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venerdì, Dicembre 13, 2024

Coronavirus: i Paesi che vietano l’ingresso e i voli cancellati

La socia Gist Anna Bruno aggiorna quotidianamente questo elenco sul sito www.fulltravel.it grazie a un costante monitoraggio delle compagnie aeree che cancellano voli da e per l’Italia e dei Paesi che vietano l’ingresso o adottano misure restrittive a causa del coronavirus. (Elenco aggiornato al 12 marzo, ore 10,45)

 

Elenco completo ed aggiornato delle compagnie aeree che hanno cancellato voli o ridotto le partenze da e per l’Italia.

  • Air Algérie, sospesi i collegamenti con l’aeroporto di Milano Malpensa.
  • AirBaltic, ha sospeso tutti i voli da e per le città italiane di Milano e Verona a partire da lunedì 9 marzo e sino al 30 aprile (9 marzo)
  • Air Canada, sospensione dei voli da/per l’Italia dall’11 marzo al 1 maggio 2020.
  • Air China, voli cancellati.
  • Alitalia, 1) riduzione dei voli da e per l’Italia soprattutto del nord. Sospese 38 rotte nazionali e internazionali; 2) sospesi voli RomaBelgrado – Roma dal 9 al 15 marzo, con la possibile sola eccezione del 13. Tale sospensione potrebbe estendersi fino al fino al 31 marzo (fonte Farnesina, 6 marzo); 3) sospesi i voli su Malpensa. Da Milano Linate “solo collegamenti nazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite, mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma”(9 marzo); 4) stop ai voli per il Montenegro fino al 31 marzo; 5) Alitalia ha interrotto i voli internazionali da/per Milano-Malpensa, mantenendo quelli su Roma per il Belgio. Per chi vuole conoscere le modalità di spostamento della data e del nominativo, rimandiamo al nostro articolo cambio prenotazione Alitalia e check-in.
  • American Airlinescancellazione dei voli da e per Milano Malpensa (New York e Miami) fino al 24 aprile.
  • Azerbaijan Airline, sospesi voli diretti bisettimanali su Milano. (9 marzo)
  • Belavia, dal 10 marzo e fino al 2 aprilesospensione dei collegamenti con l’aeroporto di Milano Malpensa; rimangono invece operativi i collegamenti con l’aeroporto di Roma Fiumicino (10 marzo).
  • Blue Panorama, le Autorità di Antigua e Barbuda hanno disposto la sospensione dei voli charter che collegano settimanalmente Antigua e Barbuda con l’aeroporto di Milano Malpensa.
  • British Airways, stop ai voli da e per l’Italia.
  • Brussels Airlines, Brussels Airlines ha proceduto alla cancellazione di tutti voli ad eccezione di quelli su Roma pere da il Belgio.
  • Bulgaria Air, cancellazione dei voli da e per Milano fino al 27 marzo. (fonte Farnesina, 27 febbraio)
  • Cabo Verde Airlines, voli cancellati per Milano e Roma fino al 20 marzo.
  • Cathay Pacific, voli cancellati.
  • Cina e Taiwan, le autorità italiane, il 30 gennaio, hanno disposto la sospensione del traffico aereo diretto con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan. Per informazioni sul proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, si raccomanda di contattare direttamente la compagnia aerea o agenzia viaggi di riferimento. (fonte Farnesina, 4 marzo)
  • Croatian Airlines, sospesi tutti i collegamenti aerei tra Italia e Croazia dal 10 al 28 marzo (11 marzo)
  • Czech Airlines, cancellazione dei voli da Praga per le destinazioni italiane di Milano e Bologna fino al 6 aprile 2020 ma l’interruzione potrà essere soggetta a proroga. (fonte Farnesina, 4 marzo)
  • Delta, cancellazione dei voli da e per Milano Malpensa (New York e Miami) fino al 30 aprile.
  • Easyjet, sospesi tutti i voli da e per l’Italia.
  • El Al Israel Airlines, cancellazione dei voli da e per l’Italia fino al 27 marzo.
  • El Salvador, divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti da Italia. (12 marzo)
  • Eva Air, voli cancellati.
  • Finnair, La compagnia aerea nazionale Finnair ha annunciato la cancellazione dei voli diretti Helsinki-Milano (e viceversa) tra il 9 marzo e il 7 aprile e la cancellazione di tutti i voli diretti Helsinki-Roma (e viceversa) tra il 12 marzo e il 7 aprile 2020. Ha inoltre annunciato la cancellazione di 2400 voli tra il 29 marzo e il 30 aprile (tra cui tutti i collegamenti diretti a Bologna, Venezia, Stoccarda, Spalato e Uumaja) e la forte riduzione dei voli verso ulteriori destinazioni nazionali ed europee. Si raccomanda di verificare direttamente con la compagnia aerea l’operatività del proprio volo. (fonte Farnesina, 11 marzo)
  • Jet2, sospesi tutti iv oli da e per l’Italia fino al 26 aprile.
  • Korean Air, cancellazione dei voli da e per l’Italia.
  • Kosovo, sospensione dei voli sulla tratta Pristina-Verona (fonte Farnesina, 9 marzo)
  • Kuwait Airways, Kuwait Airways ha sospeso i voli diretti da/per Milano e Roma fino al 31 marzo (fonte Farnesina, 8 marzo)
  • LATAM Airlines Brasil, sospesi i voli diretti San Paolo-Milano, per ragioni commerciali (forte riduzione della domanda sulla tratta) dovute all’emergenza sanitaria in corso. (fonte Farnesina, 3 marzo)
  • Lufthansa, riduzione dei voli verso e da l’Italia (Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa) per il mese di marzo.
  • Montenegro Airlines, cancellata l’intera programmazione dei voli sulla linea area Roma-Podgorica fino al 31 marzo
  • Neos, voli cancellati.
  • Norwegian, 1) voli ridotti da Roma verso gli Stati Uniti (New York, Los Angeles e Boston); sospesi voli per l’Islanda oli per e da Milano fino al 15 marzo (fonte Farnesina, 8 marzo); voli sospesi per la Norvegia diretti per Milano fino al 15 marzo (fonte Farnesina, 9 marzo)
  • Qatar Airways, prenotazione sospese per tutto marzo.
  • Ryanair, cancellati tutti i voli internazionali da e per l’Italia fino al 9 aprile. (fonte Repubblica, 10 marzo)
  • Royal Jordanian,sospesi i collegamenti diretti con l’Italia fino al prossimo 31 marzo. (fonte Farnesina, 3 marzo)
  • SAS, 1) sospesi i collegamenti aerei tra l’Islanda e gli aeroporti di Milano, Venezia, Bologna e Torino dal 4 al 16 marzo. Informazioni sulle modalità di rimborso e cambio di biglietto sul sito della compagnia (fonte Farnesina, 4 marzo); 2) sospesi i voli in partenza per Milano, Venezia, Bologna e Torino per la Norvegia fino al 16 marzo (fonte Farnesina, 9 marzo); 3)dal 16 marzo al 3 aprile, sospesi tutti i voli per Milano, Bologna, Torino e Venezia. Sono possibili ulteriori modifiche o cancellazioni di voli dalla Danimarca all’Italia (fonte Farnesina, 9 marzo).
  • SwissAir, riduzione dei voli verso e da l’Italia (Firenze, Milano, Roma e Venezia) fino a fine marzo (fonte Farnesina, 3 marzo). 
  • Thai Airways,  cancellazione dei voli diretti da/per Milano a partire dall’11 marzo a fine mese e la sospensione della tratta aerea Fiumicino-Bangkok (voli TG944 e TG945) dal 15 al 29 marzo compreso. (fonte Farnesina, 10 marzo).
  • Turkish Airlines, cancellati voli da e per l’Italia:”A causa dell’aumento di casi di coronavirus (COVID-19) in Italia, i voli di Turkish Airlines da/per questo Paese saranno cancellati dal 1° marzo 2020. Per informazioni dall’Italia numero di telefono: 800599111” si legge nella nota della compagnia.
  • Twin Jet, cancellazione dei voli da e per l’Italia.
  • United, voli cancellati.
  • Uzbekistan Airways, cancellazione dei voli da e per l’Italia.
  • Wizz Air 1) riduzione dei voli da e per l’Italia soprattutto del nord. “A causa della flessione nella domanda ha tagliato circa il 60% dei voli da e per l’Italia fino al 2 aprile” è la sintesi di un comunicato stampa; 2) cancellati tutti i voli da e per l’Italia per e da Chisinau a partire dal 10 marzo e fino al 5 aprile; 3) sospeso collegamenti con gli aeroporti del nord Italia (Milano, Treviso, Bergamo) e la Bulgaria fino al 3 aprile.

Poiché altre compagnie aeree potrebbero annunciare nuovi provvedimenti e, le stesse presenti nell’elenco di cui sopra. potrebbero apportare modifiche o sospensione di altre tratte, si raccomanda di verificare sempre sul sito della compagnia aerea di riferimento, l’operatività del volo.

