Sono ben quattro le stelle assegnate ad altrettanti ristoranti della Valle Isarco (Alto Adige) dalla nuova edizione della Guida Michelin 2009. Una densità di eccellenze praticamente unica. Di queste, addirittura due sono le new entry: lo Stafler a Mules, vicino a Vipiteno, e La Passion a Vandoies. Mentre le riconferme sono il Tilia, sempre a Vandoies (due stelle quindi concentrate in un unico piccolo paese dell’area turistica Valle Isarco: un record!), e lo Jasmin a Chiusa (presso l’albergo Bischofhof).
Nel ristorante Stafler (presso il Romantikhotel Stafler) a Mules lo chef Peter Girtler reinterpreta le antiche ricette della tradizione con ingredienti selezionati dei contadini locali, usando sapientemente le erbe aromatiche appena colte nell’azienda agricola di proprietà… Il ristorante La Passion è una vera chicca: con soli 4 tavoli in un ambiente molto intimo con una stube in legno del XVI secolo e una ricchissima cantina. Nel ristorante Jasmin la passione e l’abilità di Martin, figlio dei proprietari dell’albergo, stupisce con i suoi delicati menù a base di pesce o il menù degustazione creativo, che propone spuma di patate al tartufo, panna acida, caviale Beluga imperiale, e ancora risotto mantecato al crescione, agnello cotto nel fieno… E nel Tilia, sempre a Vandoies, l’alta cucina si unisce all’impagabile atmosfera di una antica dimora signorile, impreziosita da mise en place impeccabili…
Ma non vanno dimenticati i tanti altri ristoranti d’eccellenza assoluta come il Turmwirt a Gudon (sopra Chiusa), lo Steinbock a Villandro, il Pretzhof in Val di Vizze. Perché qui in Valle Isarco si va forti di una vocazione plurisecolare all’ospitalità – frutto della posizione di cerniera fra nord e sud d’Europa. E la tradizione tirolese in cucina, rinvigorita da materie prime speciali dei masi circostanti, si fonde in modo intrigante con la cucina mediterranea e contemporanea, come dimostrano le carte di questi ristoranti stellati.
Grande ristorazione, dunque.
Ma la Valle Isarco, come non bastasse, è anche una pregiatissima zona vitivinicola. Anche il Gambero Rosso dà lustro a questa zona dell’Alto Adige nominando enologo dell’anno Celestino Lucin, ‘Kellermeister’ (cantiniere) dell’Abbazia di Novacella. Che ha ottenuto ben due "3 bicchieri" della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso 2009: l’Alto Adige Valle Isarco Riesling Praepositus ’06 e l’Alto Adige Valle Isarco Sylvaner Praepositus ’07. E a proposito di 3 bicchieri: in un territorio vitato molto piccolo, di appena 300 ettari, come la Valle Isarco sono addirittura altri 4 (6 in totale, quindi) i vini insigniti dell’ambito riconoscimento: Alto Adige Valle Isarco Riesling Kaiton ’07 Kuenhof – Peter Pliger; A. A. Valle Isarco Sylvaner R ’07 Köfererhof – Günther Kershbaumer; A. A. Valle Isarco Veltliner ’07 Garlider – Christian Kerschbaumer; A. A. Valle Isarco Veltliner ’07 Hoandlhof – Manfred Nössing.
E così, la Valle Isarco è davvero la valle del gusto: buona cucina, ottimo vino e .. in questa stagione lo sci: sono tre piaceri della vita che qui si possono assaporare tutti assieme in un colpo solo. Già, non c’è altra zona sciistica italiana dalle cui piste si scorgano così bene le geometrie dei filari di vigne (e viceversa). Nell’area Valle Isarco del Dolomiti Superski (Plose-Bressanone, Gitschberg-Maranza, Jochtal-Valles) e nella zona Vipiteno e le sue vallate (Racines-Giovo, Monte Cavallo-Vipiteno, Ladurns-Colle Isarco) si può sciare su 140 km di piste quasi ‘sopra i vigneti’ più settentrionali d’Italia (che sono anche quelli più a ridosso delle Dolomiti). Succede in particolare alla Plose, il bianco ‘panettone’ che sovrasta Bressanone e la sua luminosa conca, dove ben presto abeti e prati, in cui serpeggia la pista nera più lunga dell’Alto Adige (la Trametsch, 9 km), lasciano il posto ai vigneti gestiti con le tecniche più aggiornate.
Da questi vigneti ‘vista piste da sci’ vengono memorabili vini bianchi, ‘cristallini’ e nervosi, potenti per aromaticità e mineralità, e anche di notevole longevità. Qui, dove si scorgono già le cattedrali di roccia del Putia e delle Odle, si producono infatti straordinari Sylvaner – che è un po’ il vitigno simbolo -, Müller Thurgau, Pinot Bianco, Pinot grigio, Gruner Veltliner (espressioni aromatiche erbacee molto intriganti), Kerner (incrocio tra Riesling e Schiava, profumi di fiori, spezie, ed erbe alpine), Riesling, Gewurztraminer (più fresco e minerale rispetto ad altre zone altoatesine).
Ma anche i rossi si esprimono sorprendentemente bene, con corpo, struttura ed eleganza (con vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon e Pinot nero, ma anche con gli autoctoni Lagrein o la tipica Schiava).
A pochi chilometri dalle piste è anche possibile visitare cantine e fare acquisti, come presso lo spaccio con mescita della Cantina Produttori Valle Isarco, alle porte di Chiusa, bella architettura moderna a 100 metri dal casello autostradale, o presso la stessa Abbazia di Novacella, 600.000 bottiglie l’anno da 25 ettari di proprietà ed altri in ‘gestione’. Visitare queste cantine è poi una buona scusa per escursioni e passeggiate a piedi fra i vigneti, anche d’inverno: la neve, infatti, di solito se ne sta appena un po’ più in alto, per imbiancare le stazioni sciistiche…
INFO: CONSORZIO TURISTICO VALLE ISARCO,
Bastioni Maggiori 26/a, 39042 Bressanone (BZ),
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