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venerdì, Giugno 20, 2025

Hotel Mediterraneo: tutti i sapori di Sorrento

testi e foto di Elena Bianco

C’è un luogo a Sorrento che sembra essere la summa di quella “Campania felix” tanto decantata dai Romani, terra così fortunata da regalare frutti dal sapore intenso e unico, grazie allo iodio del mare e ai terreni vulcanici.

L’Hotel Mediterraneo, a Sant’Agnello, Sorrento

Sorrento
Il Vesuvio dalla terrazza del Mediterraneo

Il vulcano per antonomasia, il Vesuvio, si vede bene dalla meravigliosa terrazza del Vista Sky Bar, su cui l’aperitivo al tramonto preparato dall’Head Bartender Arturo Iaccarino e rinforzato da sfiziosi finger food, è un must imperdibile.

Quello che rende l’esperienza gastronomica al Mediterraneo unica è però la capacità di offrire l’ampia gamma di dei sapori campani e soprattutto proprio quelli del Golfo di Napoli declinati con caratteristiche diverse, in differenti tipologie di elaborazioni, dalla tradizione popolare alle raffinate creazioni degli chef, il tutto orchestrato sapientemente dallo Chef Executive Giuseppe Saccone, cresciuto alla scuola di nomi come Gualtiero Marchesi e Enrico Crippa.

SOrrento
Veduta Aerea del Mediterraneo sulla scogliera di Sant’Agnello

Tutti, infatti, anche chi si definisce gourmet, desiderano mangiare cibi diversi, dal confort all’impegnato, in diversi momenti, come succede nella vita di tutti i giorni. Il grande fil rouge dell’Hotel Mediterraneo è proprio questo: essere un albergo di lusso, ma con un approccio decisamente famigliare, easy, quasi quotidiano.

Una virtù rara, che appartiene massimamente ai partenopei e che fa dell’accoglienza in questa parte d’Italia qualcosa di irripetibile altrove.
«Questa era la casa di campagna del 1912 della mia bisnonna, sorella di Achille Lauro, racconta Vincenzo Monti, proprietario insieme alla famiglia, dell’hotel Mediterraneo – Abbiamo voluto mantenere nel tempo il carattere famigliare dell’atmosfera – anche ora che l’hotel è cinque stelle – e i materiali decisamente local, come i pavimenti in legno che ricordano gli intarsi di Sorrento, alcuni piani in lava del Vesuvio, le ceramiche di Vietri, il marmo perlato campano».

Sorrento
Terrazza Mediterraneo Bistrot Carciofi alla giudia @elenabianco

Fra gli ultimi nati, dopo la radicale ristrutturazione del 2020, è la Terrazza Mediterraneo Bistrot, un ristorante con dehor affacciato sullo straordinario belvedere di Sant’Agnello, da cui sembra di toccare Ischia e Procida, circondati dall’abbraccio della costa di Napoli e dall’imponente profilo del Vesuvio.
Un luogo per ogni ora del giorno, dalla colazione al dopocena che regala una full immersion nella cucina italiana (italiani tutti i prodotti, pure il caviale viene dal bresciano). Da quella romana dei carciofi alla giudìa a quella piemontese del vitello tonnato alla cotoletta alla milanese, fino a una napoletanissima parmigiana di melanzane, il menù è un excursus perfetto per gli ospiti stranieri che vogliano provare la vera cucina del Bel Paese; ma la tavola dello chef Alessandro Bisconti è godibilissima anche da noi italiani per mangiare piatti regionali fatti come Dio (e Artusi) comanda.

Sorrento
Vista Sky Bar Tramonto @elenabianco

Di tutt’altro tenore la cena al Vesuvio Panoramic Restaurant, ai piani alti dell’hotel.
Qui il giovane Chef de Cuisine Nicola Celentano, gioca con i sapori locali, soprattutto con i prodotti IGP e DOP della penisola Sorrentina, rielaborandoli con tecniche innovative e creatività personale. Sicuramente l’esperienza ai Quattro Passi, tristellato a “quattro passi” di distanza, ha contribuito ad aprirgli la mente e a farlo pensare fuori dalla scatola della regionalità.

Poi ha iniziato a camminare con le sue gambe in modo eccellente, elaborando piatti complessi come il Signature Vesuvio, scrigno dal cuore morbido di ricotta chiuso da un fiore di zucca fritto che sembra dipinto su una chips. Oppure il Finto Pomodoro che, tolto il picciuolo, rivela una mousse di parmigiana di melanzane. Ma Celentano sa anche restare, sempre parlando di passi, con i piedi per terra, con la semplicità perfetta dell’Oro di Mare, le linguine di Gragnano ai ricci e canolicchi che profumano di finocchietto e hanno il tocco dolce-amaro del broccolo.

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Vesuvio Panoramic Restaurant: il Falso Pomodoro @elenabianco

Quando dal quinto piano si scende a piano terra, nell’area dell’Aqua Pool Lounge abbracciata dal verde, gli eventi legati al cibo di Sorrento regalano serate da veri foodies. Come lo Gnocchi Day, format ideato dalla giornalista Carmen Davolo, che riunisce a fine aprile i migliori chef stellati della zona per celebrare un piatto tradizionale delle famiglie, vanto e memoria della gastronomia sorrentina. Ma nel caso non ci fosse un evento programmato si può sempre “inventare”.

Sorrento
Benito Iaccarino prepara la pizza @elenabianco

Basta chiamare Benito Iaccarino, pizzaiolo dell’Hotel Mediterraneo da oltre cinquant’anni, per una lezione di pizza che ha come risultato specialità come la pizza ai formaggi e buccia di limone di Sorrento e tanti racconti altrettanto gustosi. «La pizza sorrentina è più leggera di quella napoletana, con il cornicione più basso e la fetta più croccante, per via dei forni con la bocca più larga», spiega. «Il clima diverso da Napoli incide fortemente sulla lievitazione. Anche l’acqua conferisce un gusto unico. Usiamo inoltre come formaggio la “treccia di Sorrento” da latte vaccino». Ecco spiegato perché la golosità prevale sulla moderazione e di pizze se ne assaggiano almeno due. Dopo si è pronti per un drink di fine serata nelle atmosfere ovattate dell’Oltremare Lounge Bar.

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