Paesi che vietano gli arrivi dall’Italia o che sospendono i voli

  • Albania,blocco dei collegamenti aerei e marittimi da/per l’Italia. Per informazioni sul traffico aereo e lo stato del proprio volo, si raccomanda di contattare la compagnia aerea di riferimento, prima di recarsi in aeroporto. Per quanto riguarda i collegamenti marittimi, nella serata del 10 marzo partiranno gli ultimi traghetti di Adria Ferries da Valona (verso Brindisi) e da Durazzo (verso Bari). (10 marzo)
  • Angola, le Autorità angolane hanno disposto il divieto di ingresso nel territorio dell’Angola per tutti i cittadini non angolani provenienti dall’Italia. (2 marzo)
  • Arabia Saudita, divieto di entrata a chi proviene dall’Italia. A tal fine, le autorità saudite hanno temporaneamente sospeso il rilascio di nuovi visti turistici e la validità di quelli già rilasciati; sospensione temporanea dei viaggi di cittadini sauditi e stranieri residenti verso l’Italia. (9 marzo)
  • Armenia,  chiusura provvisoria della frontiera terrestre e stop dei voli da e per l’Iran. (11 marzo)
  • Australia, divieto di ingresso per i viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti, abbiano soggiornato o transitato in Italia. (11 marzo)
  • Bahamas, divieto di ingresso per tutti i passeggeri, sia di linee aeree che di crociera, non residenti, che abbiano visitato negli ultimi 20 giorni Paesi ad alto rischio, quali Italia. (6 marzo)
  • Bahrein, completare un formulario sullo stato di salute, effettuare un tampone e sottoporsi ad un autoisolamento per 14 giorni presso le loro abitazioni, con monitoraggio delle autorità sanitarie locali, a seguito di registrazione che può essere effettuata o on line o chiamando il numero 444. (8 marzo)
  • Buthan, divieto di ingresso nel Paese a tutti i turisti stranieri per due settimane a partire dal 6 marzo.  (9 marzo)
  • Capo Verde, le autorità locali hanno deciso la sospensione temporanea dei voli charter diretti tra l’Italia e Capo Verde fino al 30 aprile. Ai viaggiatori provenienti dalle zone più a rischio viene distribuito un formulario da compilare, per ottenere indirizzo e contatti in caso di necessità. Si segnala che alcune compagnie aeree hanno ridotto il proprio operativo voli e/o sospeso alcune tratte verso l’Italia. (11 marzo)
  • Corea del Sud, per ragioni commerciali connesse alla riduzione della domanda di biglietti per le tratte di volo tra Italia e Corea del Sud, alcune compagnie aeree (Alitalia, Korean Air, Asiana) hanno annunciato la sospensione dei voli diretti tra i due Paesi. Si raccomanda di verificare direttamente con la compagnia aerea di riferimento l’operatività del proprio volo. (5 marzo)
  • Danimarca, sospesi tutti i collegamenti aerei della Danimarca con Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Marche e Val d’Aosta (considerate zone a rischio elevato di contagio). (10 marzo)
  • Ecuador, divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti da Italia. (10 marzo)
  • Federazione degli Stati di Micronesia, è vietato l’ingresso sul territorio della Federazione a tutte le persone provenienti da Stati in cui siano stati confermati casi di coronavirus, a meno che tali persone, prima dell’ingresso sul territorio micronesiano, non abbiano trascorso almeno 14 giorni in altri Stati nei quali non risultino casi confermati di coronavirus. (5 febbraio)
  • Russia,  a partire dal 13 marzo, vige un divieto temporaneo di rilascio dei visti ai cittadini italiani, ad eccezione dei visti diplomatici, ufficiali, d’affari e umanitari. Inoltre, la compagnia aerea Aeroflot ha annunciato la sospensione dei voli verso le destinazioni di Italia, Spagna, Francia e Germania, dal 13 marzo al 30 aprile. Tutti i passeggeri dei voli in arrivo direttamente dall’Italia, dalla Cina, dalla Corea del Sud, dall’Iran, dalla Francia, dalla Spagna o dalla Germania, in qualsiasi aeroporto russo sono sottoposti a controlli della temperatura. In alcuni scali ciò avviene sia a bordo degli aeromobile, sia all’interno dei Terminal. Le decisioni delle autorità sanitarie presso gli aeroporti sono improntate alla massima sicurezza. I viaggiatori che presentino anche solo leggeri sintomi influenzali o da raffreddore/tosse, o con poche linee di febbre vengono trattenuti in osservazione presso l’aeroporto stesso, con difficoltà di comunicare con l’esterno. I viaggiatori così identificati in aeroporto vengono poi trasferiti nella maggior parte dei casi, per successivi accertamenti, presso le strutture pubbliche specializzate in malattie infettive, dove è previsto un periodo di osservazione di qualche giorno ed eventualmente una quarantena di 14 giorni. Controlli sanitari (misurazione della temperatura e tampone) su viaggiatori provenienti dall’Italia possono essere effettuati anche una volta giunti presso la struttura alberghiera di destinazione o presso la propria abitazione in Russia. Le Autorità raccomandano inoltre di astenersi dal visitare luoghi pubblici quali centri commerciali, eventi sportivi e di intrattenimento, mezzi di trasporto nelle ore di punta. Alla luce della possibilità di essere oggetto delle misure sopra descritte da parte delle autorità russe, si raccomanda di evitare di recarsi nella Federazione Russa se si presentano sintomi anche molto lievi di raffreddore, tosse, febbre o influenza. (11 marzo)
  • Finnair,  cancellazione dei voli diretti Helsinki-Milano (e viceversa) tra il 9 marzo e il 7 aprile e la cancellazione di tutti i voli diretti Helsinki-Roma (e viceversa) tra il 12 marzo e il 7 aprile 2020. (9 marzo)
  • Gambia, alcune compagnie aeree hanno ridotto il proprio operativo voli e/o sospeso alcune tratte verso l’Italia. (11 marzo)
  • Georgia, sospensione dei voli diretti con l’Italia (fonte Farnesina, 6 marzo)
  • Giamaica,  i viaggiatori di qualunque nazionalità che hanno soggiornato in Italia, Corea del Sud, Iran e Singapore negli ultimi 14 giorni e che non sono residenti in Giamaica o coniugati con cittadini giamaicani non potranno sbarcare in nessuno dei varchi di ingresso del Paese; i non giamaicani residenti permanenti che hanno visitato l’Italia, la Corea del Sud, l’Iran e Singapore negli ultimi 14 giorni saranno soggetti a una valutazione sanitaria e alla quarantena; le persone che hanno visitato l’Italia, la Corea del Sud, l’Iran e Singapore entrate nel paese e valutate dal Ministero della Salute e del Benessere come ad alto rischio saranno messe in quarantena nelle apposite strutture governative; coloro che saranno valutati dal Ministero della Salute e del Benessere come a basso rischio saranno messi in quarantena a casa, sotto la supervisione del Dipartimento della Sanità; le persone di ritorno dall’Italia, dalla Corea del Sud, dall’Iran e da Singapore che mostrano qualsiasi sintomo di COVID-19, saranno poste in isolamento immediato in una struttura sanitaria. (27 febbraio)
  • Giappone, tutti i cittadini non giapponesi (inclusi pertanto gli italiani) che provengano o siano transitati dalle Regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Marche nei 14 giorni precedenti all’arrivo sul territorio giapponese sarà vietato l’ingresso in Giappone, con effetto di immediato respingimento alla frontiera. (10 marzo)
  • Giordania,  il Governo ha vietato l’ingresso di tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia, salvo i cittadini giordani. Ai viaggiatori provenienti da altri Paesi ma che abbiano viaggiato in Italia, Cina, Corea del Sud e Iran nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Giordania sarà negato il visto d’ingresso. (10 marzo)
  • Grenada, dall’11 marzo e fino a nuova comunicazione, il divieto di ingresso per chiunque provenga da o abbia transitato in Italia. I viaggiatori provenienti o transitanti dall’Italia saranno respinti in frontiera. (11 marzo)
  • Haiti, divieto di ingresso sul territorio nazionale di tutti i passeggeri che, nei 14 giorni precedenti l’arrivo ad Haiti, siano stati in Italia. (10 marzo)
  • India,  quarantena volontaria di 14 giorni dalla data del loro arrivo in India. I controlli effettuati negli aeroporti indiani nei confronti dei cittadini italiani e dei viaggiatori provenienti dall’Italia o che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti l’arrivo in India, consistono in screening della temperatura corporea tramite termo-scanner e nella compilazione di un formulario di auto-certificazione medica. (11 marzo)
  • Indonesia,  divieto di ingresso e transito nel Paese per tutti coloro che, nei 14 giorni precedenti il viaggio, abbiano visitato Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche e Piemonte. Per tutti i viaggiatori provenienti dalle restanti regioni italiane, dalla stessa data vige l’obbligo di presentare un certificato medico in lingua inglese che attesti lo stato di buona salute e l’assenza di sintomi influenzali nei 14 giorni precedenti il viaggio. In merito a tale certificato medico, le autorità locali potranno fornire ulteriori informazioni, che verranno pubblicate su questo sito non appena disponibili. I viaggiatori dovranno inoltre compilare una scheda (cosiddetta health alert card), con l’indicazione delle localita’ in cui si e’ soggiornato nei 14 giorni antecedenti al viaggio.  (8 marzo)
  • Iraq, vietato l’ingresso ai viaggiatori provenienti – direttamente o in transito – dalla Repubblica Popolare Cinese, dall’Iran, dalla Thailandia, dalla Corea del Sud, dal Giappone, da Singapore e dall’Italia. (1 marzo)
  • Isole Cook,  divieto di ingresso sul territorio (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori in provenienza dall’Italia (29 febbraio).
  • Isole Figi, diniego di accesso per tutti i cittadini stranieri che nei 14 giorni precedenti l’arrivo siano stati (o abbiano anche solo transitato) in Italia, Iran o nella in Corea del Sud (contea di Cheongdo e città di Daegu). Tutte le navi da crociera che entrano nelle acque delle Figi saranno tenute ad effettuare il primo ormeggio nei porti di Suva o Lautoka, dove tutti i passeggeri a bordo saranno sottoposti ai controlli medici e alla verifica sui soggiorni precedenti il viaggio. (1 marzo)
  • Isole Marshall, divieto di ingresso (per via area o via mare) a tutte le persone provenienti dall’Italia o che vi siano state dopo il 31 dicembre 2019. (2 marzo)
  • Isole Salomone, Ai viaggiatori che provengano (o che abbiano anche solo transitato) da Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese, sarà rifiutato l’ingresso. (2 marzo)
  • Isole Turks and Caicos,  i passeggeri sia di linee aeree che di crociera, che abbiano visitato Paesi ad alto rischio, quali l’Italia nei precedenti 14-20 giorni e non siano residenti permanenti o coniugati con cittadini locali, non saranno ammessi sul territorio. Coloro che risiedono permanentemente nelle isole Turks and Caicos o che siano coniugati con cittadini locali e che abbiano visitato l’Italia nei precedenti 14-20 giorni saranno ammessi con obbligo di visita medica e quarantena. (3 marzo)
  • Israele,  divieto di ingresso in Israele per tutti i cittadini non israeliani provenienti dall’Italia, ad eccezione di quelli residenti in possesso di carta d’identità israeliana (c.d. “teudat zeut”) o di coloro che sono accreditati in lista diplomatica. Per i residenti e per coloro che sono accreditati in lista diplomatica è previsto l’obbligo di quarantena domiciliare per la durata di 14 giorni. Tali restrizioni si applicano anche a tutti i viaggiatori che giungono in Israele da Paesi terzi su voli che fanno scalo in Italia, indipendentemente dalla durata dello scalo stesso. Per tutti i cittadini italiani arrivati dall’Italia in territorio israeliano negli ultimi 14 giorni dal 27 febbraio, vige l’obbligo di quarantena per un periodo di 14 giorni a decorrere dalla data di arrivo in Israele. Come comunicato dalle competenti autorità israeliane, è possibile lasciare il Paese prima della conclusione della quarantena. La situazione resta fluida e le autorità israeliane potrebbero modificare le disposizioni relative agli ingressi nel Paese. (5 marzo)
  • Kazakhistan, vietato l’ingresso ed è sospeso il rilascio dei visti per i cittadini dei Paesi inclusi nella categoria 1B (al momento Italia, Hong Kong, Macao, Taiwan, Giappone), a partire dalla mezzanotte locale dell’8 marzo. Il divieto vale anche per l’ingresso dopo transito in Paese terzo. compagnie aeree kazake e straniere è vietato vendere i biglietti aerei e imbarcare i cittadini dei Paesi delle categorie 1A e 1B. (6 marzo)
  • Kenya, sospensione dei voli diretti dall’Italia del Nord (Verona e Milano) verso la città di Mombasa. Tali disposizioni potrebbero essere riviste dalle autorità locali, anche in senso restrittivo, a seconda dell’evolvere della situazione. (fonte Farnesina, 3 marzo)
  • Kirghizistan, ai viaggiatori provenienti dall’Italia o da altri Paesi considerati a massimo rischio per contagio da COVID-19, o che vi abbiano soggiornato nei 20 giorni precedenti l’arrivo in Kirghizistan, sulla base del controllo dei passaporti e delle carte d’imbarco, sarà rifiutato l’ingresso nel Paese. (3 marzo)
