di Elisabetta Pina
Una meta che piace sempre più agli ultrarunner grazie a un appuntamento come la Corsa della Bora, e agli amanti della buona tavola che apprezzano proposte particolari come l’aperitivo in grotta
Tra il Carso Triestino e quello Sloveno, il 6 gennaio scorso si è svolta la terza edizione consecutiva della Corsa della Bora, un grande evento di trail running per tutte le possibilità. 1253 gli atleti hanno preso parte a quattro tipi di gare differenti: l’iper trail, per veri sportivi, un percorso di 167 chilometri vinto, a pari merito, da un uomo e una donna, Luca Guerini e Maria Elisabetta Mastri, che hanno completato il circuito in circa 29 ore, tra nebbia e un forte vento di scirocco; un percorso di 57 km con difficili guadi di tre torrenti ai confini con la Slovenia, vinto dal tedesco Florian Rechert in cinque ore, superando l’italiano Luca Carrara per qualche millesimo di secondo. Record di presenze per la mezza maratona di 21 chilometri, con quasi 600 iscritti e ben 463 finisher. Un saliscendi insidioso che ha visto la vittoria di Alessio Milano all’arrivo in un’ora e 53 minuti. E ancora: la S1Just: 8 chilometri panoramici sul sentiero Rilke e nella Riserva Naturale delle Falesie di Duino, un percorso adatto a tutti, vinto dall’austriaco Leon Fian in 34 minuti. A completare l’offerta sportiva all’aria aperta, alcuni eventi non competitivi come le marce Fiasp attorno al Monte Ermada e la passeggiata con cani la S1Dog da tre chilometri. Un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, previa il giusto allenamento. Una fatica ripagata dall’ottima cucina e da alcune Spa, come quella di Porto Piccolo Sistiana, che rimettono al mondo.
Un pomeriggio di coccole tra vasche talassoterapiche, percorsi acquatici vista mare, sauna finlandese e bagno turco. Ciliegina sulla torta, l’aperitivo alla grotta delle Torri di Slivia poco distante da Sistiana e da Trieste. A 60 metri sottoterra, tra stalattiti e stalagmiti (e anche qualche pipistrello in letargo), è possibile degustare prosciutti nostrani di rara qualità e vini locali unici, come il Vitovska 2013, un bianco della cantina Kante. Infine, un tour culturale tra le vie e le piazze di Trieste alla scoperta delle sue origini cosmopolite. Una città che un tempo ospitava una moltitudine di culture diverse e lontane tra loro le fece guadagnare la definizione di “Vienna sul mare”. E oggi Trieste non è certo da meno: è una città moderna che continua il dialogo con le terre di confine e che non dimentica le proprie tradizioni. Una delle tante caratteristiche che la rendono unico in Europa è la Piazza d’Unità d’Italia, la più grande a essere affacciata direttamente sul mare. Ricca di bed & breakfast e hotellerie di lusso, una piccola perla da scoprire è senz’altro la Residenza Le 6A, ovvero una casa dedicata alle sei donne della Coscienza di Zeno, il romanzo di Italo Svevo, scrittore che a Trieste era legato da un profondo affetto, come molti altri artisti del calibro, per esempio, di James Joyce. Una scoperta dolce, dai sapori del territorio e dal profumo mitteleuropeo.
Info: www.s1trail.com