Bardolino è un territorio unico con molte anime si esprime in tre vini d’eccellenza: il Chiaretto di Bardolino, il Bardolino e il Bardolino Sottozone.
La denominazione Bardolino si estende sulla sponda orientale del lago di Garda, sul versante veneto in provincia di Verona, in un territorio unico in Italia per la sua complessità climatica e paesaggistica, che spazia dal clima mediterraneo lungo la costa del lago, dove si alternano ulivi, piante di agrumi e bouganville, all’area continentale e pianeggiante di Sommacampagna, fino ad arrivare al Monte Baldo con il suo clima distintamente montano.

Questa ricchezza climatica unita a quella del suolo, frutto degli stessi ghiacciai che modellarono il Lago di Garda milioni di anni fa, si ritrova nel calice con tre grandi protagonisti: il Chiaretto di Bardolino – primo in Italia tra i vini rosati – il Bardolino e il Bardolino Sottozone, espressione rossa del vitigno autoctono principe del Veneto, la Corvina Veronese.
Bardolino: scoprire un territorio attraverso i suoi vini, i suoi paesaggi e le sue eccellenze
Bardolino ed il suo consorzio vini puntano proprio su questo, un abbinamento visivo e di emozioni da far vivere attraverso le note olfattive e di gusto del proprio nettare rosato, con l’ausilio della pletora di produttori dell’area gardesana.
«Il Consorzio di tutela Chiaretto e Bardolino non è solo una associazione con fini commerciali – spiega il presidente Fabio Dei Micheli – ci teniamo a far passare un messaggio legato all’amore per il territorio, per la piccola imprenditori, per la formazione, l’omologazione del prodotto caratteristico delle nostre alture, pur se declinato in vari modi. Il mondo dell’ospitalità deve poggiare anche sul territorio e sui prodotti tipici, perché se non si incentiva la piccola impresa, magari anche famigliare, a proseguire si perde un patrimonio di terreni e viticoltura a vantaggio dei “residence con piscina”».
È forte l’impegno verso gli oltre mille associati al consorzio, 800 possessori di terreni coltivati a vite, e dei 120 imbottigliatori produttori; alcune aziende non solo hanno raccolto il messaggio e amplificato l’azione, ma si sono trasformate in maniera creativa regalando un “boost” al territorio gardesano, già di per sé meraviglioso e baciato da un clima superbo che consente la crescita addirittura di agrumi ed oliveti. Un paradiso della cultura del vino che va mantenuto tale, senza cedere alla tentazione di convertire tutto in ospitalità che senza il sapore genuino della terra sarebbe di certo menomato.

E allora le visite alle attrazioni del territorio, partono dalle cantine attrezzate ad accogliere per degustazioni e esperienze in maniera totale e avvolgente, con la vista sul meraviglioso “Benaco”.
Gli ambasciatori del Bardolino
La famiglia Brancher è la gelosa custode della Cantina Casetto Terre del Lago, prospicenti il lago a Cisano. Ci accoglie Chiara nella nuova sede affacciata sulle vigne e propone i loro “fly” che hanno una storia…La cantina nasce dalla passione della Mamma, Luana, che purtroppo li ha lasciati, nel 1999, e oggi vede in prima fila anche i due fratelli Alessandra e Andrea, oltre al padre Aldo.
«Produciamo diverse etichette, 4 rossi, 3 bianchi, 2 rosati – spiega Chiara, mescendo il nettare sotto gli ulivi – e il nostro Eremus, un vino senza tempo che viene dai 9 ettari di vigna sotto l’Eremo di San Giorgio, antico monastero camaldolese. Ma in quantità modesta abbiamo anche olio di oliva. La visita da noi vi farà guastare temi che vanno dalla Storia di Casetto al “tasting Bardolino”, o l’assaggio di un “bianca e lunga storia” per finire con l’esperienza in cantina».

Differente l’offerta della Cantina F.lli Zeni di Bardolino che oltre a produrre dal 1870 vini, divenuta realmente commercio negli anni ’30, oggi propone parecchie varietà che spaziano, ma soprattutto ospita, nella propria nuova sede, che presenta una meravigliosa terrazza sul lago, il museo del vino, che trasporta con pezzi veri e realmente utilizzati nel tempo, ad un’epoca a dir poso eroica.
Il museo nasce nel 1991 dall’intuizione di Gaetano Zeni, che realizzò un percorso istruttivo ed esplicativo per far capire cosa ci sia dietro una semplice bottiglia di vino.
Nella cantina un percorso sensoriale, la “galleria degli olfatti” dove chi arriva per la degustazione potrà mettere alla prova il proprio senso, cercando di riconoscere gli aromi presenti nei vini in 14 stazioni differenti, prima di procedere al vero e proprio assaggio.

