Un Sol Levante meno noto da scoprire in occasione della Giornata Mondiale del Turismo il prossimo 27 settembre
Il Giappone lontano dai luoghi più conosciuti e frequentati dal turismo è un paese pieno di meraviglie, di silenzi, di meditazione e di introspezione. L’occasione per scoprirlo è Giornata Mondiale del Turismo il 27 settembre, momento importante per promuovere la consapevolezza riguardo il valore sociale, culturale, politico ed economico del turismo.
Il tema scelto per quest’anno, “Turismo e Pace”, ci porta dritti in Giappone, patria di meditazione, pellegrinaggi e templi antichi da visitare, una destinazione imperdibile, da scoprire oltre i sentieri meno battuti.
Entrare in contatto con la cultura locale
Una delle forme di turismo più autentico da sperimentare è quella a contatto con le comunità locali, che permette di immergersi nell’atmosfera più tradizionale e di conoscere da vicino una cultura lontana. Questa forma di turismo si può vivere, per esempio, a Shirakawa-go (nella prefettura di Gifu, ad una cinquantina di minuti di autobus da Takayama), un sito protetto dall’UNESCO che permette a tutti i visitatori di vivere un’esperienza fuori dal tempo.
La visita comincia dal borgo di Shirakawa-go Ogimachi, che ospita le caratteristiche case gassho-zukuri, costruite senza chiodi, solo incastrando le travi di legno che le compongono l’una con l’altra. Queste strutture fungono sia da musei che da alloggi, e regalano ai turisti una cartolina sul passato del paese del Sol levante; tra queste, da visitare assolutamente è la Casa Tajima, dove viene ricostruita l’importanza dell’industria della seta per il villaggio di Shirakawa-go e per tutto il Giappone dell’epoca pre-industriale, mostrando ai visitatori la storia del villaggio e il processo produttivo della seta.
Ritrovare la pace interiore tramite la meditazione
Una delle prime immagini che vengono in mente quando si pensa al Giappone è quella della meditazione, famosa per i suoi benefici per mente e corpo. Una pratica diffusa è la meditazione zen (zazen), che si pone l’obiettivo di raggiungere l’autorealizzazione e la consapevolezza di sé. Sono numerosi i templi che offrono la possibilità di sperimentare questa disciplina, anche nelle grandi città come Tokyo o Kyoto, dove si può prendere parte a lezioni di gruppo in uno dei tanti templi. Per vivere un’esperienza zen con un tocco di ospitalità tradizionale giapponese, nella prefettura di Fukui, nella regione di Chubu, si trova l’hotel Haku Jukan. Situato poco fuori l’Eiheji, un complesso monastico sede della scuola Soto del Buddismo Zen, questa antica locanda fonde zen e comfort moderni offrendo ai suoi ospiti un soggiorno tradizionale nel segno dell’estetica zen. Nella struttura è presente una guida che li accompagnerà nelle sessioni mattutine di zazen nel tempio rispondendo a domande e dispensando consigli su meditazione e sulle altre attività disponibili, come la copiatura dei sutra.
Camminare per trovare l’illuminazione spirituale
La spiritualità è un altro degli elementi chiave della cultura giapponese, e uno dei modi per dedicarsi alla ricerca della propria pace interiore è percorrere la rete di sentieri di pellegrinaggio Kumano Kodo, un percorso che attraversa le 4 prefetture di Wakayama, Nara, Osaka e Mie lungo le stesse strade calcate da imperatori, monaci e samurai del passato alla ricerca di guarigione e purificazione. Questo cammino, designato sito UNESCO nel 2004, si compone di 7 diversi sentieri e il suo centro è rappresentato dai tre santuari di Kumano Sanzan: Kumano Hayatama Taisha, Kumano Nachi Taisha (con il vicino Tempio di Nachi Seigantoji) e Kumano Hongu Taisha. Per quanto rappresentino la meta principale del percorso, però, non sono gli unici luoghi di culto:sparsi lungo i vari sentieri si trovano i “99 Santuari Oji”, santuari più piccoli che fungono da guida e riparo per tutti i pellegrini.
Meditare lontano dalla confusione delle grandi metropoli
Quella dei templi è una delle immagini più popolari che viene in mente in relazione al Giappone, e, benché ce ne siano alcuni molto frequentati, altri sono ancora tutti da scoprire. Come lo Tsubosaka-dera, nella prefettura di Nara, costruito nel VII secolo, quando la città era la capitale del Giappone. Questo tempio regala una vista spettacolare sul Monte Yoshino e sulle sue foreste di ciliegi, ma la peculiarità del luogo è rappresentata dalla possibilità di partecipare a visite notturne, durante le quali i monaci guidano i turisti alla scoperta delle aree più importanti del tempio, come la statua di Senju Kannon dalle mille braccia. Durante la visita è possibile indossare abiti tradizionali e partecipare ad una sessione di preghiera buddhista.
Spostandosi più ad est, la prefettura di Kanagawa ospita un altro storico tempio: Hase-dera, legato al tempio di Nara da una storia particolare: al suo interno si trova infatti la sorella della statua di Kannon custodita nell’antica capitale, costruita su commissione del monaco Tokudo Shonin e in seguito gettata in mare come offerta. La statua riaffiorò anni dopo nelle vicinanze di Kamakura e il tempio fu costruito appositamente per ospitarla. Sorgendo su una collina lo Hase-dera è un ottimo luogo da cui ammirare Kamakura dall’alto e l’oceano, oppure scattare splendide foto.Non da meno è il giardino che circonda il tempio, dove il colore delle foglie in autunno e la fioritura dei ciliegi in primavera mettono d’accordo sia chi cerchi un momento di incanto che i fotografi a caccia dello scatto perfetto.
Per maggiori informazioni: Japan Travel