  • Kuwait,  i consolati del Kuwait in Italia a Roma e Milano hanno sospeso il rilascio dei visti per i cittadini italiani ivi residenti , ad eccezione di delegazioni o casi specifici autorizzati da parte kuwaitiana.  A partire dalla mezzanotte del 13 marzo sono sospesi tutti i collegamenti aerei da/per il Kuwait. (11 marzo)
  • Libano, 1) la sospensione dal 12 marzo di tutti i viaggi per via aerea, marittima e terrestre da e per Italia, Corea, Iran e Cina; 2) la prossima sospensione dei voli da e verso i Paesi dove si sta diffondendo il Covid-19, fra cui: Francia, Egitto, Siria, Iraq, Germania, Spagna, Gran Bretagna. A seguito delle restrizioni, diversi voli sono stati cancellati. (11 marzo)
  • Macao,  I viaggiatori non residenti, a prescindere dalla loro nazionalità, dovranno comprovare, tramite certificazione ufficiale rilasciata dall’ufficio immigrazione del luogo di residenza, di non aver visitato l’Italia o gli altri Paesi colpiti dall’epidemia (Cina continentale, Iran e Corea del Sud) nei 14 giorni precedenti il loro arrivo a Macao. Senza detta dichiarazione il visitatore sarà respinto alla frontiera. (6 marzo)
  • Madagascar, invito a tutte le agenzie di viaggio a raccomandare ai viaggiatori provenienti dall’Italia, dalla Corea del Sud o dall’Iran di annullare o posticipare il viaggio, alla luce delle misure restrittive all’ingresso imposte dalle autorità locali per prevenire la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus). Infatti, il Ministero della Salute, con la medesima Nota, dispone che: tutti coloro che si trovano attualmente in Italia, in Corea del Sud e Iran e che prevedono di rientrare in Madagascar dovranno posticipare il rientro fino a nuovo ordine; tutte le compagnie aeree che servono il Madagascar, senza eccezione alcuna, sono obbligate a non imbarcare passeggeri o equipaggi che provengano da o che abbiano soggiornato in Italia, Corea del Sud o Iran negli ultimi 14 giorni; nessuna persona giunta via mare potrà sbarcare sul suolo malgascio se proviene da o ha soggiornato in Italia, Corea del Sud e Iran negli ultimi 14 giorni; nessuna imbarcazione sara’ autorizzata a navigare nelle acque territoriali malgasce se vi siano passeggeri di provenienza dall’Italia , Corea del Sud, Iran a bordo. (27 febbraio)
  • Malaysia,  divieto di ingresso per tutti i viaggiatori di qualsiasi nazionalità che, nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Sarawak siano stati in Italia.  Lo Stato federale di Sabah nel Borneo malese ha disposto il divieto di ingresso a tutti i viaggiatori di qualsiasi nazionalità o cittadini malesi (non residenti a Sabah) che siano stati nella Repubblica Popolare Cinese e nelle Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao o vi siano transitati nei 14 giorni precedenti la data di arrivo in Malaysia. E’ stato inoltre stabilito, a partire dal 10 marzo, il divieto di ingresso nel territorio del Sabah a tutti i cittadini italiani ed iraniani, indipendentemente dalla provenienza. Tale misura non dovrebbe riguardare, al momento, gli italiani che dispongano a vario titolo di un visto specifico che consenta loro di risiedere in Sabah (gli italiani titolari di un visto di residenza in Malesia ma non specificamente in Sabah non possono pertanto entrare nello Stato del Sabah). (10 marzo)
  • Maldive, divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti o in transito dall’Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo alle Maldive a partire dalle 23.59 di sabato 7 marzo, ora locale. Le autorità locali hanno disposto inoltre il divieto di sbarco per le navi da crociera. I cittadini delle Maldive in rientro da aree affette dal coronavirus saranno invitati ad osservare un periodo di quarantena all’arrivo. (7 marzo)
  • Mali, alcune compagnie aeree hanno ridotto il proprio operativo voli e/o sospeso alcune tratte verso l’Italia. (11 marzo)
  • Marocco, sospensione del traffico aereo da/per l’Italia. (10 marzo)
  • Mauritius,  le Autorità di Mauritius, fino a nuova comunicazione, hanno interdetto l’accesso a tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia, dalla Cina, dalla Corea del Sud e dall’Iran, o che vi abbiano soggiornato/transitato negli ultimi 14 giorni. (4 marzo)
  • Mongolia,  E’ stato ugualmente interrotto il traffico passeggeri via terra a Zamin-Uud, grande snodo ferroviario al confine orientale lungo la linea ferroviaria “Transmongolica” che arriva direttamente a Pechino. (11 marzo)
  • Montenegro,  disposto il divieto temporaneo di ingresso ai viaggiatori stranieri che provengano dall’Italia. Sono previsti rigorosi controlli alle frontiere, i cittadini montenegrini provenienti da quei Paesi potranno rientrare, ma saranno sottoposti a sorveglianza sanitaria o quarantena. Alitalia e Montenegro Airlines hanno cancellato l’intera programmazione dei voli sulla linea area Roma-Podgorica fino al 31 marzo. Sono stati cancellati anche i voli charter Napoli-Podgorica. Per informazioni sul proprio volo, si raccomanda di contattare direttamente la compagnia aerea. (10 marzo)
  • Nauru, le autorità locali rifiutano l’ingresso sul territorio a coloro che provengono (anche solo per transito aeroportuale) dall’Italia o che vi siano stati nei 21 giorni precedenti l’arrivo a Nauru. (2 marzo)
  • Oman, divieto di ingresso nel Paese da tutte le frontiere aeroportuali, terrestri e portuali a chiunque sia stato in Italia negli ultimi 14 giorni. I cittadini italiani residenti in Oman che non siano stati in Italia negli ultimi 14 giorni possono entrare in Oman firmando una autodichiarazione che attesti che non si e’ soggiornato in Italia o altro Paese a rischio nelle ultime due settimane.  Dal 1 marzo sono stati sospesi per un mese i collegamenti aerei (charter diretti) tra Milano e Salalah o Fiumicino/Verona e Salalah. Il 9 marzo i voli Oman Air tra Milano e Mascate sono stati sospesi a data da destinarsi. Le autorità locali potrebbero rivedere tale decisione, anche in senso restrittivo, con scarso o nessun preavviso. Pertanto, si raccomanda di verificare sempre lo stato del proprio volo e la possibilità di imbarco con la compagnia aerea di riferimento.  (9 marzo)
  • Portogallo, sospensione del traffico aereo con l’Italia, a partire dalle 23.59 del 10 marzo, per un periodo di 14 giorni. (10 marzo)
  • Qatar, sospensione del collegamento aereo giornaliero da/per Milano Malpensa a partire dal 10 marzo al 30 aprile p.v. (fonte Farnesina, 9 marzo). I passeggeri di qualunque nazionalità provenienti dall’Italia con destinazione finale DOHA e privi di un permesso di residenza in Qatar non saranno temporaneamente ammessi in Qatar. Coloro in possesso di un permesso di residenza in Qatar sono ammessi in Qatar con obbligo di quarantena di 14 giorni presso strutture dedicate del Ministero della Sanità. Non vi sono restrizioni per i passeggeri in transito.  (11 marzo)
  • Repubblica Ceca, a partire dal 5 marzo per 14 giorni, sospensione dei voli diretti dalle 4 Regioni italiane della Lombardia, del Veneto, del Piemonte e dell’Emilia-Romagna. (fonte Farnesina, 6 marzo)
  • Repubblica Dominicana, sospensione di voli diretti da Milano verso gli aeroporti della Repubblica Dominicana, per 30 giorni. Si raccomanda quindi di verificare con la propria compagnia aerea l’operatività dei voli. (fonte Farnesina, 29 febbraio)
  • Repubblica di Serbia,temporaneo divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia. (10 marzo)
  • Romania, voli da e per l’Italia sono sospesi (fonte Farnesina, 9 marzo)
  • Saint Kitts e Nevis,  i viaggiatori provenienti dall’Italia sono invitati ad evitare di recarsi a St Kitts and Nevis. Per i viaggiatori che nei 14 giorni precedenti l’arrivo a Saint Kitts and Nevis siano stati in Italia, le autorità locali si riservano la possibilità di attuare misure restrittive, dalla quarantena sorvegliata a domicilio fino al respingimento all’ingresso. (10 marzo)
  • Seychelles, ad eccezione dei cittadini delle Seychelles e dei residenti nel Paese, le autorità locali hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni. Analogamente, i passeggeri che arrivano via mare non potranno sbarcare se sono stati Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni. Tutti i residenti di ritorno che sono stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran saranno messi in quarantena obbligatoria per 14 giorni all’arrivo. Le autorità locali possono estendere tali misure anche nei confronti viaggiatori provenienti da altri Paesi in cui si stiano verificando fenomeni di contagio da coronavirus. (25 febbraio)
  • Singapore, divieto per tutti i viaggiatori che siano stati nel Nord Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese. Fanno eccezione soltanto tre categorie di viaggiatori: cittadini singaporiani, residenti permanenti a Singapore e detentori di un permesso di soggiorno per lavoro a Singapore di lunga durata, per i quali scatta comunque l’obbligo di auto quarantena. Sempre a partire dalle 23.59 del 4 marzo, tutti i viaggiatori, di qualsiasi provenienza e nazionalità con sintomi compatibili con il COVID-19 possono essere sottoposti, a discrezione del personale sanitario, ad esami clinici e trattenuti presso le strutture aeroportuali in attesa del risultato (circa 6 ore). A coloro che rifiuteranno di sottoporsi al test, sarà negato l’ingresso nel Paese. Per i residenti (cittadini di Singapore e residenti permanenti) e per i titolari di visti di lunga durata con storia di viaggio recente nel Nord Italia negli ultimi 14 giorni è rilasciato al rientro nel Paese un avviso (stay-home notice) che obbliga a soggiornare nel luogo di residenza a Singapore per un periodo di 14 giorni. (4 marzo)
  • Slovacchia, sospensione del traffico aereo diretto da/per l’Italia a partire dal 9 marzo (fonte Farnesina, 6 marzo).
  • Spagna, sospensione dei voli diretti in arrivo dall’Italia. Il provvedimento non comprende i voli dalla Spagna per l’Italia pertanto si consiglia di verificare con la compagnia o l’agenzia di viaggio l’operatività del volo prenotato per il rientro. (10 marzo).
  • Stati Federali di Micronesia, vietato l’ingresso sul territorio della Federazione a tutte le persone provenienti da Stati in cui siano stati confermati casi di coronavirus, a meno che tali persone, prima dell’ingresso sul territorio micronesiano, non abbiano trascorso almeno 14 giorni in altri Stati nei quali non risultino casi confermati di coronavirus. (5 febbraio)
  • Stati Uniti, sospensione temporanea, per un periodo iniziale di 30 giorni, dell’ingresso dei viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso negli Stati Uniti, siano stati fisicamente presenti in uno dei Paesi dell’Area Schengen, inclusa l’Italia. (12 marzo)
  • Tagikistan, divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, Giappone, Corea del Sud, Vietnam, Singapore, Australia, Malaysia, Cambogia, Filippine, Thailandia, Nepal, Sri-Lanka, India, Finlandia, Italia, Regno Unito, Spagna, Svezia, Belgio, Israele, Austria, Croazia, Svizzera, USA, Canada, UAE, Egitto, Iran, Libano, Kuwait, Bahrain, Oman, Afghanistan, Iraq e Algeria. (2 marzo)
  • Tanzania e Zanzibar, controlli su tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti internazionali e nel porto di Zanzibar. Tutte le persone che mostrano sintomi sospetti vengono testate per il coronavirus e se positive possono essere messe in quarantena. Le autorità locali hanno annunciato il 9 marzo, con effetto immediato, la cessazione di tutti i voli charter dall’Italia diretti a Zanzibar. Si raccomanda di verificare lo stato del volo con la propria compagnia aerea prima di recarsi in aeroporto.  (9 marzo)
  • Trinidad e Tobago, divieto d’ingresso per coloro che abbiano soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti la data di ingresso nel Paese. Tale divieto non si applica ai cittadini di Trinidad e Tobago ed agli stranieri residenti permanenti. (3 marzo)
  • Turkmenistan, sospensione del rilascio del visto di ingresso ai cittadini dei Paesi in cui sono stati accertati casi conclamati di infezione, inclusa l’Italia. Le autorità locali prevedono per i viaggiatori in arrivo procedure di controllo sanitario differenziate. Le stesse saranno più approfondite, con esami di laboratorio presso centri sanitari, per i viaggiatori provenienti da paesi che hanno registrato un numero più elevato di casi di contagio da COVID-19. Al riguardo, si registra che le autorità migratorie turkmene stanno vietando l’ingresso nel Paese di cittadini stranieri provenienti da Paesi europei (inclusa l’Italia) nei quali si sono accertati casi di infezione del Covid-19 (nuovo coronavirus). (6 marzo)
  • Tuvalu, divieto di ingresso sul territorio (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori in provenienza dall’Italia se non potranno dimostrare di avere trascorso almeno 14 giorni in un Paese privo di COVID-19 (29 febbraio).
