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martedì, Dicembre 3, 2024

NORMANDIA NEL CUORE

testo di Renato Malaman

 

Un vortice di emozioni coglie il visitatore nello scoprire la magia di Le Mont Saint Michel e dei suoi bizzarri e lievi giochi di maree.
Subentra la commozione nel ripercorrere i luoghi del grande sbarco alleato da cui il 6 giugno 1944 partì la liberazione dell’Europa.
Deauville, Trouville sur Mèr e Honfleur regalano atmosfere della Belle Epoque.
A Giverny rivive l’arte di Monet

Le Mont Saint Michel sarà restituita alla natura. L’isola tornerà presto ad essere accarezzata dalle maree, tornerà al centro delle loro danze bizzarre e lievi, tornerà un luogo magico… Ora isola sospesa sull’Atlantico, ora promontorio collegato alla terraferma da un sentiero di sabbia. Decideranno le maree, com’era in origine, quando l’ìmprovviso avanzare delle acque metteva a rischio anche la vita stessa degli incauti pellegrini che attraversavano la lingua di sabbia, sperando di approdare dall’altra parte senza essere travolti dall’alta marea… Nel Medio Evo molti persero la vita così. Le maree di Le Mont Saint Michel, isola normanna appoggiata al confine con la Bretagna, raggiungono dislivelli fino ai venti metri. Solo che da quando è stata costruita la strada il sottile gioco delle correnti che muove le maree si è interrotto, togliendo naturalità al luogo. La strada sorge su un terrapieno che fa da diga alle correnti. Per questo è stato deciso di distruggerla e costruire al suo posto un ponte che lasci defluire le acque… I faraonici lavori sono già iniziati e termineranno nel 2015. Anche lo Stato dà una grossa mano. Le Mont Saint Michel merita tutta questa attenzione, non fosse altro per i tre milioni di presenze annue di turisti che registra…
L’isola della Normandia, icona stessa della regione, è uno dei luoghi più belli del mondo. Affascinante e discreta, nonostante l’imponenza. Dominata dall’antica abbazia, famosa per i suoi spazi a piu livelli: chiesa abbaziale, chiostro, refettorio, cappella funeraria, sala dei cavalieri… Un luogo di spiritualità oggi abitato da nove religiosi che all’occorrenza ospita anche incontri a livello internazionale. Il cantautore Amedeo Minghi, che a Saint Michel oltre vent’anni fa aveva dedicato l’omonima canzone, ha avuto l’onore un paio di anni fa di essere invitato ad esibirsi in quel luogo magico. Luogo che non aveva mai visto. "Il suo pianoforte è stato portato a fatica nella parte alta dell’abbazia" racconta Barbara Lovato, dell’Ufficio del Turismo francese in Italia "ma ne è valsa la pena, poichè l’evento è stato qualcosa di unico…".
Nessuna auto può raggiungere l’isola. Solo dei bus navetta ecologici possono raggiungerne la base, poi l’isola va goduta a piedi, fra le sue pietre e i suoi silenzi carichi di suggestione. Smarrendosi fra i suoi orizzonti marini e le sue sabbie dai colori sempre cangianti, fra i capricci delle sue acque e dei suoi cieli.
Se Le Mont Saint Michel è la motivazione forte per recarsi in Normandia, vi sono altri luoghi che coinvolgono emotivamente il visitatore, facendogli scoprire altre facce di questa regione dal carattere forte, fiero e austero, regione che convive quotidianamente con gli umori del mare che la bagna e la natura aspra che la caratterizza. Si cambia stato d’animo, per esempio, quando si entra nella cosiddetta "D-Day Area", estesa fra Caen e Cherbourg. Comprende i luoghi dove all’alba del 6 giugno 1944 iniziò il gigantesco sbarco delle forze alleate in Europa. Un’operazione bellica colossale la Overlord (così era stata battezzata) che comportò enormi sacrifici umani, ma che cambiò le sorti del secondo conflitto mondiale, segnando il primo irreversibile arretramento dell’occupante tedesco. Ogni luogo è un "santuario" alla memoria e ricorda che la nuova Europa, libera e democratica, è nata soprattutto dal sacrificio avvenuto in quei giorni di aspri combattimenti di decine di migliaia di vite. Il Memoriale di Caen, il centro di documentazione più completo della zona (da non perdere anche il museo di Arromanches les Bains), è una tappa fondamentale nella visita dei luoghi dello sbarco. Poi visitando Omaha Beach, Utah Beach, Gold Beach e gli altri luoghi dello sbarco, dove ancora si notano i resti delle possenti fortificazioni tedesche, ci si rende conto dell’audacia dell’operazione, immortalata da celebri film come "Il giorno più lungo" o "Salvate il soldato Ryan". La memorialistica dello sbarco alleato in Normandia è così ricca di episodi e reperti che ogni paese ha il suo museo o la sua area di visita. Il tratto di costa interessato dallo sbarco è di un’ottantina di chilometri. Il luogo sicuramente più toccante tuttavia è il grande cimitero americano allestito a Colleville, nei pressi di Omaha Beach. 