La California, settima economia “mondiale” se fosse un paese indipendente ha da turism un fortissimo contributo.
Negli ultimi anni, però, al di là delle conseguenze per chi abita lo stato, per il turismo appaiono tempi imprevedibilmente difficili, perché spesso scoppiano incendi selvaggi e furiosi.
L’ultimo della serie il 27 luglio, quando migliaia di vigili del fuoco sono stati impegnati in una feroce battaglia contro un incendio boschivo in rapida espansione nella California settentrionale. L’incendio, che ha raddoppiato le sue dimensioni nel giro di 24 ore, ha minacciato di avere un impatto molto pesante sull’ industria dei viaggi e del turismo dello stato.
L’incendio boschivo, noto come Park Fire, è divampato alle 14:52 del 24 luglio nei pressi dell’Upper Bidwell Park, a est di Chico. Entro la sera del 27 luglio, aveva bruciato oltre 350.012 acri (141.640 ettari), situati a circa 90 miglia a nord di Sacramento, ed era stato contenuto solo al 10%.
Le previsioni meteorologiche davano temperature più fresche e un’umidità più elevata, che avrebbero potuto contribuire a rallentare la diffusione dell’incendio boschivo.
Purtroppo così non è stato, infatti entro la sera del 27 luglio, l’incendio aveva distrutto 134 strutture.
California: uno Stato messo a dura prova
Le autorità statali sono state costrette ad emettere ordini di evacuazione e allerte per diverse comunità in più contee, tra cui un avviso per la città di Paradise, che era stata precedentemente devastata dal mortale Camp Fire nel 2018. Questa situazione in costante evoluzione, ha sollevato preoccupazioni sulle potenziali ripercussioni per il settore dei viaggi in California, che ha il picco proprio in estete, fra turismo domestico e straniero, in particolare nelle aree colpite e in quelle confinanti.
La Casa Bianca ha confermato la massimizzazione ed il supporto per gli sforzi antincendio.
Le autorità hanno arrestato un uomo il 25 luglio, sospettando di aver appiccato il Park Fire facendo precipitare un’auto in fiamme in un burrone nel pomeriggio del 24 luglio.
Secondo il National Interagency Fire Center, questo è l’incendio più grande tra i numerosi incendi boschivi attivi in tutto il paese, che hanno, assieme, prodotto il devastante bilancio di due milioni di ettari andati in fumo.
In Oregon, gli incendi hanno continuato a bruciare, con il solo Durkee Fire che ha mandato in fumo oltre 288mila acri nella regione orientale dello stato.
Il servizio forestale degli Stati Uniti ha annunciato la tragica morte di un pompiere il 26 luglio, in seguito allo schianto di un’autocisterna monomotore nei pressi dell’incendio di Falls, nel sud-est dell’Oregon.