  • Turchia, le autorità turche hanno sospeso le autorizzazioni a tutti vettori di provenienti dall’Italia per nuovi voli destinati al trasporto passeggeri. Le compagnie aeree turche o straniere che organizzeranno voli dall’estero verso la Turchia non dovranno accettare sui propri voli passeggeri che abbiano viaggiato negli ultimi 14 giorni in Italia. (2 marzo)
  • Ungheria, divieto assoluto di entrare in Ungheria per chi viene da Italia. Sospensione temporanea collegamenti aerei tra l’Ungheria e il nord Italia (11 marzo).
  • Uzbekistan, sospensione temporanea del traffico aereo tra Uzbekistan e Italia (1 marzo).

Paesi con restrizioni: quarantena, controlli sanitari, questionari consigli per gli arrivi dall’Italia

  • Afghanistan, nel ricordare che sono sconsigliati viaggi a qualsiasi titolo in Afghanistan, si informa che, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), le autorità afghane hanno rafforzato il dispositivo di controllo sanitario alle frontiere terrestri con Cina ed Iran e presso gli aeroporti di Kabul, Herat e Kandahar. Il Ministero della Salute Pubblica afghano ha adottato un protocollo che prevede controlli all’ingresso di tutti i viaggiatori provenienti da paesi considerati a rischio, inclusa l’Italia. La procedura attuata in arrivo negli aeroporti di Kabul, Herat e Kandahar ed alle frontiere terresti con Cina, Iran e Pakistan prevede che i viaggiatori debbano compilare un formulario o comunque dichiarare se nei 14 giorni precedenti l’ingresso hanno visitato uno dei paesi nei quali si sono avuti casi di Nuovo Coronavirus. In caso affermativo, essi sono sottoposti a controllo della temperatura e verifica della presenza di sintomi prima del controllo passaporti. Qualora siano presenti sintomi, i viaggiatori sono indirizzati per un periodo di isolamento, per l’effettuazione del test del tampone e l’eventuale trattamento, presso gli ospedali designati dal Ministero della Salute Pubblica; in alternativa, possono optare per il rimpatrio (qualora la compagnia aerea li accetti a bordo). I viaggiatori asintomatici sono invece invitati ad osservare un periodo di auto-isolamento di 14 giorni presso la propria abitazione. (5 marzo)
  • Algeria, sono sottoposti a controlli termici e sanitari in aeroporto. Per i casi sospetti è previsto l’isolamento e il trasferimento in una struttura ospedaliera dedicata. In caso di test positivo, le autorità algerine prevedono la messa in quarantena e il controllo medico rafforzato in strutture specializzate per un periodo di 14 giorni. (10 marzo)
  • Anguilla, quarantena per 14 giorni per tutti coloro che arrivano dall’Italia presso i centri di isolamento identificati dalle autorità locali. (4 marzo)
  • Argentina, per i passeggeri in arrivo dall’Italia, è prevista la firma di un’apposita autodichiarazione per ogni passeggero, nonché controlli della temperatura corporea. Alle persone che arrivano da suddette aree, le Autorità locali suggeriscono di rimanere in casa e di non frequentare luoghi pubblici, di lavoro, svago, sport e sociali, per 14 giorni. Inoltre, per eventi internazionali, verrà valutato il comportamento da seguire con i partecipanti provenienti da queste aree. Tra le varie raccomandazioni per coloro che arrivano nel Paese da zone a rischio, inclusa l’Italia, le autorità locali consigliano di adottare misure precauzionali quali una corretta igiene delle mani, monitorare il proprio stato di salute nei 14 giorni successivi all’arrivo e rimanere presso il proprio domicilio, evitando di recarsi al lavoro e limitando i contatti sociali. (8 marzo)
  • Aruba,  viaggiatori italiani sottoposti a screening e a quarantena solo in caso di sintomi compatibili con il Covid-19 o positività ai controlli. (2 marzo)
  • Austria, in vigore fino al prossimo 3 aprile. Le frontiere del Paese rimarranno aperte, seppur soggette a controlli. Le persone provenienti dall’Italia via terra possono entrare nel Paese a condizione che siano in possesso di un certificato medico (che non sia stato emesso oltre i quattro giorni precedenti) che attesti la negativita’ al test del Coronavirus. Il traffico aereo con l’Italia è sospeso mentre ai treni passeggeri è consentito solo il transito attraverso l’Austria senza effettuare fermate. Le persone provenienti dall’Italia che hanno invece la residenza principale o secondaria o la dimora abituale in Austria, vengono equiparati ai cittadini austriaci e quindi possono liberamente rientrare in Austria dall’Italia a condizione che accettino di sottoporsi ad una quarantena di 14 giorni. I viaggiatori che intendono solo attraversare l’Austria (ad esempio chi intende raggiungere Monaco di Baviera dall’Alto Adige) potranno farlo anche in assenza del suddetto certificato medico, a condizione che il transito attraverso il territorio austriaco avvenga senza soste. I frontalieri e il personale diplomatico sono esenti dalle suddette restrizioni. Esente da restrizioni è anche il traffico delle merci su rotaia e su strada. I relativi conducenti potranno essere sottoposti a controlli sanitari (in particolare, controllo della temperatura corporea). (11 marzo)
  • Bangladesh, controllo della temperatura per tutti i viaggiatori in arrivo nel Paese (aeroporti, porti e frontiere terrestri). All’arrivo nel paese, i viaggiatori provenienti dall’Italia dovranno compilare una dichiarazione relativa al proprio stato di salute e ai propri contatti nel Paese (numero di telefono, indirizzo, durata del soggiorno), da consegnare agli ufficiali di frontiera. In presenza di sintomi compatibili con COVID-19 all’arrivo in Bangladesh, i viaggiatori saranno indirizzati presso le strutture ospedaliere designate. In assenza di sintomi, è comunque prevista una quarantena domiciliare obbligatoria di 14 giorni. E’ stata inoltre sospesa la possibilità per i cittadini di questi Paesi di ottenere il visto direttamente in aeroporto. Per recarsi in Bangladesh occorre dunque richiedere il visto presso l’autorità diplomatico-consolare competente e munirsi di un certificato che attesti di non essere affetti da coronavirus. Per coloro che hanno già un visto valido rilasciato dalle rappresentanze diplomatico-consolari del Bangladesh e provengono da uno dei Paesi indicati, potrà comunque essere richiesto un certificato sanitario attestante l’assenza di infezione da coronavirus. (9 marzo)
  • Barbados, tutti i passeggeri provenienti dall’Italia saranno sottoposti ad una quarantena di 14 gg obbligatoria e monitorata. Saranno sottoposti a tale misura tutti i passeggeri, anche quelli che non presentano nessun sintomo (es. febbre), e qualsiasi decisione sarà rimessa alla discrezione del personale sanitario locale presente in aeroporto. (7 marzo)
  • Benin, obbligo di quarantena al momento dell’ingresso nel territorio del Benin per tutti i cittadini stranieri e beninesi provenienti da Paesi con casi di contagio, inclusa l’Italia.   All’arrivo presso l’aeroporto internazionale di Cotonou vige l’obbligo di chiamare uno dei seguenti numeri verdi: 95 36 11 07 -51 02 00 – 51 04 00 00 e di mettersi immediatamente in auto-isolamento a domicilio e senza alcun contatto esterno per 14 giorni. (3 marzo)
  • Bielorussia, protocolli sanitari specifici per i passeggeri in arrivo dall’Italia, anche a seguito di scalo in paesi terzi. Le nuove procedure comportano, già a bordo dell’aeromobile, la misurazione della temperatura corporea e la compilazione di un questionario nel quale il passeggero dovrà fornire una serie di informazioni volte a favorirne l’eventuale rintracciabilità in caso di comparsa dei sintomi del virus. All’arrivo all’aeroporto di Minsk, tutti i passeggeri provenienti dall’Italia sono sottoposti al test per verificare l’eventuale infezione da coronavirus. Il risultato del test viene comunicato di regola il giorno successivo (solo in caso di test positivo). Nel caso di esito positivo, sono previste misure di quarantena in strutture sanitarie locali. A discrezione delle Autorità sanitarie locali, il passeggero può essere sottoposto a controlli sanitari periodici durante i 14 giorni dall’ingresso nel Paese. Le procedure in questione si applicano anche ai passeggeri italiani o provenienti dall’Italia in transito verso un paese terzo. (10 marzo)
  • Botswana, tutti i viaggiatori in arrivo dai Paesi affetti dal coronavirus, tra cui l’Italia, sarà imposta una quarantena di 14 giorni presso il luogo di residenza (per i turisti i rispettivi alberghi, lodge ecc.). Sono previsti controlli da parte delle autorità sanitarie dei vari distretti. (14 marzo)
  • Brasile, controllo sui voli in arrivo presso l’Aeroporto internazionale di San Paolo, che prevede la salita a bordo di alcuni ispettori dell’agenzia, la formulazione di una serie di domande a fini di sanità pubblica, in particolare all’equipaggio, e la lettura, da parte del personale di bordo ai passeggeri, prima dello sbarco, di un messaggio informativo che richiama misure preventive per evitare la trasmissione della malattia e la necessità di rivolgersi ad un medico nel caso in cui si registrino sintomi quali febbre, tosse o difficoltà respiratori. (3 marzo)
  • Bulgaria, a tutti i passeggeri provenienti da tutte le Regioni italiane (sintomatici ed asintomatici) è richiesta all’arrivo la compilazione di un questionario, in presenza di un ispettore sanitario, dichiarando le proprie generalità e se si avvertono dei sintomi. Tutti i passeggeri vengono invitati ad osservare una quarantena al proprio domicilio nel Paese. (9 marzo)
  • Burundi, quarantena di 14 giorni, presso una struttura appositamente indicata dalle Autorità locali e a carico di queste ultime. (9 marzo)
  • Canada, le province canadesi della British Columbia, Alberta e Saskatchewan hanno adottato il provvedimento dell’autoisolamento di 14 giorni (che decorrono dalla data di arrivo nel Paese) nei confronti di tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia. (11 marzo)
  • Ciad,  i viaggiatori provenienti dalla Cina, Corea del Sud ed Italia, una quarantena obbligatoria di 14 giorni presso una struttura sanitaria locale pubblica o privata (in questo secondo caso, a spese del viaggiatore). In alternativa gli stessi viaggiatori potranno optare, a proprie spese, per una quarantena presso un albergo locale. (28 febbraio)
  • Cile,  E’ obbligatorio per tutti i passeggeri in ingresso in Cile via aerea sottoscrivere una dichiarazione giurata sullo storico dei viaggi effettuati nell’ultimo mese. Il 10 marzo 2020, il Ministero della salute cileno ha annunciato che tutti i passeggeri che arrivano in Cile e che siano precedentemente entrati in Italia o in Spagna dovranno rimanere in isolamento per 14 giorni a partire dalla data di loro uscita da uno di questi Paesi. La vigilanza sul rispetto di tale misura sarà a carico dell’Autorità sanitaria cilena. (10 marzo)
