Nonostante occupi una porzione piuttosto rilevante dell’India centrale, estesa quanto l’Italia, il Madhya Pradesh spesso non figura negli itinerari turistici del paese, non certo per mancanza di attrattive quanto piuttosto per la penuria di strade e le distanze considerevoli. La terra di mezzo, così chiamata per la sua posizione intermedia tra le pianure del Gange a nord e i rilievi montuosi del Deccan a sud, si presenta come un vasto altipiano privo di sbocchi al mare e ricco di boschi, di pianure e di rigogliose foreste che rappresentano un terzo del patrimonio boschivo della confederazione. Nelle foreste di teak, palissandro e sal vivono ancora ad uno stadio primordiale numerose tribù dravidiche preariane di adivasi. Stato povero, con prevalente popolazione rurale e scarsi agglomerati urbani, possiede un sottosuolo abbondante di minerali, presupposto per una nascente industria. Ogni capitolo della storia indiana vi ha lasciato un segno tangibile, in quanto tutti i popoli e gli eserciti che hanno invaso la penisola sono dovuti passare attraverso questo corridoio strategico, lasciando un gran numero di pregevoli monumenti. Alcuni dei suoi bellissimi parchi nazionali, dove si riscontra la maggior concentrazioni di tigri al mondo, tutelano anche gli ultimi lembi di quell’enorme foresta che fino a 150 anni fa si estendeva su tutta l’India centrale. Furono propri questi territori, nonché il caso reale della scoperta nel 1831 di un ragazzo allevato da un branco di lupi, ad ispirare allo scrittore britannico Kipling la stesura de Il libro della giungla. La tigre costituisce uno dei maggiori e più affascinanti predatori, una vera macchina da caccia nel sottobosco della giungla, dove si muove in perfetta silenziosità forte del mimetismo offertole dal suo mantello striato. Originaria delle foreste fredde della Siberia, si è diffusa in quasi tutta l’Asia, divenendone la regina incontrastata, tale da incutere terrore anche all’uomo; oggi sopravvive quasi solo in India, e senza specifiche azioni di tutela sarebbe anche qui già estinta. Animale solitario e territoriale, risparmia al massimo le energie per impiegarle nella caccia notturna, utilizzando vista e udito straordinari; caccia qualsiasi tipo di animale le si pari davanti, perché necessita di almeno10 kg di carne al giorno, e riesce ad uccidere animali anche di stazza doppia della sua, grazie alla sua notevole forza. Per secoli è stata l’oggetto preferito di caccia della nobiltà indiana, poi degli ufficiali inglesi, arrivando a rasentare l’estinzione, ancora non del tutto scongiurata.
Il Madhya Pradesh possiede un rilevante patrimonio artistico e naturalistico, tra i meno conosciuti dell’India e riservati soltanto a visitatori colti e curiosi. Il complesso artistico più famoso, tra i più importanti del paese, è dato dai 22 templi di Khajuraho, eretti attorno al 1000 come capolavori architettonici dell’arte hindù e rimasti poi inghiottiti dalla giungla e sconosciuti al mondo fino al 1838. Più dei templi in sé, ad attirare l’attenzione sono le migliaia di pannelli decorativi scolpiti in altorilievi tridimensionali nella tenera roccia di arenaria rosa, che dovrebbero ritrarre scene mistiche e mitiche, mentre in realtà per il loro esplicito erotismo costituiscono un vero Kamasutra illustrato, un manuale pratico di sesso tantrico capace di scandalizzare i puritani ufficiali inglesi che lo scoprirono. Non lontano si trova Orchha, capitale per oltre due secoli dal XVI di un potente regno rajput, città murata piena di templi, palazzi, padiglioni, giardini e monumenti funerari tutti guglie e cupole, decorati da preziose pitture murali, splendido esempio dell’architettura araba medievale. Bandhavgarh rappresenta il parco nazionale con la maggior densità di tigri di tutta l’India, un cinquantina di esemplari la cui ricerca avviene a dorso d’elefante. Tra colline, pianure e le rovine di un forte risalente al I sec. a.C., offre ospitalità anche a leopardi, cervi, scimmie, gazzelle, antilopi, orsi labiati e a tanti altri animali. Il Kanha national park con i suoi 940 kmq di foresta, savana e praterie, costituisce la maggior riserva naturale indiana; protegge 138 esemplari di tigri e un gran numero di leopardi, cervi pomellati, antilopi, bisonti, cervicapra nonché uccelli di vario tipo.
L’operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" (tel. 02 34 93 45 28, www.deserti-viaggilevi.it), specializzato in itinerari di interesse etnografico e ambientale e specialista sull’India, propone un viaggio di 10 giorni alla scoperta dei monumenti e della natura del Madhya Pradesh, con una puntata al famoso Taj Mahal di Agra, il monumento più amato di tutta l’India. Partenze individuali settimanali con guide locali di lingua inglese e mensili di gruppo da ottobre ad aprile 2012 con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma, pernottamenti nei migliori hotel e lodge con pensione completa, quote da 2.100 euro.