DAI MAYA ALL’EPOCA COLONIALE, LE 5 IMPERDIBILI LOCALITÀ PATRIMONIO DELL’UNESCO
Milano, 07 Agosto 2015 – Vacanze estive in Messico? Sono molti gli italiani che quest’anno hanno scelto di trascorrere le ferie in questa magnifica destinazione, caratterizzata da foreste tropicali colorate, con vegetazione e fauna impossibili da trovare altrove, da distese di deserto che si perdono a vista d’occhio; si può nuotare tra le acque limpide dell’oceano oppure avventurarsi su montagne alte più di 5.000 metri.
Oltre al suo territorio spettacolare, il Messico vanta città ricche di storia e cultura, il cui fascino si è preservato intatto nel tempo in modo così unico da essere ritenute Patrimonio dell’Umanità.
Ecco le 5 località Patrimonio dell’Unesco da visitare assolutamente se la vostra meta estiva è l’affascinante Messico:
- Guanajuato – Capitale dello stato del Guanajuato, la città rappresenta un affascinante ritratto dell’epoca coloniale, incorniciata dalle montagne della Sierra de Guanajuato e racchiusa in una pittoresca vallata. La vista è imperdibile: perché non approfittarne e fare un volo in deltaplano o a bordo di una mongolfiera? Anche la forma del terreno su cui è costruita è decisamente originale: ricorda infatti il profilo di una rana, tanto da venir soprannominata “il luogo delle rane”. Questa regione è nota come il Bajío, o “il cuore del Messico” ed è la località ideale dove gustare la cucina tipica: imperdibili sono le enchiladas mineras, ovvero tortillas ripiene di carne, fagioli o formaggio e ricoperte da una salsa di peperoncino e le pacholas guanajuatenses, carne tritata insaporita da spezie.
- San Miguel de Allende – San Miguel de Allende è una città pittoresca e cosmopolita allo stesso tempo: in passato fu un’importante tappa di sosta lungo la Ruta de la Plata, il percorso dell’argento, che si snodava tra Zacatecas e Città del Messico. Il suo centro storico è ricco di edifici ben conservati di epoca coloniale ed è perfetta per concedersi una piacevole passeggiata tra strette strade acciottolate e romantici viali alberati. Con la sua fine architettura e i sontuosi interni, le numerose gallerie, le boutique e i negozi di artigianato, San Miguel de Allende è senza alcun dubbio una delle città più amate dagli appassionati d’arte.
- Queretaro – La città ha preservato nel corso del tempo l’antica bellezza del suo centro storico. L’area monumentale di Santiago de Querétaro è stata nominata Patrimonio dell’UNESCO nel 1996, poiché ritenuta un esempio eccezionale di città coloniale, il cui aspetto riflette la multietnicità della sua popolazione. La città è anche arricchita da una collezione di spettacolari edifici, risalenti al XVII e al XVIII secolo, oltre che da affascinanti residenze coloniali, suggestivi percorsi pedonali e pittoresche piazze rimaste pressoché intatte nel corso degli anni.
- Oaxaca – I principali motivi per lasciarsi avvolgere dal mondo oaxaqueño sono la cultura e il calore della gente: allontanandosi per un attimo dalle consuete mete turistiche ci si immerge tra i mercati e le feste popolari, il vero cuore pulsante di questa meravigliosa città. Lì ci si perde tra il cioccolato artigianale, il mole (una famosa salsa dalle antiche origini) e le chapulines, ossia le cavallette, uno degli spuntini più popolari del Paese. Ricca di storia e cultura, Oaxaca è anche un’affascinante destinazione dove nel corso del tempo sono confluite civiltà millenarie e tradizioni che resistono ancora oggi. L’antica città di Oaxaca vide il periodo di massimo splendore tra il 500 a.C. e l’800 d.C. ed il perfetto stato di conservazione dei suoi edifici permette di immaginare ancora oggi le attività quotidiane nelle sue strade cittadine, le cerimonie nei maestosi templi e i tradizionali giochi con la palla.
- San Cristóbal de las Casas – San Cristóbal de las Casas si trova in una fertile valle circondata dalle montagne dello stato del Chiapas, nel Messico meridionale. Ospita al suo interno vari gruppi indigeni che discendono dai Maya. Gli abitanti indigeni del Chiapas parlano una propria lingua, seguono tradizioni antiche e uniche e sono facilmente identificabili per via dei loro abiti tradizionali, che variano a seconda del gruppo a cui appartengono. La loro economia continua a basarsi principalmente sull’agricoltura, ma non è raro che si spostino fino a San Cristóbal per vendere i propri oggetti di artigianato fatti a mano: ciascun quartiere della città, infatti, è noto per una particolare attività o una particolare tradizione, come per esempio la lavorazione del ferro battuto, la carpenteria e le sculture in legno. Una tappa imperdibile per chi voglia un assaggio delle tradizioni messicane più pure.
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