  • Cina,  nella provincia cinese dell’Hubei, si raccomanda di evitare tutti i viaggi in tale provincia. Inoltre, in ragione delle misure attuate dalle Autorità locali per il contenimento del coronavirus, si consiglia di posticipare viaggi non necessari nel resto del Paese. In molte città della Repubblica Popolare Cinese, a partire da Pechino, le Autorità stanno introducendo stringenti misure limitative dei movimenti. Tra queste vi è l’obbligo di osservare 14 giorni di auto quarantena presso la propria dimora per tutti i cittadini, anche stranieri, in arrivo sia dall’estero che da altre località cinesi. L’adozione di tali misure è comunque in evoluzione e in alcuni casi le Municipalità stanno introducendo l’obbligo di quarantena, anche in strutture dedicate, per connazionali provenienti dal nostro Paese o dalle sue aree considerate a rischio. In considerazione delle differenze di attuazione delle misure restrittive tra le varie Municipalità cinesi, si raccomanda di visitare il sito web del Consolato di riferimento per informazioni specifiche. Le autorità italiane, il 30 gennaio, hanno disposto la sospensione del traffico aereo diretto con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan. Per informazioni sul proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, si raccomanda di contattare direttamente la compagnia aerea o agenzia viaggi di riferimento.(7 marzo)
  • Cipro, tutte le persone in arrivo dall’estero a Cipro che abbiano soggiornato in Italia negli ultimi 14 giorni verranno messe in quarantena obbligatoria, sotto controllo medico, presso la propria abitazione a Cipro o, in alternativa, presso strutture gestite dal Ministero della Salute di Cipro. Controlli verranno effettuati in aeroporto presso i presidi medici. A chi dovesse arrivare per nave, verrà richiesto di rimanere in cabina. (10 marzo)
  • Colombia, obbligo di isolamento sanitario preventivo per i viaggiatori provenienti da o che abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni in Italia, Francia, Spagna e Cina. I viaggiatori provenienti da tali Paesi devono essere obbligatoriamente in possesso di una polizza assicurativa sanitaria che dovrà essere esibita a Migracion Colombia al momento dell’ingresso. (11 marzo)
  • Congo, tutti i viaggiatori provenienti da Italia, Francia, Cina, Corea del Sud o Iran devono essere sottoposti a quarantena in struttura indicata dalle stesse autorità locali. (4 marzo)
  • Costa d’Avorio, controllo della temperatura per tutti i passeggeri in arrivo. In caso di sintomi compatibili con COVID-19, le autorità locali potranno disporre, a scopo precauzionale, l’isolamento. E’ stata inoltre riattivata una cellula di isolamento dotata di unità di intervento attiva h24. (25 febbraio)
  • Croazia, tutti i cittadini provenienti dal territorio italiano saranno sottoposti a quarantena obbligatoria di 14 giorni in struttura individuata di volta in volta dalle autorità croate. I cittadini provenienti dall’intero territorio di Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone e Singapore saranno sottoposti a obbligo di autoisolamento domiciliare di 14 giorni. (10 marzo)
  • Cuba, protocollo sanitario per i passeggeri provenienti dall’Italia. Al loro arrivo in aeroporto, i viaggiatori sono sottoposti a un controllo della temperatura corporea a distanza, mediante scanner di temperatura. Qualora sia individuato anche solo uno dei sintomi tipici del COVID-19 (ad es. febbre, catarro o tosse), il passeggero verrà trasferito direttamente in un centro specializzato, per ulteriori accertamenti. Ove il viaggiatore non manifesti sintomi, potrà accedere al territorio nazionale e proseguire secondo il proprio itinerario di viaggio. A discrezione delle Autorità cubane, il viaggiatore proveniente dall’Italia potrà comunque essere sottoposto per due settimane a un regime non invasivo di vigilanza e controllo. (28 febbraio)
  • Egitto, introduzione di controlli medici per tutti i passeggeri in arrivo dall’Italia. I controlli medici si sostanziano nella rilevazione della temperatura corporea e, nel caso in cui il paziente presenti febbre alta, nel ricovero urgente in ospedale e successivo isolamento. E’ inoltre richiesta la compilazione di un tesserino con i dati del passeggero e i recapiti di residenza in Egitto. (5 marzo)
  • Emirati Arabi Uniti, per tutti i passeggeri provenienti dall’Italia, quarantena domiciliare (in hotel o a casa) per un periodo di 14 giorni. (11 marzo)
  • Eritrea, quarantena per 14 giorni per tutti coloro che arrivano dall’Italia presso un’apposita struttura ospedaliera denominata ‘Villaggio Community Hospital’ ubicata alla periferia di Asmara. (28 febbraio)
  • Estonia, le autorità estoni raccomandano alle persone che abbiano viaggiato in Cina o nelle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, di prestare particolare attenzione all’eventuale insorgenza di sintomi compatibili con il COVID-19 nei 14 giorni successivi all’arrivo in Estonia. Le autorità estoni consigliano a questa categoria di persone di lavorare e studiare da casa, ove possibile, nelle due settimane successive al rientro in Estonia. Nel caso in cui si sviluppino sintomi, l’Ufficio Sanitario Terviseamet suggerisce di prendere contatto con personale sanitario. Tra i controlli sanitari previsti, le Autorita’ estoni hanno deliberato l’installazione di sensori di temperatura corporea anche alle frontiere, incluse quelle terrestri per il monitoraggio di viaggiatori su autobus e treni. Non è previsto il controllo delle autovetture. (6 marzo)
  • Etiopia, screening sanitario per la rilevazione della temperatura corporea di tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto internazionale di Bole ed appositi centri di isolamento nella capitale Addis Abeba. In caso di sospetto contagio, i cittadini stranieri potrebbero essere collocati in quarantena (la cui durata è stabilita caso per caso in base alla diagnosi) presso i suddetti centri di isolamento. (18 febbraio)
  • Francia, monitorare la temperatura, ridurre le uscite non essenziali (quali cinema, ristorante, feste) e la frequentazione di luoghi dove si può venire in contatto con categorie sensibili (malati ospedalieri, donne in stato di gravidanza, persone anziane), lavarsi le mani regolarmente. Altre misure riguardano l’annullamento di alcune manifestazioni e la chiusura di vari luoghi pubblici (fra i quali anche musei). Per il momento, i viaggiatori in arrivo in Francia dall’Italia non sono oggetto di nessun provvedimento particolare. In caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie, si raccomanda di contattare il centro SAMU (Tel. 15 numero gratuito) e di non recarsi direttamente dal medico o al pronto soccorso. I conviventi delle persone risultate positive al COVID-19 dovranno osservare una quarantena domiciliare di 14 giorni. (11 marzo)
  • Gabon,  divieto d’ingresso nel proprio territorio per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina. Le autorità del Gabon potrebbero adottare, con scarso o nessun preavviso, ulteriori misure restrittive (dalla quarantena obbligatoria in strutture sanitarie locali al respingimento in frontiera) anche nei confronti di viaggiatori provenienti dall’Italia. Si raccomanda di monitorare questo sito e di verificare con la propria compagnia aerea l’effettiva possibilità di imbarco prima di mettersi in viaggio. (6 marzo)
  • Georgia,   i viaggiatori stranieri in arrivo/transito (anche attraverso voli indiretti) da Paesi classificati dall’OMS come a rischio epidemico (tra i quali l’Italia) nei 14 giorni precedenti saranno interessati da un controllo medico intensivo al valico di frontiera e dovranno sottoporsi in ogni caso ad un periodo obbligatorio di quarantena di 14 giorni. In alternativa, gli stranieri potranno presentare un test di laboratorio (PCV) effettuato nel Paese di origine o transito per provare l’assenza di positività al virus. (6 marzo)
  • Germania, coloro che sono nel Paese e che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con persone di cui sia provata l’infezione da coronavirus a prendere immediatamente contatto telefonico con le competenti autorità sanitarie, indipendentemente dall’insorgenza di sintomi. Coloro che nello stesso periodo abbiano viaggiato nelle aree considerate a rischio, tra le quali l’Italia, senza distinzioni regionali, sono invitati a rimanere precauzionalmente presso il proprio domicilio e ad evitare i contatti non necessari con altre persone. Le stesse Autorità sanitarie tedesche sottolineano che si tratta di raccomandazioni non vincolanti e di un autoisolamento volontario. Nel caso compaiano sintomi acuti respiratori, tali soggetti sono invitati a contattare telefonicamente le autorità sanitarie locali. Non esiste alcun divieto di ingresso, ma risulta che diverse compagnie aeree abbiano cancellato voli da e per il Nord Italia, a causa della carenza di passeggeri. Si raccomanda pertanto di verificare sempre con la propria compagnia aerea, prima di recarsi in aeroporto, l’effettiva operatività del volo. Infine, le persone che abbiano viaggiato in aree diverse da quelle definite a rischio, ma nelle quali si sono registrati contagi da Coronavirus, sono invitate a rivolgersi telefonicamente ad un medico (segnalando il viaggio effettuato) soltanto nel caso abbiano sviluppato sintomi da Covid-19 entro 14 giorni dall’ingresso in Germania. (10 marzo)
  • Ghana, per i passeggeri in arrivo al Kotoka International Airport di Accra, sono previsti screening termici e, per i passeggeri che dovessero manifestare sintomi sospetti, è stata identificata un’apposita area nella quale tali passeggeri verranno trattenuti in attesa dei risultati dei necessari accertamenti sanitari. Ai viaggiatori in arrivo verrà richiesto anche di fornire un’autodichiarazione sullo stato di salute, da consegnare alle autorità di frontiera. (9 marzo)
  • Gibuti, screening sanitario per la rilevazione della temperatura corporea di tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto internazionale di Gibuti, con controlli addizionali per i passeggeri provenienti dalla Cina. In caso di sospetto contagio, i cittadini stranieri potrebbero essere collocati in quarantena (la cui durata è stabilita caso per caso in base alla diagnosi), con conseguente difficoltà a lasciare il Paese. (4 marzo)
  • Grecia,  il 25 febbraio 2020 è stato emesso un provvedimento legislativo che conferisce al Governo la facoltà di prevedere ed introdurre, in caso di necessità, opportuni controlli sanitari per i cittadini in arrivo da zone ad alta diffusione del Covid-19 e per tutte le persone per le quali sussistano ragionevoli sospetti che possano trasmettere la malattia direttamente o indirettamente. Per i casi sospetti sarà previsto l’isolamento e il trasferimento in una struttura ospedaliera designata dal Ministero della Salute greco. All’adozione del provvedimento non e’ seguita, finora, la concreta adozione di tali misure per i viaggiatori in arrivo dall’Italia. Alla luce della fluidità della situazione, in continua evoluzione, si raccomanda ai connazionali che intendono recarsi in Grecia o che già si trovano nel Paese di monitorare con attenzione le indicazioni delle Autorità locali, di attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle autorità sanitarie locali e alle raccomandazioni pubblicate sul sito dell’Ente Nazionale per la Sanità ellenico.   Il 9 marzo le Autorita’ greche hanno sospeso tutti i voli che collegano la Grecia e le seguenti Regioni Italiane: Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto. (10 marzo)
  • Guatemala,  nell’aeroporto internazionale La Aurora ed in altri scali del Paese, Quetzaltenango, Izabal, Huehuetenango e Peten, sono stati attivati termo scanner per la misura della temperatura corporea dei viaggiatori provenienti da paesi in cui sono stati registrati casi di contagio da COVID-19. (9 marzo)
  • Guinea, quarantena obbligatoria a tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia. (8 marzo)
