È ad Alserio, vicino a Como, il ristorante che stupisce per la sua cucina creativa e offre l’occasione di scoprire le bellezze di un territorio ancora incontaminato
Di Roberta Masi
Nel cuore del panorama culinario italiano, dove ogni angolo sembra custodire sapori unici e storie indimenticabili, sulla strada che porta al Lago di Alserio, vicino a Como, si cela Ca’ Mia, un ristorante dove si ritrova il calore di casa.
Aperto nel 2021, il ristorante, piccolo gioiello di fine dining, segnalato Michelin, ha già saputo ritagliarsi un posto speciale nel cuore di residenti e visitatori, grazie al perfetto connubio tra cucina creativa e tradizione lariana.
Un sogno di famiglia diventato realtà grazie al progetto che fratelli Simone ed Alessandro Tanzi hanno creato, ispirati dalla passione per la cucina del padre Giovanni.
Un’atmosfera raffinata e il calore di casa
Appena si varca la soglia, si viene accolti da un ambiente intimo e curato, dove l’eleganza minimalista si fonde con tocchi di tradizione. Arredi in legno, il finto camino da cui si vedono gli altri tavoli, luci calde e dettagli che parlano di storie di una volta, creano un’atmosfera familiare, ma al tempo stesso elegante. Ogni particolare è studiato per far sentire gli ospiti come a casa. I 36 coperti, insieme ai tavoli distanziati, garantiscono la possibilità di consumare il pasto in tutta tranquillità.

Durante il periodo estivo è possibile mangiare all’aperto, sull’ampio terrazzo immerso nel verde. Un’oasi di pace e tranquillità, lontana dai rumori della città, con il cinguettio degli uccellini in sottofondo, dove rilassarsi e abbandonarsi ai piaceri della gola.
Chef, sommelier e personale di sala
Ai fornelli c’è il talentuoso e giovane Chef Simone Tanzi, che celebra l’arte culinaria in modo fantasioso e non convenzionale. Classe 1994, porta in tavola l’esperienza maturata presso Georges Blanc, Davide Caranchini e Antonia Klugmann, con creazioni dove l’estro si fonde con l’amore per le radici locali e i prodotti lariani. Ad accompagnare questo incredibile viaggio culinario il sommelier Gianluca Redaelli, sempre pronto a consigliare l’abbinamento giusto. È lui che, insieme ad Alessandro Tanzi, cura la selezione dei vini. Dulcis in fundo, in sala, papà Giovanni ad intrattenere e coccolare gli ospiti.
Materie prime, estro creativo e territorio
Punto di partenza della proposta gastronomica, che cambia continuamente seguendo il ritmo delle stagioni, è il territorio lacustre e la vita quotidiana, ma non solo. Ogni piatto racconta la storia del territorio, ma in chiave rivisitata, contemporanea e ricercata. Grande importanza viene attribuita alla selezione della materia prima, sempre d’alta qualità, che punta su ingredienti prelibati, freschi e di stagione, mai scontati. Abbinamenti inusuali, tocchi esotici e fusion arricchiti da voli pindarici verso la cucina francese e giapponese, diventano lo spunto per stupire l’ospite e proiettare la sua mente verso un’altra dimensione. A fare la differenza sono i piccoli particolari. Può essere la scelta di un ingrediente, un abbinamento inconsueto o un semplice dettaglio che non ti aspetti. L’obiettivo è quello di valorizzare i sapori genuini della cucina lariana, arricchendoli con un tocco contemporaneo e cosmopolita, per un risultato di grande impatto sia visivo sia gustativo.

Il pesce, che è rigorosamente quello di lago, spesso è il protagonista di molte pietanze, ma interessanti e originali sono anche le proposte a base di carne e verdura, come la terrina di animali di cortile avvolta in una crosta che ricorda il panettone o lo sfizioso paté con i fegatini di cervo. Ogni portata, dalla mise en place sempre impeccabile e accattivante, è un piacevole salto verso l’ignoto. Colori, sapori e consistenze si fondono sempre in modo armonioso ed equilibrato, senza eccessi, risultato di un processo di continua ricerca, sperimentazione e riflessione.

Viaggio intorno al mondo nel calice
La carta dei vini, curata da Gianluca e Alessandro, riflette la stessa filosofia della cucina: mai banale, sempre in evoluzione. Oltre alle cantine italiane, tra cui molti piccoli produttori e vini di nicchia, sono presenti referenze provenienti da tutto il mondo, che spaziano dalla Francia alla Nuova Zelanda. Molte etichette sono poco note, ma sempre dall’ottimo rapporto qualità prezzo, accuratamente selezionate per amplificare l’esperienza gustativa e per offrire ai propri ospiti qualcosa di speciale che non si può trovare altrove.
I menù degustazione e i piatti iconici
La proposta gastronomica varia periodicamente. Oltre à la carte è possibile scegliere anche uno dei tre diversi menù degustazione: il “Tradizione” più legato al territorio, “I Classici” con i piatti più iconici ed il “Vegetariano”.
Tra i piatti signature di Ca’ Mia ci sono il Paté en crude (la già menzionata terrina di animali di cortile, un mix di carne di anatra e maiale con fegatini di piccione), le Linguine al Furikake di lago, una vera e propria sinfonia di sapori con alghe, olive che impreziosiscono il pesce di lago. Tra i dessert da non perdere la Torta di Rose, pino e zabaione.

I dintorni meravigliosi del ristorante
Il Ristorante Ca’ Mia non è solo un posto dove vivere un’esperienza culinaria d’alto livello, ma offre anche l’occasione per scoprire luoghi d’incredibile bellezza, non lontani da Milano.

A poca distanza dal ristorante, si trova l’incantevole Lago di Alserio, un vero e proprio scrigno di biodiversità circondato da boschi. Le sue sponde, ancora selvagge ed incontaminate, ospitano una grande varietà di volatili, mentre le sue rive, difficilmente accessibili, custodiscono vecchie darsene, testimonianza dell’antica tradizione di pesca. Il lago si può navigare solo con canoe o imbarcazioni non a motore. Per i bambini sono spesso organizzate diverse attività didattiche, come escursioni su barche elettriche, che permettono di ammirare la flora e la fauna del luogo, rispettando l’ambiente.

Molto suggestivo anche il vecchio Mulino che un tempo produceva farina, ingrediente indispensabile nella cucina brianzola, con la sua magnifica ruota ancora funzionante. Un ponte tra passato e presente, silente testimone del forte legame degli abitanti con le proprie radici. A rendere speciale questi luoghi anche la leggenda che narra che Barbarossa, mentre fuggiva in ritirata verso il castello di Montorfano, si perse tra i canneti e gli acquitrini del lago e che si salvò solo grazie all’intervento del suo fidato scudiero.

il menù del ristorante in finta ceralacca
Agli ospiti che hanno scelto il percorso di degustazione viene regalato un piccolo presente contenente il menù sigillato col timbro in finta ceralacca del locale. Un omaggio originale da portare a casa come ricordo di una giornata speciale, in un ambiente elegante e raffinato, che sa di casa.
Per informazioni e prenotazioni:
Via Cascinette, 1 – Alserio – Como. Tel. 39 031 631558. Email: info@camiaristorante.it. Sito web: https://www.camiaristorante.it/