con il rogo di una sardina che rappresenta l’inizio della rinascita e purificazione.
Anche a Puerto de Santa Cruz dal 23 febbraio al 9 marzo impazza il Carnevale con street food, musica e maschere. Il tema è “ Il mondo di Tim Burton”, è un carnevale meno scenografico di quello di Santa Cruz, ma senza dubbio suggestivo. In qualsiasi località si decida di festeggiare, la particolarità è il senso di libertà che pervade questo carnevale canario.
A Tenerife tutto è permesso, grandi e piccoli di ogni dove possono travestirsi ed interpretare un ruolo nel carnevale di strada. Si beve, si mangia, si suona, si canta e soprattutto si balla senza freni ed inibizioni .
Photocredit: Federica Zaccaro