  • Guinea-Bissau, controllo della temperatura presso l’aeroporto internazionale di Bissau. Le autorità sanitarie hanno inoltre stabilito che, in presenza di sintomi, i passeggeri in arrivo verranno trasferiti presso gli uffici dell’OMS locale per i trattamenti del caso.  Alcune compagnie aeree hanno ridotto il proprio operativo voli e/o sospeso alcune tratte verso l’Italia. (11 marzo)
  • Guinea Equatoriale, divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti da: Cina, Repubblica di Corea, Iran, Italia e Singapore. Le autorità locali hanno precisato che la restrizione sarà mantenuta in vigore, secondo quanto comunicato dalle Autorità della Guinea Equatoriale, finche’ l’Organizzazione Mondiale della Sanità non dichiarerà l’epidemia di Covid-19 sotto controllo. (9 marzo)
  • Hong Kong, :  tutti coloro che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo a Hong Kong abbiano visitato l’Italia (senza distinzione tra singole regioni), siano essi residenti o non residenti a Hong Kong, saranno sottoposti al provvedimento di quarantena obbligatoria della durata di 14 giorni nei centri adibiti dal Governo. La misura della quarantena obbligatoria si applica senza eccezioni e non può essere svolta nel proprio domicilio, qualora residenti, né in albergo, qualora visitatori. Vi sono restrizioni all’ingresso anche per i viaggiatori italiani che arriveranno ad Hong Kong entro il 12 marzo.  (10 marzo)
  • Iran,  tutti i passeggeri in arrivo e in partenza dall’Iran devono sottoporsi a controlli sanitari obbligatori alle frontiere. A Teheran, il primo controllo viene effettuato presso l’aeroporto Imam Khomeini. L’esame iniziale è costituito da: controllo della temperatura ed esame di eventuali sintomi. Nei casi sospetti, verrà effettuato un ulteriore esame clinico e verranno richieste informazioni sugli ultimi spostamenti. I passeggeri in uscita possono richiedere il certificato sanitario dopo lo screening, se in buona salute. Il certificato di buona salute sarà valido per un giorno (quello del viaggio). Nome, numero di passaporto, itinerario di volo, indirizzo di residenza saranno registrati e quindi firmati e timbrati dall’autorità sanitaria di frontiera. Vi sono operatori sanitari anglofoni presso l’unità di screening sanitario dell’aeroporto. L’intera procedura di controllo ha una durata di circa 10 minuti ed è gratuita. (5 marzo)
  • Irlanda,  Al fine di contenere la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), il Governo irlandese rivolge alcune raccomandazioni a chi sia stato nel corso degli ultimi 14 giorni, prima dell’arrivo nel Paese, in una delle aree colpite, che includono al momento Cina, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Hong Kong, Iran e le quattro regioni italiane della Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte . In particolare, chiunque presenti sintomi di contagio da COVID-19 è invitato a mettersi in auto-isolamento e contattare il medico di base. Lo stesso è richiesto a chi, negli ultimi 14 giorni, sia stato a stretto contatto con casi confermati di contagio da COVID 19 oppure abbia visitato una struttura sanitaria dove siano stati ricoverati pazienti affetti da COVID-19. Chi si è recato in una delle citate zone colpite negli ultimi 14 giorni e non presenti sintomi non deve mettersi in auto-isolamento, ma è invitato comunque a contattare il servizio sanitario irlandese. (10 marzo)
  • Kenya, per i viaggiatori provenienti dall’Italia, le autorità locali, in caso di rilevazione di sintomi compatibili con il COVID-19, potranno disporre ulteriori accertamenti sanitari e misure di quarantena, o il rientro immediato in Italia, con la possibilità di una estensione di tali misure anche a chi abbia viaggiato con lo stesso mezzo. Al fine di rendere più agevoli i controlli in frontiera, le autorità locali consigliano, ove possibile, di munirsi di certificato medico, con traduzione in inglese, che attesti l’assenza di contagio da coronavirus. (3 marzo)
  • Kosovo, personale specializzato verifica, sulla base di riscontri visivi, la sussistenza di sintomi quali febbre alta, tosse o problemi respiratori dei viaggiatori in arrivo e valuta se sottoporli ad ulteriori accertamenti sanitari. (27 febbraio)
  • Lettonia, le autorità locali richiedono ai passeggeri in arrivo su voli provenienti da Milano, Bergamo, Venezia e Verona, la compilazione, in aeroporto, di un modulo rilasciato dal Centro di Prevenzione e di Controllo delle Malattie locale, in cui indicare la Regione di provenienza, i luoghi in cui ci si è recati di recente nonché la prevista durata e il luogo di soggiorno in Lettonia. Inoltre, i minori che rientrano dalle aree indicate, dovranno trascorrere 14 giorni a casa e potranno rientrare negli istituti scolastici solo presentando certificato del medico di famiglia. (9 marzo)
  • Liberia, tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto del Paese siano sottoposti a controlli da parte di un team medico, prima dei controlli di frontiera. I viaggiatori provenienti dall’Italia verranno indirizzati presso apposite strutture identificate dalle autorità locali. (9 marzo)
  • Lituania, le persone provenienti dalle regioni italiane di Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna saranno controllate ancora a bordo dell’aereo (verrà misurata la temperatura, sarà valutato lo stato generale di salute), verranno raccolti i loro recapiti affinché gli operatori del Centro nazionale della salute possano contattarli per le due settimane successive e monitorare il loro stato di salute. Tutti i viaggiatori che nelle due settimane precedenti l’arrivo in Lituania si sono recati non solo in Cina, ma anche nelle suddette regioni del Nord d’Italia, sono invitati a compilare il modulo disponibile sul sito internet del Centro nazionale della Salute e ad evitare per due settimane stretti contatti sociali. (25 febbraio)
  • Lussemburgo, in presenza di sintomi da COVID-19 (febbre, tosse, difficoltà respiratorie), è necessario contattare immediatamente il numero verde 8002 8080 (senza, quindi, recarsi spontaneamente in ospedale) per essere orientati verso la struttura medica più appropriata, indicando all’operatore eventuali soggiorni o transiti nelle zone a rischio o contatti con persone provenienti dalle aree già interessate dal contagio. (10 marzo)
  • Macedonia, questionario speciale che sarà sottoposto ai passeggeri dai funzionari della polizia di frontiera o delle dogane, per individuare eventuali fattori di rischio (a cominciare dalla provenienza o dal transito nelle aree maggiormente interessate dall’epidemia). Nel caso un soggetto presenti sintomatologie sospette oppure abbia avuto potenziali contatti con persone ammalate, sarà sottoposto a specifici test sanitari operati da personale medico specializzato in strutture appositamente attrezzate negli aeroporti o alle frontiere. Eventuali casi verificati di contagio da COVID-19 saranno trattati secondo un protocollo che prevede l’isolamento presso gli ospedali pubblici di Skopje, Veles, Shtip e Gostivar. Il Ministro della Salute locale ha annunciato l’introduzione di una nuova misura di controllo riservata a tutti i passeggeri in arrivo con volo diretto dagli scali italiani di Milano Malpensa e Treviso (tratte operate dalla compagnia WizzAir): ai passeggeri sara’ richiesto di compilare, direttamente a bordo dell’aeromobile, un “modulo di tracciabilità sanitaria”, nel quale si dovranno riportare le informazioni di contatto e il luogo di permanenza durante il soggiorno in Macedonia del Nord. (4 marzo)
  • Malawi, misure sanitarie di tutela inclusa la quarantena di 14 giorni nei confronti dei viaggiatori in arrivo da Paesi a rischio, compresa l’Italia, effettuata sotto forma di auto-isolamento nel proprio recapito/abitazione con controlli sanitari a campione, o di trasferimento in struttura di isolamento, appositamente allestita, in caso di sintomatologia. (2 marzo)
  • Malta, sospensione di tutto il traffico passeggeri, aereo e marittimo, da e per l’Italia. Di conseguenza, sono sospesi tutti i voli e i permessi di attracco per le navi da crociera provenienti dall’Italia. (11 marzo)
  • Marocco, sospensione del traffico aereo e marittimo da/per l’Italia. Si raccomanda di contattare la propria compagnia per informazioni sullo stato del proprio viaggio prima di recarsi in aeroporto/porto.   (10 marzo)
  • Martinica, tutti i passeggeri in arrivo da Paesi interessati dalla diffusione del coronavirus riceveranno un opuscolo informativo da parte delle Autorità locali in merito ai comportamenti da tenere e cosa fare in casi di sintomi. Qualora i viaggiatori dovessero sviluppare sintomi di tipo simil-influenzale durante il soggiorno, sono invitati a rimanere presso il proprio domicilio e a contattare il numero 15. (26 febbraio)
  • Mauritania, quarantena obbligatoria per 14 giorni per tutti coloro che arrivano dall’Italia.  In alternativa, si potrà fare rientro immediato nel Paese di provenienza. (3 marzo)
  • Messico, “monitoraggio attivo” (controlli della temperatura, compilazione di questionari a fini di sanità pubblica) sui viaggiatori provenienti da Paesi in cui si e’ registrata una sostenuta trasmissione locale del virus, quali Cina, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Iran e Italia. Solo nel caso in cui i viaggiatori presentino sintomi compatibili con COVID-19, potranno essere disposti accertamenti sanitari. (29 febbraio)
  • Myanmair,  introdotto alcune misure restrittive, che includono controlli rafforzati ai tre scali aerei internazionali (Yangon, Mandalay e Nay Pyi Taw).  Alcune compagnie aeree hanno cancellato voli dai paesi di transito verso l’Italia. (10 marzo)
  • Moldavia,  utti i passeggeri saranno sottoposti all’aeroporto di Chisinau a rilevazione automatica della temperatura tramite telecamera e, durante il soggiorno in Moldavia, dovranno impegnarsi ad effettuare la misurazione della temperatura per tre volte al giorno. Tutti i viaggiatori in arrivo dall’Italia nonché tutti coloro che, qualunque sia il Paese di provenienza, presentino sintomi febbrili e tutti i passeggeri con cui questi ultimi hanno condiviso il volo dovranno inoltre compilare una scheda epidemiologica. Coloro che dovessero presentare sintomi al momento dell’ingresso nel Paese saranno sottoposti a test e ricoverati presso le istituzioni sanitarie specializzate. In caso di tosse, febbre, rinorrea o difficoltà respiratorie si raccomanda di contattare il numero di emergenza 112 oppure o l’Ospedale Clinico per le Malattie Infettive “Toma Ciorba” di Chisinau al numero 022/ 242480. Tutti i voli da/per l’Italia sono stati cancellati fino al 31 marzo. (11 marzo)
  • Monaco, quarantena fiduciaria richiesta per i lavoratori che provengono dalle medesime zone considerate a rischio. (28 febbraio)
  • Mozambico, quarantena domiciliare obbligatoria (con controlli periodici da parte delle Autorità sanitarie), per un periodo di 14 giorni, per tutti i passeggeri in arrivo dall’Italia. (5 marzo)
  • Nepal, certificato medico che attesti che essi non sono contagiati da Covid-19. Inoltre a partire dal 10 marzo, sarà temporaneamente sospesa l’emissione di ‘visa-on-arrival’ (visti all’arrivo alla frontiera) per i cittadini italiani. I connazionali che volessero recarsi in Nepal potranno richiedere un visto, prima della partenza, alle missioni diplomatiche nepalesi nel mondo (in Italia, al Consolato onorario del Nepal con sede a Roma). (3 marzo)