L’ambientazione nella penombra aiuta la concentrazione di odori e sapori che arricchiscono il vino e si palesano nel retrogusto, così importante.
La bellezza dei luoghi e la volontà di preservarli: ecco cosa anima la famiglia Dei Micheli che alla Tenuta La Presa, acquisita nel 1995, (ma l’azienda si rifà al primo vero imprenditore, Adelino attorno agli anni ‘60) hanno poi ristrutturato un vecchio casale del 1400 rendendolo non solo un tempio del “vino rosa” il Chiaretto Badolino d.o.c., oltre alle produzioni di bianco e rosso, ma un’accogliente magione, realizzazione del sogno della Famiglia Dei Micheli.

«Anche l’impegno come presidente del consorzio – aggiunge Fabio Dei Micheli – è parte della vocazione per il vino della nostra famiglia. Crediamo nei valori dell’unione dei produttori che sono coesi e applicano sinergie che nobilitano questo territorio baciato dalla fortuna.
In questo modo anche il nostro compito di catalizzatore e omogeneizzatore del prodotto e delle procedure per ottenere un risultato finale di grande qualità è facilitato dal grande senso di responsabilità e appartenenza dei nostri associati, fra cui anche giovani imprenditori under 30, cui teniamo molto perché sono il nostro futuro».
L’area abbonda di soluzioni di alloggio ma in questa fattispecie abbiamo sperimentato, oltre alla parte “lodging” delle cantine, sempre più diffusa, anche due hotel: il Regina Adelaide, un 4 stelle a Garda, e l’Aqualux Hotel Spa & Suite Bardolino, modernissimo 4 stelle superiore.

Per un soggiorno upscale, il relais chateau Villa Cordevigo, 5s, è una scelta di grande appeal, considerato anche il ristorante Oseleta, (1 stella Michelin) che completa una collocazione favolistica a fira dello chef Marco Marras.
Per una cena suggestiva la scelta ideale è la Taverna del Kus a San Zeno di Montagna, nella suggestiva sede ricavata da un rustico del ‘600, con una grande personalità e una cucina raffinata, accompagnata da vini eccelsi, conservati in una vera ghiacciaia antica.

E tanto ci sarebbe ancora da esplorare…
Così con 2550 ettari, di vigneto di cui 1000 impegnati dal Chiaretto di Bardolino, che nel 2023 hanno dato 21 milioni di bottiglie (10 milioni di Chiaretto di Bardolino, 11 milioni di Bardolino) su 16 comuni, lasciamo questo meraviglioso territorio con l’immagine più bucolica ed imprenditoriale allo stesso tempo, possibile.
Bardolino Doc: i numeri
Sono ben 2550 gli ettari coltivati, su 16 comuni differenti, di cui 1000 gli ettari impegnati dal Chiaretto di Bardolino Bottiglie di Bardolino e Chiaretto di Bardolino con be 21 milioni di bottiglie prodotte nel 2023: 10 milioni di Chiaretto di Bardolino, 11 milioni di Bardolino

La storia del vino di Bardolino
I più antichi reperti riferiti all’uso del vino nell’attuale territorio del Bardolino sono di epoca romana e si suppone risalgano a tale periodo anche le prime coltivazioni della vite nell’area. Le prime documentazioni scritte della viticoltura nel territorio del Bardolino risalgono all’epoca altomedievale, ma è nel XIX secolo che la produzione vinicola del Garda veronese incomincia a essere identificata esplicitamente con il nome di “Bardolino”.
La storia moderna del Bardolino ha ufficialmente origine il 28 maggio 1968, data di approvazione del decreto presidenziale che istituisce la Doc Bardolino.

L’anima rosa: il Chiaretto di Bardolino
Il Chiaretto di Bardolino è il vino rosato più venduto d’Italia, con 10 milioni di bottiglie annue. Viene prodotto presso la sponda veneta del lago di Garda – in provincia di Verona, nel Veneto – a partire dal vitigno autoctono Corvina Veronese, con saldo di Rondinella. Il Chiaretto è ottenuto con la vinificazione in rosa delle uve, ossia con una minima macerazione delle bucce, che così rilasciano al mosto solo una parte delle loro sostanze coloranti naturali. Da qui il caratteristico colore rosa brillante. Nasce così un vino fresco, sapido e agrumato, perfetto per ogni occasione.
L’anima rossa: il Bardolino e il Bardolino Sottozone
Il Bardolino è l’espressione rossista della sponda veneta del lago di Garda, prodotto a partire dal vitigno autoctono Corvina Veronese, con saldo di Rondinella. La grande varietà del suolo, unita a caratteristiche climatiche uniche e alla sapiente mano dell’uomo danno vita a innumerevoli espressioni del celebre rosso del lago di Garda, che si presenta in due versioni: Bardolino e Bardolino Sottozone: La Rocca, Montebaldo e Sommacampagna. Dal colore rubino tenue – data la scarsa presenza di antociani presenti nelle uve – nella versione base il Bardolino risulta delicatamente fruttato e dotato di grande bevibilità. Nei vini delle tre sottozone, affinati per almeno un anno e provenienti da vigneti caratterizzati da rese inferiori per ettaro, i sentori del Bardolino acquistano in eleganza e complessità del bouquet.