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giovedì, Marzo 27, 2025

Paestum e Velia: parchi archeologici meraviglia della Magna Grecia

L’Italia è la patria del patrimonio archeologico mondiale, sede dei parchi archeologici più rinomati del globo. Fra di essi spiccano Paestum e Velia, esempi di resti di notevoli città della Magna Grecia, meno noti di altri più celebrati, ma di grande importanza e impatto.

La recente BIT è stata occasione di incontri, approfondimenti, racconti, presentazione di nuovi progetti e divulgazione di temi inerenti la fruizione, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e archeologico.

A Paestum e a Velia passato e presente si incontrano e si intrecciano, nel teatro così come sulla via di Porta Rosa a Velia, tra le colonne del tempio di Nettuno o nelle sale del Museo a Paestum.

Paestum e Velia: parchi archeologici Patrimonio dell’Umanità dal 1988

«I Parchi archeologici di Paestum e Velia sono un istituto del Ministero della Cultura, dotati di autonomia speciale, iscritti dal 1998 nella lista del patrimonio dell’Umanità – racconta Tiziana D’Angelo, archeologa e direttore dei due insediamenti – Sin dalla seconda metà del ‘700 il sito, divenuto meta del Grand Tour, ha attirato artisti e intellettuali come Piranesi e Goethe».

Pastum
Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia Tiziana D’Angelo

Proprio a Paestum, i viaggiatori del Grand Tour, affascinati e al tempo stesso incuriositi dal carattere arcaico del sito della Magna Grecia, ebbero la possibilità di ammirare un esempio di arte, vita e storia ellenica senza recarsi in Grecia e, ancora oggi, questa sensazione è pienamente percepibile e accompagna l’esperienza di una visita.

Molto c’è da vedere e da immaginare attraverso il Museo Archeologico, l’Area degli scavi dell’uno e dell’altro sito.

Paestum
Museo di Paestum: il Tuffatore

Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, sorge nel cuore dell’antica città di Poseidonia-Paestum e, sin dal 1952, conserva ed espone una delle più importanti collezioni archeologiche d’Italia. Oltre un secolo di scavi hanno portato alla luce reperti fra i quali spiccano l’eccezionale ciclo di metope (lastre di pietra scolpite con episodi mitologici) che decorava il tempio del santuario di Hera sul fiume Sele nel VI secolo a.C., la celebre “Tomba del Tuffatore” risalente al V secolo a.C. e le lastre dipinte delle tombe lucane di IV secolo a.C., uniche nel loro genere. Dal mese di ottobre del 2023 il Museo propone un allestimento completamente rinnovato, ampliato e ricco di apparati didattici e contenuti multimediali. Un museo per tutti, che garantisce la massima accessibilità e offre al pubblico esperienze di visita diversificate.

Paestum
Area Archeologica Velia

L’area archeologica di Paestum, con i suoi tre straordinari templi greci, costruiti tra il VI e il V secolo a.C. che, insieme a quelli di Atene e Agrigento, rappresentano gli edifici templari meglio conservati dell’età classica. I templi sorgono nella parte centrale della città, che si estende per oltre 120 ettari ed è circondata da una cinta muraria, anch’essa tra le migliori per stato di conservazione e manutenzione.

La porzione di città antica che si visita oggi corrisponde al suo cuore dove si trovavano tutti i monumenti più importanti: i due santuari con i famosissimi templi dorici, l’agorà greca e il foro romano con gli edifici sacri e le tabernae, la basilica e il macellum, l’ekklesiasterion greco e il comitium romano (entrambi luoghi di riunioni politiche). E poi la tomba dell’eroe fondatore della città, e altri templi, altari, le strade principali, le terme, le abitazioni romane di lusso e l’anfiteatro, visibile solo per metà.

Paestum
Area Archeologica di Velia, veduta aerea

L’area archeologica di Velia, città famosa per essere la patria della scuola di filosofia di Parmenide e Zenone. Oltre alla scuola eleatica, il sito archeologico di Velia narra ancora oggi la storia di una grande città della Magna Grecia con i suoi cittadini, la sua vita quotidiana, i suoi spazi pubblici e privati. La fondazione risale al 540 a.C. circa ad opera degli abitanti di Focea, sito nell’attuale Turchia, che lasciano la madrepatria perché assediati dai Persiani.

Dopo un lungo viaggio a bordo di navi molto veloci, gli esuli arrivano nel mar Mediterraneo e infine si insediano nella baia a sud del golfo di Poseidonia, sulla costa del Cilento. La città è chiamata Hyele, dal nome di una sorgente, poi Elea e successivamente Velia in età romana. La città occupa una parte alta, l’acropoli, e i retrostanti pendii collinari ed è circondata da un ampio circuito di mura che segue il profilo naturale dei suoli. Al suo interno, lo spazio urbano si articola in tre quartieri distinti, ancora oggi visibili, messi in comunicazione tra loro da valloni, uno dei quali monumentalizzato dalla costruzione della straordinaria “Porta Rosa”, il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia.

Paestum
Parco Archeologico Paestum Tempio di Atena

Nei Parchi archeologici di Paestum e Velia si lavora per dar voce al passato, in diversi settori, dalla ricerca storico-archeologica alla comunicazione, dalla fruizione alla didattica. Attraverso scavi e ricerche, si raccontano e si ricostruiscono le storie di chi ha abitato questi luoghi, al fine di comprendere come erano organizzati gli spazi pubblici e privati delle antiche città di Paestum e Velia.

I Parchi sono una realtà dinamica e accessibile, che mira al coinvolgimento di un pubblico sempre più ampio e diversificato, abbattendo barriere fisiche, cognitive e sensoriali. C’è spazio anche per l’arte contemporanea quale mezzo privilegiato di riflessione sul patrimonio, allo scopo di stimolare un dibattito critico sul ruolo delle istituzioni museali all’interno della società. I Parchi archeologici di Paestum e Velia offrono ai visitatori percorsi tematici, visite ai depositi del Museo, mostre periodiche, convegni, aggiornamenti costanti sui cantieri di scavo e di restauro in corso, laboratori didattici, lezioni di yoga e di Tai Chi, visite Autism Friendly e passeggiate lungo il crinale delle terrazze sacre di Velia, concerti, rassegne di teatro e di musica classica, un servizio di navetta gratuita tra i due siti – il tutto nel segno dell’accessibilità e dell’inclusione.

Massimo Terracina
Massimo Terracina
Giornalista dal 1987 si è sempre occupato di sport e turismo, con incursioni su radio e tv. Ha sempre la valigia pronta per esplorare il mondo, inesauribile fonte di spunti. Viaggiare allarga la mente. "State viaggiati" (con licenza)

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