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Mauritius: fuga dall’inverno nell’isola del dodo

di Elena Barassi

“Il paradiso è questo”, scriveva Mark Twain, già un secolo fa. In questa piccola isola vulcanica nel cuore dell’Oceano Indiano di cui ci si innamora a prima vista. Dina Arobi, l’isola che luccica, nell’arcipelago delle Mascarene, è un esplosione di emozioni in cui è facile perdersi in un soffio di vento. Il sorriso dolce della gente creola, capelli color della pece e occhi a mandorla che rimanda alla “Dame créole” celebrata da Baudelaire durante il suo soggiorno a Pamplemousse, si fonde in armonia con quello di indiani, cinesi, francesi e inglesi che oggi convivono in armonia. Su tutto, si alza, come un inno, la musica vigorosa del séga, mémoire di un passato che parla di colonizzazione e schiavitù e che dal tramonto regala suggestioni magiche. L’impronta coloniale si rispecchia nello Château Labourdonnais a Mapou, splendida residenza mauriziana in una piantagione di canna da zucchero dove si gustano i grandi rum della Rhumerie des Mascareignes e l’insalata di cuore di cocco di Fabio de Poli, chef de La Table du Château e nella Maison Eureka, suggestiva villa creola del ‘700 immersa in piantagioni di tè e giardini di ebano e bambù. L’entroterra color smeraldo punteggiato da laghi e da crateri di vulcani spenti, disseminato da piantagioni di canna da zucchero da cui fanno capolino qua e là profumati Ylang Ylang e, in un’esplosione di rosso fuoco, l’albero Flamboyant, nasconde segreti inaspettati. Come le terre colorate di Chamarel, una tavolozza di ocra, nocciola, ambra e dorato unica nel suo genero o il giardino botanico di Pamplemousse dove ci si inebria tra giganteschi fiori di loto Victoria Regia e ninfee giganti dell’Amazzonia. Per appagare la voglia di shopping almeno un souvenir del dodo, simbolo dell’isola, e profumata vaniglia al mercato centrale di Port Louis, rhum a gogò alla Rhumerie di Chamarel e il modellino del Bounty all’Historic Marine. Il côté mistico e romantico di quest’isola in cui convivono templi Hindu, Tamil e chiese cristiane, è il Ganga Talao, secondo la leggenda frutto di una lacrima di Shiva, il luogo più sacro dopo il Gange per gli induisti e pure tempio privilegiato per una benedizione d’amore. E l’amore qui serpeggia ovunque. Nelle lunghe distese di sabbia bianca finissima che si allungano in un mare color turchese.

Paradise beach with palm tree on Mauritius Island

Molto chic, sulla costa est, L’Ile aux Cerfs, nota per uno dei golf club più scenografici al mondo dove alberi di casuarina ombreggiano questo piccolo paradiso isolato dal mondo. A pochi km il lusso esclusivo del Lux Belle Mare (www.luxresorts.com/en/hotel-mauritius/luxbellemare, suite da 390 euro a notte in b&b) riserva colazioni pied dans l’eau, acqua nebulizzata al sentore di frangipane, una Spa esclusiva in giardino Zen e pura cucina stellata al ristorante indiano Amari by Vineet. L’estrema punta nord che culmina a Cap Malheureux, teatro di sanguinosi scontri ma oggi luogo di serenità da ritrovare nella chiesetta dal tetto rosso Notre Dame Ausiliatrice, regala la vista di Coin de Mire, Ile Plate e Ilot Gabriel, piccoli isolotti selvaggi in una riserva naturale da scoprire a bordo di un catamarano (Croiseres Australes). Esclusiva Turtle Bay di Balaclava, meta gettonata dagli amanti dell’underwater che qui trovano una barriera corallina sorprendente. In questo luogo da fiaba, l’ Oberoi (www.oberoihotels.com/hotels-in-mauritius/, suite da 510 euro a notte in b&b) è il lato audace dell’isola fatto di legno, pietra e paglia in un mélange di stili africano, indiano ed europeo unico nel suo genere. Il romanticismo a 5 stelle è qui, sulla spiaggia di Le Morne, 7 km di distesa bianchissima dietro cui si erge, a strapiombo, l’imponente Le Morne Brabant, ancestrale blocco monolitico di roccia basaltica. Ai piedi, il Dinarobin Hotel Golf & Spa (www.beachcomber-hotels.com/hotel/dinarobin-hotel-golf-spa, junior suite da 490 euro a notte in b&b) raffinato resort dove i pregiati teak dei dehors e l’ardesia delle piscine fronte mare sono un tutt’uno con la natura selvaggia. Il tocco charmant la cena a piedi scalzi a Le Morne Plage, il beach restaurant dell’hotel. Volo diretto a Mauritius da Milano e Roma con Meridiana (www.meridiana.it) da 897 euro. Info: www.tourism-mauritius.mu/it

mauritius

 Articolo pubblicato il 5 gennaio 2015 su Il Giornale

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