Nel mese di agosto nella provincia di Cagliari si è registrato un sensibile calo con 83.462 arrivi, contro gli 84.803 dello stesso periodo del 2009; sono aumentate però le presenze negli alberghi: 538.943 nel 2010, rispetto a 523.239 nel 2009. A Cagliari il trend positivo dell’estate è continuato anche nei mesi autunnali: a settembre le presenze negli hotel della città sono state di 40985, contro i 38644 del 2009, a ottobre 2020 si registrano 36.273 presenze, rispetto alle 31.225 del 2009 (dati forniti dalla Provincia di Cagliari). Nonostante la crisi che ha investito il settore quindi, Cagliari e la sua provincia, anche se con dati sensibili, hanno reagito bene, in particolare in periodi considerati non di alta stagione. Merito sicuramente della destinazione: l’isola è particolarmente amata da italiani e stranieri, dall’apertura del porto di Cagliari alle navi da crociera, alla presenza di voli low cost dall’Italia e dall’estero.
Questi elementi però non bastano a consolidare e sviluppare il turismo in questa parte dell’isola. Occorre un esame attento delle dinamiche dei flussi e soprattutto un’azione comune da parte degli operatori del settore. Per questi motivi, il Consorzio Sardegna Costa Sud si è fatto promotore di un’iniziativa che vede coinvolti 10 Consorzi sardi che rappresentano in totale oltre 350 aziende, più di 70 mila posti letto tra Hotel, Residence, CAV e campeggi: il Consorzio Sardegna Costa Sud, il Consorzio Operatori Turistici di Santa Teresa di Gallura, di Arzachena, dell’Oristanese, di Palau, di Costa Rei, il Consorzio Turistico L’Altra Sardegna, il Consorzio del Laghi, del Grifone e il Consorzio Villasimius per il Turismo.
Insieme questi professionisti del settore intendono sensibilizzare l’amministrazione regionale che negli ultimi anni hanno promosso i Consorzi fra gli operatori del Commercio, e dell’Agricoltura, dimenticando i Consorzi Turistici "che – dice Renato Serra presidente del Consorzio – grande importanza hanno sull’economia dell’isola, sull’importanza per gli imprenditori del ramo di operare insieme tra di loro ed insieme all’amministrazione regionale, al fine di poter agire di più e meglio e competere quindi con altri mercati".
Volontà dei 10 Consorzi è di discutere con le istituzioni sulle problematiche del Turismo e dei Consorzi in particolare, anche alla luce di quanto emerso nella recente giornata agli "Stati Generali del Turismo", dove la parola d’ordine è stata "destagionalizzazione", ovvero portare turisti in Sardegna anche tra l’autunno e la primavera. Un impegno che il Consorzio Sardegna Costa Sud sostiene da tempo, e che ora intende sviluppare con il sostegno e la cooperazione di altri Consorzi e dell’amministrazione regionale coinvolgendo le aziende e gli imprenditori in una operazione definita dall’assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi: "trasversale".
Proprio nei giorni scorsi, i 10 Consorzi Turistici hanno inviato una lettera all’Assessore Crisponi per illustrare e discutere delle problematiche del settore e offrirgli la collaborazione necessaria per promuvere insieme il rilancio della Sardegna.
"Abbiamo fiducia nel nuovo Assessore – prosegue Renato Serra – perché da imprenditore turistico ha dimostrato conoscenza della materia, professionalità nell’agire e qualità manageriali: doti fondamentali per traghettare la Regione verso un nuovo rilancio del comparto turistico".
I Consorzi da sempre svolgono un’opera di marketing territoriale che diventa un’azione di pubblica utilità: sperano quindi che riprendendo il dialogo con le istituzioni questo lavoro venga loro finalmente riconosciuto. Risulta pertanto, necessario che la Regione sostenga queste iniziative di qualità che mirano a promuovere il territorio, favorendo l’associazionismo tra le micro, piccole e medie imprese e la crescita di attività turistico-commerciali, che valorizzano il patrimonio ambientale e la ricettività turistica alberghiera e/o extra alberghiera e che consentono di creare o comunque di salvaguardare posti di lavoro.
"Riteniamo – continua Serra – che questo sostegno possa avvenire attraverso l’istituzione di specifici fondi destinati esclusivamente ai Consorzi Turistici ovvero alle aggregazioni tra imprese turistiche, dal momento che solo in maniera unitaria diventa possibile affrontare la competitività del mercato e realizzare le sinergie derivanti da un’azione congiunta, che consenta economicità, efficienza ed efficacia".
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