Appunti di viaggio di Giovanna De Giglio
Appuntamento a Melpignano il 24 agosto per la tappa finale del Festival Itinerante “La notte della taranta”.
Si tratta di un progetto culturale della Fondazione “La Notte della taranta“, sostenuto dalla Regione Puglia e dal Ministero della Cultura, in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Grecia salentina e l’Istituto Diego Carpitella.
L’evento, nato nel 1998, si è trasformato nel 2000 in un festival itinerante che coinvolge oggi ben 19 comuni del Salento, estremo lembo di Puglia.
Si tratta di uno tra i più importanti festival di musica popolare italiana, il cui scopo è quello di valorizzare la musica tradizionale salentina attraverso la sua riscoperta e la contaminazione con altri generi musicali, quali il jazz, il rock, la musica sinfonica.
Il tutto scandito dal ritmo frenetico della “pizzica”, una sorta di tarantella le cui origini risalirebbero a fine Settecento, stando a quando riferito da un documento dell’epoca della dominazione borbonica.
La tradizione popolare racconta che la pizzica avrebbe uno scopo terapeutico, ovvero si tratterebbe di una musica fatta suonare dagli uomini con i tamburelli all’interno delle case e nelle piazze per liberare le donne “pizzicate” sotto le vesti durante il periodo della mietitura dal morso di un ragno (la “taranta”).
La danza è un insieme di virtuosismi, in cui sembra che si simuli un combattimento con spade o coltelli, il tutto con il solo aiuto degli ampi vestiti o scialli perfettamente maneggiati dalle donne che si muovono a passo frenetico, con il passo “zoppo”, fatto di saltelli, dove una gamba rimane rigida e l’altra saltella, seguendo il ritmo incalzante del tamburello del proprio compagno di danza.
«Un laboratorio di eccellenze dove diverse forme d’arte si incontrano – ha affermato Massimo Bray, presidente della Fondazione – Costituisce una perfetta sintesi della nostra visione della cultura: basi solide ancorate nel passato e proiezione costante nel futuro.
Un programma che si snoda attorno al tema della responsabilità coinvolgendo artisti, pareri e competenze con originali punti di vista. Riprendiamo il cammino tappa per tappa della conoscenza dei gruppi di riproposta musicale e ampliamo l’offerta sulla danza con tanti laboratori di pizzica che invitano i visitatori alla partecipazione”.Tra gli appuntamenti segnaliamo: l’11 agosto a Sternatia si sono esibiti Mino De Santis e Stella Grande; il 16 agosto a Soleto con Antonio Smiriglia e gli Sciacuddhuzzi; il 17 agosto a Galatina con Orchestra Popolare e Corpo di Ballo La Notte della Taranta, il 21 agosto a Martignano con i Briganti di Terra d’Otranto ed il 22 agosto a Martano con la Corale la Nuova Provenza Terra Nostra Folk.
In particolare, da non perdere l’appuntamento di Martano in cui sono valorizzate le lingue comunitarie del Sud, in particolar modo il griko e grecanico parlato in alcuni comuni della Grecia Salentina, come Calimera, Sternatia ed il franco provenzale parlato a Faeto, in Puglia in provincia di Foggia.
A Martano l’occasione di ballare e scatenarsi nei bellissimi e curati borghi salentini durante gli spettacoli serali, lascia spazio durante il giorno a passeggiate all’ombra di spazi verdi, cortili, fontane, piazze abbellite da tante piante di aloe.
Non a caso Martano è stata definita città dell’aloe grazie alle piantine disseminate in tutti gli angoli della cittadina, donate da Domenico Scordari, l’intraprendente manager salentino proprietario del “Naturalis bio Resort”
La struttura è stata premiata dal Gist nel 2015 con il Green Travel Award ed oggi vanta la certificazione B – Corp, proprio per l’attenzione all’ambiente, alla biodiversità, alle persone). Si tratta di una masseria fortificata di lusso del XVIII secolo, un paradiso naturalistico circondato da piante di aloe, ulivi, vitigni, alberi di fico, macchia mediterranea.
Le camere e suite, totalmente immerse nei 20 ettari della tenuta, con una spa curatissima con prodotti e cosmetici derivati da estratti di aloe e con possibilità di pasti a chilometro zero, preparati giornalmente dallo chef utilizzando tutti i prodotti della terra, aloe compreso, il cui succo fresco accompagna gustose insalate e centrifugati di frutta e verdura di stagione.