A Roma le isole Seychelle si potranno vedere con gli occhi di un artista nativo, la cui produzione creativa si basa sui sentimenti. È George Camille che racconta le sue isole di straordinaria bellezza, varietà botanica e importanza geologica ed ecologica, dal 9 al 30 giugno in una mostra allestita al 28 Piazza di Pietra Fine Art Gallery nel Palazzo Ferrini-Cini, per la sua prima personale nella capitale.
Seychelles, My Soul il tutolo della mostra di George Camille
L’8 giugno sarà inaugurato questo suggestivo viaggio alla scoperta dell’universo emotivo di Camille che pone al centro la Natura, con la quale è in stretta connessione. Il tutolo scelto per l’esposizione non poteva essere più azzeccato, visti i temi trattati e la forte connessione con essi: Seychelles my soul!
L’artista esplora la frizione che si crea nell’arcipelago delle Seychelles tra turismo e necessità di preservare un patrimonio ambientale unico al mondo. La mostra rappresenta e può essere letta come un inno alla bellezza di una terra paradisiaca da conoscere, rispettare e proteggere: l’arcipelago delle isole Seychelles.
George Camille: l’artista seychellese più significativo
Considerato l’artista seychellese più significativo e versatile, Camille pone al centro della sua riflessione artistica la Natura e il complesso rapporto con l’uomo, attraverso un personale universo iconografico in cui compaiono ripetutamente l’essere umano, il pesce, il geco, la foglia, l’acqua, la tartaruga.
Quella di Camille non è arte decorativa, va oltre la pura narrazione fantastica del proprio paese e delle proprie tradizioni. È un’arte autenticamente carica di significato, una lucida e attenta riflessione sul mondo, sulla natura, sul rapporto con essa e sul nostro approccio (in)sostenibile.
Camille ha studiato arte al Seychelles College fino al livello A. Ha ricevuto borse di studio per approfondire gli studi al Blackheath College of Art e al Goldsmiths College, entrambi a Londra. Una serie di importanti amicizie collaborative con altri artisti ha anche contribuito a focalizzare la sua direzione come artista, in particolare l’artista francese Mikel Chaussepied che nel 1992 lo ha introdotto alle tecniche dell’incisione.
L’universo pittorico di Camille si compone di narrazioni intrise di Acqua e di Terra: blu profondi, momenti del quotidiano con gli uomini e le donne colti di sorpresa nei loro gesti abituali, galli, oche, uccelli, che abitano tele e superfici pittoriche.
Accanto alla potenza del simbolo, emerge ovunque la potenza e pienezza del colore: il blu intenso delle acque profonde dell’oceano e il verde sgargiante della fitta vegetazione della foresta sono un inno alla straordinaria varietà ambientale di questa terra.
Artista e sapiente artigiano, Camille, che si muove con agilità nel contesto di differenti formati, sperimenta e percorre con disinvoltura svariate tecniche artistiche, mostrando un’abilità rara nell’utilizzo dei vari media, la pittura su tela con l’acrilico, il collage, la grafica e l’incisione declinata su carta e rame, l’acquerello, la scultura, l’installazione, fino alle sperimentazioni con il tessuto, l’utilizzo e l’intreccio di fili metallici, il riutilizzo di oggetti in disuso.
L’arte di George Camille, nota in Italia essenzialmente per le tre presenze alla Biennale di Venezia, nel 2015, 2017 e 2019, è presentata per la prima volta in Italia, nella Capitale, con una esposizione personale che propone al pubblico una selezione di opere comprendente lavori nuovi e recenti affiancati alla sua produzione precedente e più nota, alla scoperta delle radici dell’artista e del profondo legame con la sua terra.
La mostra è promossa da Tourism Seychelles in Italia e George Camille Art Studio, e realizzata con il coordinamento generale di Pandion edizioni e Inmagina e la partecipazione di Comediarting.
Sono partner Etihad Airways e Fours Seasons Natura e Cultura tour operator.
La mostra è curata da Gina Ingrassia. Il catalogo è edito dalla Pandion Edizioni.