  • Nicaragua, ai varchi di frontiera vengono poste ai viaggiatori in ingresso dai Paesi a rischio coronavirus, inclusa l’Italia, alcune domande (dati personali, storia di viaggio, tempo di permanenza nel Paese a rischio, condizioni di salute). Qualora i cittadini italiani o gli stranieri provenienti dall’Italia che entrano in Nicaragua dovessero presentare sintomi compatibili con il COVID-19, gli stessi verranno trattati e posti in isolamento in attesa dei risultati del test per il COVID-19. (29 febbraio)
  • Niger, quarantena presso il loro domicilio, con due visite di controllo giornaliere da parte di medici locali. (11 marzo)
  • Nigeria, questionario per chi arriva dall’Italia. Le autorità locali potrebbero determinare ulteriori misure restrittive nei confronti dei viaggiatori provenienti da tali Paesi (tra i quali l’Italia), anche con scarso preavviso. (4 marzo)
  • Norvegia, pur in assenza di indicazioni ufficiali da parte delle autorità locali, si stanno registrando casi di viaggiatori provenienti da aree dell’Italia a rischio coronavirus (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Marche, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo e Toscana) a cui le autorità norvegesi chiedono di mettersi in quarantena domiciliare monitorata (anche presso il proprio albergo), per un periodo di 14 giorni, anche in assenza di sintomi compatibili con COVID-19. Il fenomeno sta interessando in particolare le regioni settentrionali della Norvegia ma non si può escludere che si estenda a tutto il territorio. Sono invece sottoposti a misure di quarantena obbligatoria per i necessari accertamenti sanitari coloro che arrivino già sintomatici in Norvegia, che sviluppino sintomi compatibili con COVID-19 durante il soggiorno nel paese o che siano stati in contatto con persone affette da coronavirus. (9 marzo)
  • Nuova Zelanda, er i viaggiatori in arrivo dall’Italia non sono previste restrizioni all’ingresso ma è richiesto di porsi in auto-isolamento, riducendo al minimo le occasioni di contatto con altri, dopo il loro arrivo in Nuova Zelanda, per un periodo di 14 giorni. Tale disposizione entra in vigore dal 13 marzo (ora locale). I viaggiatori provenienti dall’Italia devono inoltre registrarsi obbligatoriamente presso la linea telefonica verde (healthline) del Ministero della Salute (0800 358 5453 oppure +64 9 358 5453 per SIM straniere). L’obbligo di auto-isolamento vige per chi ha lasciato il Paese nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Nuova Zelanda, quindi anche per persone già arrivate in Nuova Zelanda. (11 marzo)
  • Palestina, gli individui in ingresso nei Territori Palestinesi provenienti dall’Italia, verranno sottoposti a quarantena presso centri specializzati. Tale quarantena è prevista per 14 giorni dalla data di partenza dai paesi indicati. Con riferimento alle misure adottate dalle Autorità israeliane in merito al divieto di ingresso in Israele, si segnala il rischio elevato, per quanti fossero in Israele e si recassero nei Territori Palestinesi, di non essere riammessi in Israele al rientro. Resta fermo lo sconsiglio assoluto di recarsi a Gaza, non essendo prevedibili le misure che potrebbero essere adottate nella Striscia né potendo escludere il rischio di non essere riammessi in Israele.  Betlemme: a seguito della segnalazione di primi casi di contagio da COVID-19 nel Governatorato di Betlemme anche nei Territori, sono state adottate in loco misure restrittive, in particolare nell’area del Governatorato di Betlemme che e’ stata chiusa.  (7 marzo)
  • Panama, periodo di vigilanza a domicilio di 14 giorni per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia, durante il quale le autorità sanitarie effettueranno controlli di persona e/o telefonici finalizzati a monitorare le condizioni di salute. (3 marzo)
  • Perù,  quarantena di 14 giorni per tutti i passeggeri provenienti da Italia. (11 marzo)
  • Polinesia Francese, per tutti i viaggiatori che hanno transitato o visitato, 30 giorni prima dell’arrivo, regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna richiesta di un certificato medico, rilasciato non più di 5 giorni prima dell’arrivo in Polinesia francese, che attesti che non presentano segni di infezione virale prima della partenza, indipendentemente dal porto d’imbarco. (2 marzo)
  • Polonia, pur non ritenendo al momento di dover adottare misure di quarantena generalizzata per coloro che rientrano dalle regioni del Nord Italia, raccomandano, tuttavia, a coloro che siano stati in tutta Italia negli ultimi 14 giorni prima dell’arrivo in Polonia, di adottare misure di auto-monitoraggio, contattando immediatamente un centro sanitario-epidemiologico, se si dovessero riscontrare sintomi sospetti o nel caso in cui si tema di aver avuto contatti con persone infettate dal coronavirus. Per quanto riguarda gli Aeroporti polacchi, sono stati incrementati i controlli della temperatura corporea sui passeggeri. Agli stessi potrà inoltre essere richiesto di fornire i loro contatti. Nel caso in cui vengano ravvisati sintomi sospetti, l’Autorità sanitaria polacca potrà disporre l’adozione delle misure ritenute più opportune. Analoghi controlli verranno predisposti alla frontiera della Polonia per i viaggiatori che entreranno nel Paese via terra, via treno e via mare.  (9 marzo)
  • Portogallo, ai viaggiatori che giungano in Portogallo dall’Italia o da altre aree di trasmissione attiva del virus, potrà essere richiesto di compilare un formulario nel quale fornire contatti, recapiti e informazioni utili sulle zone visitate, in modo da consentire al locale Ministero della Salute di rintracciare il viaggiatore in caso di necessità. (10 marzo)
  • Regno Unito,  il Governo britannico raccomanda a chi entri in Regno Unito dall’Iran, dai comuni italiani oggetto di ordinanze restrittive, dalle “zone di attenzione speciale” della Corea del Sud o dalla Provincia dell’Hubei, di rimanere all’interno della propria abitazione, evitando contatti con l’esterno, e di rivolgersi al numero 111 del sistema sanitario nazionale, NHS, anche nel caso in cui non si presentino sintomi del COVID-19, per fornire informazioni sulla propria storia di viaggio. Per coloro che entrano nel Regno Unito provenendo dal resto dell’Italia, dal resto della Cina, Regioni Amministrative di Hong Kong e Macao, Thailandia, Giappone, altre aree della Corea del Sud, Myanmar, Cambogia, Taiwan, Singapore, Malesia nei 14 giorni precedenti l’arrivo in UK, nel caso in cui si sviluppino sintomi simil-influenzali, le autorità locali raccomandano di ugualmente di rimanere in casa e di contattare il 111 per riferire la propria storia di viaggio. (11 marzo)
  • Repubblica Ceca, aeroporto di Praga speciali e appositi scanner per la misurazione della temperatura corporea. Misure di monitoraggio saranno adottate anche per i passeggeri in arrivo via treno dalle regioni più a rischio, similarmente a quanto avviene negli aeroporti.  Misure di monitoraggio saranno adottate anche per i passeggeri in arrivo via treno dalle regioni più a rischio, similarmente a quanto avviene negli aeroporti. A partire da 6 marzo coloro che sono residenti in Repubblica Ceca e che facciano rientro nel Paese da, qualsiasi regione italiana, devono sottoporsi a quarantena obbligatoria, pena una fortissima sanzione pecuniaria (tre milioni di Corone pari a oltre 110.000 euro). (6 marzo)
  • Repubblica Centrafricana, in base ad eventuali screening sanitari e verifiche sulla storia di viaggio, le autorità locali si riservano la facoltà di imporre ai viaggiatori in arrivo un periodo di quarantena domiciliare di 14 giorni. (9 marzo)
  • Repubblica Democratica del Congo, controlli preventivi tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti internazionali della Repubblica Democratica del Congo, qualunque sia la loro provenienza. Per chiunque presenti segni febbrili è prevista la quarantena presso ospedali pubblici locali. (25 febbraio)
  • Repubblica Dominicana, Al fine di prevenire la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), le autorità locali hanno annunciato che saranno rafforzati i controlli sanitari per i passeggeri in arrivo, in particolare tramite questionari a fini di sanità pubblica e dichiarazione giurata sulla storia di viaggio. I viaggiatori in arrivo che dovessero presentare sintomi compatibili con COVID-19 saranno sottoposti ad ulteriori accertamenti sanitari. (29 febbraio)
  • Repubblica San Marino, misure preventive, che hanno una validità di 90 giorni a partire dal 22 febbraio. Per tutti coloro che rientrano da zone di contagio è stato disposto l’obbligo della “quarantena fiduciaria”, con isolamento obbligatorio all’interno della propria abitazione e il divieto di qualsiasi contatto per un periodo di 20 giorni. Coloro che arrivano a San Marino e che nei precedenti venti giorni, indipendentemente dalla nazionalità, abbiano soggiornato e/o transitato in aree a rischio, come identificate dall’OMS, oppure abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di COVID-19, devono avvisare la “Centrale Operativa Interforze” i cui contatti sono stati resi pubblici. Ai medesimi è fatto divieto di accedere direttamente alle strutture sanitarie, in particolare Pronto Soccorso e Centri Sanitari. Inoltre, le strutture ricettive sammarinesi sono obbligate a registrare i pernottamenti nell’applicativo web “alloggiati” immediatamente al momento del check-in e non nell’arco delle successive 24 ore come è normalmente previsto. (1 marzo)
  • Romania,  i cittadini romeni che arrivano nel Paese attraverso i punti di frontiera terrestri, provenienti o che abbiano viaggiato in Italia vengono posti in quarantena istituzionalizzata sul territorio del distretto di confine o in autoisolamento domiciliare, a seconda della zona di provenienza. L’accesso di cittadini stranieri che arrivano in Romania dall’Italia, dalla Cina, dall’Iran, dalla Corea del Sud, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato, è consentito solo a condizione di quarantena obbligatoria o autoisolamento, a seconda dei casi. Le decisioni sopra elencate sono valide fino al 31 marzo, con possibilità di proroga. (9 marzo)
  • Ruanda, ogni passeggero proveniente dall’Italia sarà registrato e sottoposto ad un monitoraggio giornaliero per 14 giorni, con spese a carico del viaggiatore. (9 marzo)
  • Saint Lucia, qualunque viaggiatore sia stato (anche solo in transito) in Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo a Saint Lucia, sarà sottoposto ad un regime di quarantena di 14 giorni. (27 febbraio)
  • Saint Vincent and the Grenadines, tutti i viaggiatori che abbiano soggiornato in o provengano da Itali nei 14 giorni precedenti l’ingresso nel Paese, saranno sottoposti ad un regime di quarantena di 14 giorni. (4 marzo)
  • Samoa,  i viaggiatori provenienti (o in transito) dall’Italia saranno ammessi nel Paese solo se abbiano trascorso 14 giorni di quarantena in un Paese in cui non siano occorsi casi di coronavirus e posseggano certificazione medica (non piu’ vecchia di 3 giorni) che escluda il contagio. E’ infine fatto divieto alle navi di crociera lo sbarco nel Paese. (25 febbraio)
  • Senegal, misure di controllo presso l’aeroporto internazionale di Dakar (scanner della temperatura). In presenza di sintomi compatibili con il COVID-19, le autorità sanitarie locali potranno disporre la quarantena presso uno degli ospedali di Dakar. . Si segnala che alcune compagnie aeree hanno ridotto il proprio operativo voli e/o sospeso alcune tratte verso l’Italia. (11 marzo)
