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sabato, Aprile 20, 2024

Benessere a Ischia, Procida e Capri

Testo di Maurizio Maria Fossati

"ISCHIA, PROCIDA E CAPRI, da sempre considerate le "perle" paesaggistiche del Golfo di Napoli, costituiscono anche un’oasi di benessere e salute per il corpo e lo spirito". Lo sottolinea Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli. "Non solo attrazioni naturali e culturali, colori, suoni, sapori, accompagnati da un tratto umano vivace, cordiale e ospitale, ma anche tante opportunità per curarsi, rilassarsi e recuperare energia con le acque e i fanghi delle Terme e grazie al contributo della cucina di tradizione mediterranea, che com’è risaputo è la migliore dieta per vivere in salute".
La storia termale di Ischia inizia nell’ VIII secolo a.C. quando i coloni greci iniziarono a utilizzare le acque calde che sgorgano dalle pendici del Monte Epomeo. Furono però i Romani a comprendere appieno la potenzialità delle Terme e, dopo aver posto le acque delle sorgenti di Lacco Ameno sotto la protezione del mitico Ercole, trasformarono le aree termali dell’isola in luoghi di cura e soggiorno frequentatissimi della Roma imperiale.
Oggi il termalismo ha basi scientifiche, consolidate da decenni di studi universitari. A Ischia, le ricerche furono intraprese negli anni ’50-’60 dal Centro Studi Malcovati, continuarono quindi per opera del Centro Studi Termali dell”Isola d’Ischia "Julio Jasolino" in collaborazione con le Università di Napoli e Roma.
"Le cure termali dovrebbero iniziare quando si sta ancora bene, come prima forma di prevenzione", spiega Antonio Iannotti, medico chirurgo specialista in Medicina Termale e direttore sanitario delle Terme Regina Isabella di Lacco Ameno. "Il fango e i bagni termali sono una vera panacea contro le artropatie delle articolazioni, mentre gli aerosol a base di acqua termale fanno bene alle vie aeree superiori combattendo laringiti e faringiti". "Le sorgenti termo-minerali di Lacco Ameno – continua – appartengono alla classe delle salso-solfato-alcalino-terrose (bicarbonate, calciche, magnesiache) e sono ‘ipertermali’, cioè sgorgano a una temperatura di circa 80 gradi C. Per i numerosi benefici che apportano, si dicono ‘acque multiattive’. I fanghi delle Terme della Regina Isabella, raccolti in cave naturali dell’isola, sono lasciati ‘maturare’ per circa sei mesi nell’acqua termale in vasche a cielo aperto. Assumono così proprietà minerali e virtù officinali".
Ma non solo. "Le caratteristiche terapeutiche delle Terme dell’isola variano da Comune a Comune, da fonte a fonte – precisa Mario Leonessa, manager dell’Hotel Continental Terme di Ischia -. Per esempio, a Ischia e Serrara Fontana-Sant’Angelo, abbiamo sorgenti di acque salso-bromo-iodiche oltre alle salso-alcalino-terrose, mentre a Casamicciola le sorgenti sono salso-bicarbonato-solfato-alcaline". Così ai vantaggi terapeutici antinfiammatori si possono associare altri effetti benefici con il massaggio, percorsi specifici, diete e ginnastica attiva o passiva.
Da sempre molto attente alle novità in ambito estetico e medico, le Spa dell’isola offrono anche trattamenti dermatologici specializzati, ozonoterapia e idromassaggi. Veri e propri miracoli di eterna giovinezza che, sfruttando i principi del termalismo, hanno un effetto efficace nel prevenire l’invecchiamento cutaneo e risolvere gli inestetismi della pelle. E non mancano le pratiche messe a punto per accelerare il recupero post-traumatico anche in condizioni di limitazioni funzionali e di handicap. Idrokinesi, acquagymn, rieducazione motoria in acqua, tecniche ginnico-riabilitative, ginnastica medica, massoterapia, kinesologia correttiva e rieducativa, Feldenkrais, elettroterapia analgesica, ionoforesi, ultrasuoni, laser, sono tutte frecce che appartengono all’arco delle Spa ischitane.
La "Spiaggia del postino" di Procida, dove, nel noto film, Massimo Troisi (il pescatore Mario Ruoppolo) e Philippe Noiret (il poeta Neruda) discutono sul significato e l’essenza della poesia, ci porta invece molto rapidamente a uno stile di vita naturale, dominato dal relax e scandito dagli appuntamenti con la dieta mediterranea che pare così essere proprio nata in quest’isola. "A Procida, limoni, grandi come dei meloni danno spettacolo e gusto alla tavola nella tipica ricetta dell’insalata locale, un vero e proprio festival di vitamina C – dice Domenico Ambrosino, giornalista e storico procidano -. Qui pesce e agrumi stanno alla base dell’alimentazione. Il pesce è quello delle paranze. Pesce umile: alici, pannocchie, e pregiato: orate, spigole, saraghi, mazzacoglie, ma tutto rigorosamente vivo e saltellante sui banchi dei pescatori".

Testo pubblicato su Quotidiano.net

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