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giovedì, Marzo 28, 2024

Carnia scrigno di meraviglie

Testo e foto di Tiziano Argazzi

 

Dal prosciutto affumicato di Sauris, agli orologi di Val Pesarina, passando per valli, terme, alberghi diffusi e borghi incantati

Una, dieci, cento Carnie. Questo fazzoletto d’Italia che si estende dall’Austria al Cadore arrivando a lambire la Slovenia non è una terra come le altre. Qui natura, tradizione, gastronomia ed ospitalità sono unite in maniera equilibrata. Il paesaggio è disegnato con tratti indimenticabili. La natura, con i boschi, i laghi, una infinità di ruscelletti e le tante specie di erbe aromatiche e officinali incanta il turista con tantissimi paesaggi mozzafiato. I villaggi ed i borghi alpini sono caratterizzati da una originale architettura incentrata su legno e pietra; pievi e cappellette, situate anche nei posti più impensati, nascondono molto spesso affreschi votivi e tesori artistici di grande pregio.

La Carnia ha anche una importante tradizione termale. Ad esempio le Terme di Arta (www.termearta.org) sono un’oasi di benessere nel cuore della natura. Grazie alle fonti di acque sulfuree, conosciute e sfruttate fin dall’antichità, propongono trattamenti curativi della tradizione termale, fisioterapica, riabilitativa ed estetica.

Vacanze da cowboy. Sempre ad Arta, all’agriturismo con maneggio Randis (www.agriturismorandis.it) c’è la possibilità di vivere una bella esperienza a contatto con la natura e lanciarsi alla scoperta dei luoghi più suggestivi della Carnia. Il tutto sotto la guida esperta del proprietario Massimo Peresson, un veterano delle cavalcate sui monti carnici che nel 2002 si è aggiudicato il titolo di campione europeo di trekking a cavallo.

Cucina tipica e genuina. Persino la cucina di questa terra, gustosa e tipicamente stagionale, riesce ad entusiasmare anche i palati più sopraffini. Dai formaggi di malga, ai saporitissimi salami, dai cjarsons, ravioli di pasta di patate con un ripieno dolce a base di spezie, noci, frutta secca, erbe aromatiche e conditi con ricotta affumicata e burro fuso, al "frico" con polenta, un piatto salato il cui principale ingrediente è il formaggio fuso, dal risotto con lo "sclopit" (l’erba di sileno che cresce spontaneamente in Carnia) al miele ed alle marmellate di ogni tipo. Un’autentica leccornia anche gli gnocchetti di Sauris fatti con latte, farina, uova, ricotta affumicata, salame, prosciutto e cumino. Ma Sauris, uno dei borghi più affascinanti della Carnia, è anche la patria del prosciutto affumicato, con legno di faggio, che dal 2009 si fregia del marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP) a garanzia di qualità, tradizione ed autenticità d’origine. Qui ha sede anche il Prosciuttificio Wolf Spa (www.wolfsauris.it) una azienda che ha fatto di questo insaccato, unico per dolcezza morbidezza e delicatezza, la sua produzione di punta, forte di 40 mila pezzi l’anno.

Val Pesarina la valle del tempo. Quante volte, entrando in una stazione ferroviaria o in un aeroporto, si è lanciata un’occhiata veloce a quei grandi orologi che con il loro ticchettio ed il lento e ritmato movimento delle lancette ci invitano ad affrettarci per non perdere treni ed aerei. Ebbene tutti questi meccanismi, dapprima manuali, poi elettrici ed infine computerizzati sono stati progettati in Val Pesarina dalla Fabbrica Fratelli Solari il cui ingegno imprenditoriale ha consentito una rapida espansione dell’intera attività a livello internazionale. Una visita a questa valle di rara bellezza, dove la natura offre spettacoli di rara suggestione, diventa anche l’occasione per ripercorrere la storia dell’orologeria dalla fine del 1600, quando gli artigiani locali iniziarono a produrre orologi a pendolo, ai giorni nostri. Molto interessante il Museo dell’Orologeria (www.pesariis.it) che espone una collezione di orologi rappresentativi della produzione di tre secoli. A completare questa bella storia uno straordinario percorso dell’orologeria monumentale, un museo all’aperto che si snoda per le viuzze e le piazzette di Pesariis lungo un itinerario espositivo di orologi monumentali, a torre, ad acqua, a palette giganti, a calendario, con carillon, a bascula, a vasche, minuziosamente studiati e progettati per rappresentare in varie forme artistiche il trascorrere e la misurazione del tempo.

Sutrio paese dei falegnami. Borgo artigiano ed ospitale è da sempre conosciuto come il paese dei falegnami. In molti punti del centro è facile imbattersi in statue e bassorilievi realizzati dagli artigiani locali. Nel primo weekend di settembre va in scena "Magia del legno" che propone lavorazioni "live"del legno in tutte le sue forme. Altra manifestazione da non perdere è "Borghi e presepi" la più importante rassegna regionale di presepi natalizi, circa 80, dislocati lungo le vie del paese, in angoli caratteristici e dentro cortili in un percorso guidato che coinvolge tutti gli abitanti. Il primo da vedere rimane comunque quello di Teno (al secolo Straulino Gaudenzio), un maestro artigiano del luogo che anno dopo anno ha costruito un enorme presepe che è diventato uno straordinario spaccato etnografico dedicato alla vita, al lavoro ed alle usanze della montagna carnica.

Info: Carnia Welcome, www.carnia.it, tel. 0433-466220.

Albergo diffuso un pò casa ed un pò albergo. In Carnia il termine albergo diffuso è di casa. Infatti il concetto è nato a Comeglians nel 1978 con l’intento di recuperare il territorio. Le esperienze fatte fino ad oggi hanno consentito di elaborare un nuovo ed originale modello di ospitalità. A Sutrio è presente l’Albergo Diffuso Soandri (www.albergodiffuso.org), 120 appartamenti distribuiti sull’intero centro storico a testimoniare una riuscita fusione tra moderna ospitalità alberghiera e antichi alloggi in caratteristiche case di un classico borgo della Carnia.

Dove mangiare: Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Si consiglia l’albergo ristorante RiglarHaus a Sauris località Lateis n.3 tel 0433-86013 che propone una interessante cucina tipica e la trattoria "Alle Trote" in via Peschiera n. 5 a Sutrio dove le regine della cucina sono le trote provenienti dal vicino allevamento cucinate in maniera perfetta alla piastra, al cartoccio, impanate ed affumicate.

Come arrivare: Un weekend in Carnia per conoscere Sauris, Tolmezzo, Pesariis in Val Pesarina, Arta Terme e Sutrio. Da Ferrara A13 fino a Padova, poi A4 in direzione Venezia, Udine e proseguire fino all’uscita di Carnia Tolmezzo. Da qui prendere l’indicazione per la destinazione prescelta.

Articolo già pubblicato su IL CENTRO di Ferrara e su Estense.com

 

 

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