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mercoledì, Aprile 24, 2024

WEEKEND IN TRENO SULLE ALPI SVIZZERE, TRA BOSCHI E GHIACCIAI

A meno di 200 km dalle propaggini settentrionali della Valle Padana si sviluppano gli imponenti rilievi alpini dei cantoni svizzeri dei Grigioni e di Uri, sede in inverno del più esteso e qualificato comprensorio sciistico delle Alpi centrali e in estate meta prediletta per alpinisti ed escursionisti, ma anche per quanti amano trascorrere le vacanze nella quiete dei paesaggi montani. Un territorio che, nonostante la sua aspra conformazione montuosa, per i più pigri può anche essere comodamente raggiunto e interamente percorso in treno da Milano con le ferrovie retiche, del Gottardo e del Sempione, utilizzando arditi percorsi ferroviari frutti di un’incredibile valentia ingegneristica, capace di regalare ai viaggiatori notevoli emozioni e visioni spettacolari tra vette alpine, laghetti di montagna, fitti boschi, pascoli d’altura, minuscoli villaggi e vasti ghiacciai.

Il più famoso è il trenino rosso del Bernina Express delle Ferrovie Retiche, che proprio quest’anno festeggia i 100 anni di attività dopo essere stato proclamato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, il quale sale con 56 gallerie e 196 tra ponti e viadotti dai 450 m di quota di Tirano, in Valtellina, fino ai 2.256 m di altitudine del Passo Bernina, offrendo l’incomparabile spettacolo dell’imponente mole granitica del Pizzo Palù (3.906 m) e del relativo ghiacciaio, nonché del ghiacciaio del Morteratsh, prima di approdare a Pontresina in Alta Engadina e ai 1.822 m di St. Moritz. Le locomotive e i lucidi vagoni corallo sembrano usciti da un plastico di trenini giocattolo, e le stazioncine paiono costruite in legno con il traforo, ma in realtà il percorso tra i boschi della val Poschiavo e dell’Alpe Grum, i ghiacciai del Bernina e i laghi dell’Engadina costituisce un vero capolavoro di ingegneria ferroviaria, capace di superare con curve strettissime, viadotti arditi e gallerie elicoidali pendenze impressionanti fino al 7 % senza l’uso di cremagliere, cosa unica in Europa e con pochi altri esempi nel mondo. L’Alta Engadina rappresenta il tratto più meridionale e montuoso del cantone dei Grigioni, incentrata sul tratto iniziale del fiume Inn: qualcuno la considera la più bella regione svizzera per le alte montagne (qui si affaccia il Bernina, unico 4.000 delle Alpi Retiche), per l’intensa luce purissima (la stessa catturata da Segantini nelle sue tele), per il clima secco e solare (322 giorni di sole all’anno, un record nella nazione), per i tanti trenini a scartamento ridotto, le cremagliere e le funivie che portano un po’ovunque nonché per la presenza dell’unico parco nazionale elvetico, vero paradiso della natura. Inoltre rappresenta una delle valli abitate più alte del continente, con una lingua propria (il romancio ladino) e con un’architettura peculiare. L’elegante ed esclusiva St. Moritz non richiede presentazioni: si tratta di una delle località turistiche più famose nel mondo, sede di due olimpiadi invernali nel 1928 e 1948 e oggi del jet set internazionale. Da St. Moritz si può andare ancora in treno fino a Coira, utilizzando un altro spettacolare tracciato tutto gallerie e viadotti elicoidali per guadagnare dislivelli della ferrovia dell’Albula, attiva dal 1903 e anch’essa patrimonio Unesco. Coira, circondata da vigneti, è il capoluogo dei Grigioni: una graziosa cittadina medievale piena di birrerie e di antiquari, che vanta il primato di più antica città svizzera, una storia vecchia di ben 5.000 anni. Quello dei Grigioni è stato l’ultimo dei cantoni ad aderire alla Confederazione Elvetica, nel 1803: è uno dei più estesi, ma anche il più montuoso e il meno popolato. Da Coira sempre in treno con il Glacier Express, definito il rapido più lento del mondo per il suo tragitto attraverso severi paesaggi montani disseminato di 291 viadotti e 91 gallerie, si può salire al Passo Oberalp (2.044 m), nell’alta valle del Reno, scendendo quindi in poche decine di km un dislivello di mille metri fino ad Andermatt, grazioso borgo dalle vecchie case a scandole di legno nel cantone di Uri, cuore della Svizzera, e epicentro di un importante comprensorio sciistico (166 km di piste, dove si può sciare fino a 3.000 m di quota). Da Andermatt ancora in treno si raggiungono Briga e Domodossola, per rientrare in Italia e a Milano utilizzando la linea internazionale del Sempione.

L’operatore milanese "Adenium – Soluzioni di viaggio" (tel. 02 69 97 351, www.adeniumtravel.it), specializzato in turismo culturale con accompagnatore, propone dal 9 all’ 11 ottobre 2010 un tour da Milano tutto in treno alla scoperta delle alte montagne, dei ghiacciai e delle valli dei cantoni svizzeri dei Grigioni e di Uri nei colori caldi dell’autunno. La quota da 550 euro in doppia comprende i trasporti, l’accompagnamento e i pernottamenti in hotel 3 e 4 stelle con mezza pensione.

 

 

 

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