Più di una settimana dopo l’inizio del blocco dei fondi da parte del governo federale , noto come Shut Down, degli Stati Uniti, il settore del trasporto aereo continua a subire pesanti conseguenze: migliaia di voli in ritardo, lunghe code ai controlli di sicurezza e mancanza di personale nelle torri di controllo.
Stati Uniti: il taglio ai fondi federali rischia il blocco del trasporto aereo come nel 2018-’19
Il presidente Trump, sicuramente affaccendato in altre più importanti vicende, ha già comunque dimostrato di non essere molto “vicino” al turismo con tagli importanti di fondi alla promozione degli States di Brand USA

Secondo i dati di FlightAware, lo scorso mercoledì si sono registrati 4.608 voli in ritardo e 60 cancellazioni, mentre giovedì alle 14:00 già si contavano 2.584 ritardi e 55 cancellazioni. Anche se i numeri sono leggermente inferiori rispetto a quelli dell’inizio della settimana (oltre 5.000 ritardi), la carenza di controllori di volo, molti dei quali non si presentano al lavoro perché non vengono pagati, sta causando gravi disagi.
Ad esempio, lunedì sera, l’aeroporto di Hollywood Burbank in California è stato costretto a chiudere temporaneamente per mancanza di personale nella torre di controllo. Il traffico aereo è stato gestito da altro scalo.

Le zone rurali sono tra le più colpite, poiché dipendono dal programma governativo Essential Air Service (EAS), che sovvenziona voli verso aree remote non redditizie per le compagnie aeree, come alcune località dell’Alaska.
Alcune compagnie regionali, come SkyWest Airlines, hanno dichiarato che manterranno attive le rotte EAS anche in caso di esaurimento dei fondi federali, perché si tratta di un collegamento vitale per l’economia locale.
Secondo la U.S. Travel Association, l’industria del turismo americano perde oltre un miliardo di dollari a settimana a causa del blocco dei fondi.
Anche se l’intero settore vale circa 2.360 miliardi di dollari, l’impatto umano è significativo, in particolare per i 13.000 controllori di volo e agenti TSA, che continuano a lavorare senza stipendio.

Il presidente del sindacato dei controllori di volo NATCA, ha dichiarato che la carenza di personale era già un problema grave prima del blocco. Negli ultimi nove mesi, ci sono stati oltre 1.000 casi in cui una struttura ha dovuto chiudere temporaneamente per mancanza di controllori. Il blocco non fa che peggiorare la situazione.
Il Dipartimento dei Trasporti ha assicurato che la sicurezza non è compromessa, ma il peso psicologico e l’incertezza economica stanno mettendo a dura prova il personale essenziale. Il Segretario ai Trasporti, Sean Duffy, ha ammesso che molti lavoratori “si chiedono come pagheranno mutuo e bollette, mentre continuano a garantire la sicurezza dei cieli”.
La situazione ricorda il lungo blocco del 2018-2019, durato 35 giorni, che si concluse solo quando dieci controllori di volo dell’Est degli Stati Uniti si assentarono contemporaneamente, paralizzando il traffico regionale.
Oggi, con uno scenario simile, cresce la paura che la incertezza politica a Washington, impegnata su altri fronti, possa mettere nuovamente alla prova la tenuta del sistema aereo americano.















