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Appello di Murano agli adolescenti: "maestro vetraio è bello"

Testo e foto di Maurizio Maria Fossati

La perla veneta, capitale mondiale della lavorazione del vetro artistico, ha organizzato il primo “Murano Glass Masters”. Turisti e giornalisti da tutto il mondo

MURANO (Venezia) – “Io da grande voglio fare il pompiere”, “Io il dottore”, “Io, invece, farò il maestro vetraio!”. Sono i bambini a dirlo. E, fortunatamente, nell’epoca del Web 2.0, qualcuno crede ancora che sia possibile costruire un entusiasmante futuro professionale stando alle costole di un buon maestro vetraio, in un fucina di Murano. “Da grande voglio fare il maestro vetraio” è, infatti, il nome del progetto messo in campo dalla Scuola del Vetro Abate Zanetti. Un progetto rivolto ai bambini delle scuole elementari e agli allievi delle medie inferiori e superiori, che prevede dimostrazioni, laboratori e prove pratiche che possono occupare alcune ore, ma anche giorni e mesi per chi intende entrare nell’affascinante mondo della lavorazione del vetro artistico.
“Nella lavorazione del vetro – afferma Giancarlo Signoretto, maestro con pluriennale esperienza d’insegnamento in tutto il mondo -, la vera scuola è la fornace, dove si prova e si riprova per maturare negli anni la migliore abilità e sensibilità artistica. Nella fornace non si forgia solo il vetro ma si forgiano anche gli artisti che faranno del vetro la loro professione. Qui, alla Scuola del Vetro Abate Zanetti, ospitiamo per le dimostrazioni, almeno un migliaio di ragazzini all’anno. E circa 350 frequentano i nostri corsi. Una grande semina. Ma spesso la passione nasce più forte tra i giovani stranieri, che arrivano anche d’oltreoceano”. Oggi, Abate Zanetti è scuola di tradizione, ma anche luogo di ricerca e sperimentazione su temi di avanguardia artistica e di design, ed è in grado di realizzare anche produzioni su vasta scala. E quando si parla di eccellenza nell’arte del vetro, non è possibile non nominare Venini, simbolo di tradizione, maestria e sapere artigiano che risale al 1921, anno in cui Paolo Venini e Giacomo Cappellin fondarono l’azienda.

La festa
Composta da sette isolette attraversate da un ampio canale, Murano, capitale mondiale del vetro, ha ospitato sabato 12 e domenica 13 luglio, la prima edizione del “Murano Glass Masters”, il festival che ha l’obiettivo di valorizzare la millenaria tradizione vetraia di Murano, oltre che di tutelare e promuovere il marchio di origine Vetro Artistico® Murano, istituito dalla Regione Veneto e gestito dal Consorzio Promovetro. L’iniziativa, promossa da Promovetro in collaborazione con Lagare, società che opera da anni nello sviluppo immobiliare di pregio e turistico, è stata patrocinata dal Comune di Venezia in collaborazione con la Fondazione Musei Civici, con l’intento di coinvolgere le diverse categorie produttive dell’isola, dai vetrai ai negozianti, ai ristoratori, agli artisti.
Giornalisti e turisti da tutto il mondo hanno invaso Murano nella due giorni dedicata al vetro che ha regalato a tutti una domenica di sole, dopo il mezzo diluvio del sabato sera, che aveva compromesso in parte le manifestazioni di piazza.
Grande affluenza di visitatori al Museo del Vetro, che ha sede nell’antico Palazzo Giustinian, un tempo prestigiosa sede dei Vescovi di Torcello. Il museo vanta un’interessante sezione archeologica che raccoglie preziosi reperti romani del I, II e III secolo dopo Cristo, oltre a una vasta rassegna storica del vetro muranese con importanti pezzi prodotti tra il Quattrocento e il Novecento. Per l’occasione, il Museo ha anche ospitato la mostra dei più preziosi manufatti realizzati nelle fornaci degli associati a Promovetro e delle più importanti aziende dell’isola, riunite per celebrare l’arte vetraria muranese. Dal 2002, infatti, il vetro di Murano è entrato a far parte dei prodotti italiani che possono fregiarsi del marchio di origine. Una garanzia importante per un’isola che è diventata uno dei simboli più apprezzati del “made in Italy” nel mondo.
Fornaci aperte, dimostrazioni pubbliche della lavorazione del vetro e negozi aperti hanno caratterizzato la domenica che ha anche visto spalancate le porte della Scuola Abate Zanetti, dove sono stati mostrati al pubblico i migliori pezzi della collezione del Premio Murano. Molto affollate anche le visite guidate alla basilica dei santi Maria e Donato e alla chiesa di San Pietro Martire, due perle del culto cristiano.

da Quotidiano.net – Viaggi & Sapori del 22.07.2014

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