  • Sierra Leone, i viaggiatori stranieri che abbiano soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese saranno sottoposti ad un regime di quarantena di 14 giorni. (8 marzo)
  • Slovacchia, presso l’aeroporto di Bratislava, viene effettuato un controllo rafforzato su tutti i passeggeri in arrivo dall’Italia. Ogni passeggero a bordo di vettori diretti in Slovacchia dovrà riempire un modulo, che ne consentirà l’identificazione e la rintracciabilità anche dopo l’atterraggio nel Paese. Oltre all’obbligo di compilazione del modulo cartaceo sopra descritto, il personale di bordo segnalerà alle autorità aeroportuali i passeggeri che presentano sintomi da stato influenzale, e questi potranno successivamente essere ricoverati per accertamenti presso una struttura sanitaria dedicata. (6 marzo)
  • Slovenia,  le autorità slovene hanno rafforzato i controlli e istituito verifiche generalizzate presso l’aeroporto Internazionale Pucnik di Lubiana, sia in arrivo che in partenza, nonché ai valichi di confine terrestre con l’Italia. Tali misure si applicano a tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla nazionalità e provenienza. Per i casi di segnalata sintomatologia associata al Covid-19 è previsto il trasferimento presso all’Ambulatorio Brnik dove, a seguito di accertamenti medici, sono indicati percorsi differenziati per i casi di emergenza e per quelli che non presentano condizioni di gravità. In quest’ultimo caso i cittadini stranieri privi di residenza permanente in Slovenia vengono temporaneamente trasferiti in Ospedale in attesa dell’esito del tampone prelevato. (10 marzo)
  • Sri Lanka, sono sospesi i “visa on arrival” (visti concessi all’arrivo in aeroporto). Qualsiasi viaggiatore che intenda entrare in Sri Lanka, indipendentemente da provenienza e nazionalità, dovrà quindi essere già munito di visto prima di mettersi in viaggio. È stata inoltre disposta una quarantena obbligatoria di 14 giorni in strutture governative per i viaggiatori provenienti o transitati dall’Italia, dall’Iran o dalla Corea del Sud. Tale misura  comporta il trasferimento dei passeggeri in arrivo o in transito dall’Italia in una struttura appositamente identificata per la quarantena a Batticaloa, a circa 5 ore di distanza dall’aeroporto. I passeggeri con sintomi compatibili con COVID-19 verranno invece trasferiti in ospedale per accertamenti e cure. A tutti i passeggeri delle navi da crociera, indipendentemente dalla loro nazionalità o provenienza, sarà inoltre applicato il divieto di sbarco nel Paese. (12 marzo)
  • Sudafrica,Tutti i passeggeri dei voli diretti dall’Italia saranno sottoposti a controlli della temperatura mediante scanner a bordo dell’aeromobile prima dello sbarco, e saranno loro richieste notizie sull’itinerario e sul luogo di provenienza (in particolare per i viaggiatori provenienti dalle regioni italiane in cui si sono registrati più casi). Sarà necessario poter indicare un contatto in Sud Africa e verranno forniti ai passeggeri numeri di emergenza e istruzioni in caso manifestino sintomi influenzali, per i quali potrebbero essere sottoposti a una quarantena di quattordici giorni, con le modalità determinate dalle autorità sanitarie locali. Le autorità aeroportuali hanno inoltre intensificato i controlli sui certificati medico-sanitari, inclusi quelli relativi ad altre malattie. (6 marzo)
  • Sud Sudan, screening sanitario per la rilevazione della temperatura corporea di tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto internazionale di Giuba. In caso di sospetto contagio, i cittadini stranieri potrebbero essere collocati in quarantena (la cui durata è stabilita caso per caso in base alla diagnosi). (18 febbraio)
  • Taiwan,  ogni viaggiatore che entra a Taiwan proveniente dall’Italia dovrà fare una quarantena domiciliare di 14 giorni. Inoltre, fino al 29 aprile, Taiwan manterrà collegamenti aerei solo con Pechino, Shanghai, Xiamen e Chengdu ed ha esteso il divieto per visite turistiche dalla Repubblica Popolare Cinese fino al 30 aprile. (27 febbraio)
  • Tanzania,  controlli su tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti internazionali e nel porto di Zanzibar. Tutte le persone che mostrano sintomi sospetti vengono testate per il coronavirus e se positive possono essere messe in quarantena. (6 marzo)
  • Thailandia,  le persone provenienti da Italia, Cina e Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, Iran, Corea del Sud, anche in assenza di sintomi, devono porsi in auto-quarantena presso il proprio domicilio (o albergo), per un periodo di 14 giorni. In particolare, i viaggiatori provenienti da aeree a rischio esibire al momento del check-in un certificato medico in lingua inglese attestante che il passeggero non e’ affetto da Covid-19. In mancanza di tale certificato, la compagnia aerea non potrà emettere la carta d’imbarco. Una volta ottenuta la carta d’imbarco, il passeggero dovra’ comunque compilare un apposito modulo (modulo T8) da presentare all’Ufficiale di controllo delle malattie infettive presso l’aeroporto thailandese di destinazione, che deciderà con piena autonomia in merito all’effettiva possibilità di sbarco o altre misure preventive da indicare al passeggero (accertamenti sanitari, quarantena). La violazione dell’auto-quarantena viene sanzionata con una multa di 20mila Thai Baht, pari a circa 620 euro.  (11 marzo)
  • Tunisia, per quanto riguarda gli aeroporti, tutti i passeggeri in provenienza dall’Italia verranno fatti sbarcare al Terminal 2 dell’aeroporto di Tunisi. A tutti i viaggiatori in arrivo in Tunisia da zone a rischio, ivi inclusa l’Italia, è richiesta la compilazione di una scheda con informazioni personali sanitarie e di viaggio ed è disposta la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva da parte del Ministero della Salute per 14 giorni e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali. Il Ministro della Salute ha ricordato che il mancato rispetto delle indicazioni delle autorità sanitarie circa la quarantena è passibile di sanzioni penali, dal pagamento di una multa di 120 dinari (circa 40 euro) ai sei mesi di reclusione. Per i casi sospetti è previsto l’isolamento sanitario e il trasferimento in strutture ospedaliere dedicate. Per informazioni e segnalazioni di casi sospetti è a disposizione il numero 190. Sarà chiesto ai passeggeri provenienti dalle zone a rischio di scaricare una app in aeroporto (QR code affisso sui poster all’arrivo), tramite la quale dovranno compilare un formulario. Ai passeggeri così identificati sarà automaticamente inviato un sms informativo e di verifica del rispetto dell’autoisolamento e dell’evolversi dello stato di salute. Solo coloro che non risponderanno all’sms verranno contattati telefonicamente. Coloro i quali non disponessero di uno smartphone, verranno assistiti in aeroporto da personale addetto munito di dispositivi per la compilazione del formulario online. In considerazione della notevole riduzione delle prenotazioni aeree, le linee Alitalia e Tunisair stanno provvedendo a rimodulare le attuali frequenze dei voli diretti dall’Italia. Le Autorità tunisine hanno disposto inoltre, la sospensione di tutti i collegamenti di passeggeri da e verso i porti italiani, fino a nuovo avviso. Nella comunicazione, viene inoltre precisato che, in caso di violazione delle misure in oggetto, la direzione del porto vieterà lo scalo a qualsiasi nave. (11 marzo)
  • Turchia, i passeggeri in arrivo in Turchia che abbiano viaggiato negli ultimi 14 giorni in  Italia potranno essere respinti alla frontiera. (2 marzo)
  • Ucraina, al fine di contenere la diffusione del COVID-19, le autorità sanitarie ucraine hanno disposto il controllo della temperatura corporea (“screening”) per tutte le persone provenienti da Paesi in cui siano stati registrati casi di contagio, compresa l’Italia, attraverso i confini terrestri e gli aeroporti internazionali, dove sono state predisposte unità epidemiologiche mobili. All’arrivo in Ucraina, le Autorità sanitarie potrebbero consigliare alle persone provenienti dai predetti Paesi, quale misura precauzionale ed esclusivamente su base volontaria, di valutare un autoisolamento per un periodo di 14 giorni. Le persone che presentino sintomi della malattia verranno poste in temporaneo isolamento e sotto osservazione per essere eventualmente trasferite nei reparti di infettivologia degli ospedali ucraini specializzati. (11 marzo)
  • Uganda, i viaggiatori in fascia 1, come l’Italia, saranno sottoposti ad una quarantena di 14 giorni, a spese del viaggiatore, presso una struttura sanitaria definita dalle locali Autorità. Al riguardo sono stati identificati due centri ad Entebbe (Kazuri Medical Centre presso l’aeroporto e l’Entebbe Regional Referral Hospital) e uno a Naguru (Naguru Regional Referral Hospital).  (7 marzo)
  • Uruguay, qualunque viaggiatore in arrivo nel Paese che presenti i sintomi compatibili con il COVID-19 (in particolare febbre, tosse e dificolta’ respiratorie), è sottoposto ad accertamenti medici all’arrivo in Uruguay. I casi sospetti saranno eventualmente gestiti in apposite strutture, senza prevedere un periodo di quarantena, ma mantenendo le persone interessate in isolamento il tempo necessario ad effettuare le analisi di laboratorio previste. (29 febbraio)
  • Uzbekistan, i passeggeri provenienti dall’Italia che giungano comunque in Uzbekistan (anche con voli indiretti), saranno sottoposti a quarantena obbligatoria di 14 giorni in una struttura dedicata. (1 marzo)
  • Vietnam, sospesa la possibilità di usufruire del portale e-visa per l’ottenimento del visto. Continuano ad essere validi i visti e i permessi di soggiorno già concessi ed i possessori possono quindi entrare nel Paese, a condizione di sottoporsi alla quarantena obbligatoria prevista se in provenienza o transito dall’Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese. Chiunque faccia ingresso nel Paese deve compilare una specifica dichiarazione sanitaria. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti si prega di consultare la sezione sanitaria della scheda e il Focus Coronavirus sulla homepage di questo sito. (10 marzo)
  • Zambia, quarantena di 14 giorni nei confronti dei viaggiatori in arrivo da Paesi a rischio, compresa l’Italia, effettuata sotto forma di auto-isolamento nel proprio recapito/abitazione con controlli sanitari a campione, o di trasferimento in struttura di isolamento, appositamente allestita, in caso di sintomatologia. (2 marzo)
  • Zimbabwe, attivati termo scanner per la misurazione della temperatura corporea dei viaggiatori provenienti da paesi in cui sono stati registrati casi di contagio da COVID-19. Agli stessi viaggatori viene inoltre suggerito, pur non essendo requisito obbligatorio, di presentare un certificato medico che specifichi la negatività al COVID-19 e di osservare un periodo di auto-quarantena domiciliare di 14 giorni. Tali misure potrebbero variare, anche in senso restrittivo, con scarso o nessun preavviso. (9 marzo)

La nostra fonte è la Farnesina, qualora non ne siano indicate altre, ad eccezione delle notizie presenti nel paragrafo “Compagnie aeree con voli cancellati o ridotti” se non indicata. Visto l’aggiornamento continuo e le disposizioni dei Paesi che si riservano di cambiarle anche senza preavviso, per ulteriori conferme si prega di visitare il sito della Farnesina – Viaggiare Sicuri.

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