L’agente di viaggio è un mestiere sempre più difficile. È una professione in continua evoluzione che non si rappresenta più come un luogo fisico, dove le persone entrano “per caso, per posizione, per comodità, per passaparola” ma un’entità fatta di professionisti che vanno a cercare e catturare il traffico dei passeggeri, degli ospiti, dei turisti, dei vacanzieri, dei viaggiatori.
Vi è stata nel settore una grande evoluzione negli ultimi anni, dapprima spinta dallo spauracchio del web, che per molti avrebbe soppiantato il know how della leggendaria figura dell’agente di fiducia, poi, proprio sfruttando le opportunità offerte dal world wide web ha trovato una nuova dimensione fra personal traveler, network, implant e mille altre figure; ma resta una sola cosa al centro di tutto: l’essere umano, sia esso fruitore o organizzatore del viaggio.
Chiara, Crocetta, Savana e Ghione: quattro realtà del network “Magia”
Gianluigi Cerlini è un tipico esempio dell’imprenditore che entra in un business a lui estraneo, ma lo declina a sua immagine e somiglianza, portando esperienze esterne che implementano un già solido substrato di professionalità.

Dapprima con Chiara Viaggi, poi Savana, poi Crocetta a Torino, (gruppo Magia) aggiungendo di recente Ghione di Saluzzo, ha installato nell’area torinese un piccolo network di agenzie, con una clientela esigente che si pone come un esempio da seguire, un “case history” molto interessante.
«Quando ho iniziato non ero per nulla avvezzo al mondo del turismo “pratico” – spiega Cerlini ricordando il suo inizio da agente imprenditore – mi sono appoggiato totalmente ai collaboratori che avevo trovato nell’agenzia, per la parte del know how, e pian piano mi sono addentrato nel settore amministrativo e degli accordi commerciali.

Il resto è venuto da sé: ho capito che per avere un’agenzia efficace avrei dovuto mettere in piedi un piccolo network capace di presidiare Torino e i dintorni con punti vendita accessibili, ben condotti dai miei collaboratori, acquisendo strutture di ”nome e richiamo” per renderle ancora più presenti sul territorio».
E si arriva all’odierno dove il gruppo capitanato da Gianluigi Cerlini conta su 4 agenzie: Chiara, Crocetta, Savana e Ghione la qual cosa garantisce la capacità di dare anche vita ad iniziative promozionali che possano accattivare l’attenzione del viaggiatore gestite all’interno del gruppo, senza ricorrere ad “aiuti” esterni, in totale autonomia.

«Devi dare un motivo al passeggero per prenotare il viaggio cone te – spiega Cerlini – devi attrarre la sua attenzione, capirlo, proporgli quello che desidera guidandolo ed incentivandolo. Vendere certi viaggi non è una questione solo di prezzo, ma di servizio reso, di proposta, di programmazione, di capacità al di là di una vendita che tutti potrebbero fare da catalogo o spingendosi al su misura».
E così, come già in passato altre iniziative, con la complicità di Davide Bomben, (Il Diamante) al Circolo dei Lettori di Torino, una serata di narrazione ha aperto il ciclo degli incontri dedicati ad un “calendario di viaggi, un elenco di sogni”, che porta la firma di una grande travel designer dalla sconfinata esperienza: Carla Milone.
«Abbiamo dato vita ad un calendario di proposte di viaggio far il 2024 e il 2025 già programmate – spiega Carla Milone, travel designer e fotografa – basandoci sulla percezione di ciò che i nostri passeggeri desiderano: “esperienze”. Ed ecco che abbiamo allineato un calendario denso di appuntamenti dall’Islanda al Delta del Po, dalla Cina differente all’Etiopia, dalla Calabria al Botswana, solo per citarne alcuni. Questo perché il viaggio deve avere una dimensione anche interiore, dare emozioni ed esperienze che non sono solo esotiche ma risiedono in tutti i luoghi del mondo. Basta saperli guardare».

La serata al “Circolo dei Lettori” in una magica atmosfera di sussiego d’altri tempi ha visto la capace narrazione di Davide Bomben accattivarsi l’attenzione dei tantissimi presenti.
Il suo Botswana, la sua Namibia hanno spiegato un’Africa intensa, unica, a volte privilegiata per un contatto diretto con la natura selvaggia e così avvolgente di questi due meravigliosi paesi.
La Namibia del Damaraland e dei suoi pittogrammi, con i due “glamorous camp” per provare l’emozione del glamping, della costa degli Scheletri, le dune di Sossuvlei, l’ “europea” Windhoek, il Parco Etosha…

Glamping nel nulla che ti circonda…la natura più vera
Il Botswana di Bomben passa per la natura selvaggia, dal delta endemico dell’Okavango, santuario della natura, alle imponenti cascate Victoria, appena al di là del confine con lo Zimbabwe, Cihef’s Island, la penisola di Moremi, la navigazione sul fiume Chobe che delimita il confine con la Namibia e lo stesso parco,
Ed ascoltare l’Africa narrata da chi la conosce davvero, capaci di redigere 21 guide assai corpose per spiegare al viaggiatore flora, fauna, usi, costumi, geologia, è un modo di viaggiare che si competa in maniera permeante.
E non è finita! Parola di Gianluigi Cerlini