9286 croci di marmo bianco ricordano una parte dei soldati americani caduti nell’operazione. Le visite di familiari e veterani sono incessanti per tutto il periodo dell’anno. Una tappa particolare è Sainte Mère de l’Eglise, sulla cui chiesa si impigliò il paracadute del soldato John Steel che rimase tutta la notte appeso lassù con la battaglia che infuriava intorno… Venne salvato all’indomani. Un paracadute è simbolicamente appeso tuttora al campanile con il manichino di un soldato. Il paese ospita un museo dedicato all’operazione.
Una Normandia più dolce la si incontra a Deauville e a Trouville sur Mèr, due cittadine eleganti che ricordano la Belle Epoque. La prima vanta due ippodromi, teatro di prestigiose corse di cavalli, e tantissime ville appartenenti all’alta borghesia parigina. A Deauville il regista Claude Lelouche ambientò il suo film "Un uomo, una donna" che nel 1966 trionfò a Cannes e vinse pure l’Oscar come miglior film straniero. Grande interpretazioine di Jean Luois Trintignant e Anouk Aimée, indimenticabile la colonna sonora di Francis Lai. Anche Trouville sur Mèr è città molto elegante e fascinosa, ma ha un’anima più vissuta. E’ importante centro peschereccio ed è orgogliosa di avere ospitato tanti pittori impressionisti, la riproduzione di alcune loro opere dedicate alla città è esposta fino a novembre sul molo. Poco lontano, a Honfleur, è nato nel 1824 il padre dell’impressionismo, Eugène Boudin, a cui è dedicato un museo. Come pure museo è la casa appartenuta al grande musicista Erik Satie, autore della celebre Gymnopédie. Graziosissimo questo borgo marinaro, con tante case a graticcio raccolte intorno al suo porticciolo. E’ il pittoresco quartiere Le Vieux Bassin. Imperdibile la visita ai magazzini del sale e alla caratteristica chiesa in legno di Santa Caterina costruita nel XVI secolo dai maestri d’ascia del porto, con due navate centrali e due altari. Poco lontano svettano i piloni del ponte sospeso più grande d’Europa, il ponte di Normandia, che oltrepassa l’estuario della Senna collegando Honfleur a Le Havre. Per chi ama gli impressionisti, tornando verso Parigi, sosta d’obbligo a Giverny, lungo la Senna: vi sorge la casa – laboratorio di Claude Monet, forse il più famoso dei pittori di quella corrente. Casa e giardino sono un trionfo di fiori, colori e atmosfere romantiche. Quella care al grande artista. Il sito www.rendezvousenfrance.com aiuta a pianificare il viaggio. Info anche su www.normandie-tourisme.fr

Dal sidro il Calvados…

Il Calvados è il vanto del… Calvados. Il distillato che prende il nome dal dipartimento più noto della Normandia si ottiene dal sidro, ovvero dal "vino" di mele (frutta diffusissima in tutta la zona), ed è l’eccellenza enogastronomica simbolo della regione. Il Calvados, brandy dall’aroma finissimo, presenta diversi gradi di invecchiamento ed è l’ideale accompagnamento del fine pasto. Un distillato da intenditori. La maison Père Magloire a Pont l’Eveque, uno dei produttori storici di Calvados (dal 1821), ha allestito un interessante percorso di visita per entrare nel complesso mondo di questo fine distillato di mela. www.calvados-pere-magloire.com Da non perdere nei locali della costa i frutti di mare, tipico anche l’agnello Pre Salè che pascola sui prati che per effetto delle maree profumano di salsedine. Qualche indirizzo consigliato. A Le Mont Saint Michel l’Hotel Mercure e l’annesso ristorante Le Pre Sale offrono un’ottima accoglienza ad un buon rapporto qualità-prezzo. Da segnalare a Deauville l’Hotel 81 (www.81lhotel.com) ricavato in una villa signorile con camere molto d’atmosfera. Buono in città il ristorante La Flambée.

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